giovedì 18 ottobre 2018

Recensione "La straordinaria invenzione di Hugo Cabret".


Ciao a tutti lettori!
Il clima autunnale si è finalmente mostrato con le sue tipiche piogge ed io, come mia consueta abitudine, appena ho un poco di tempo libero, mi immergo sotto le calde coperte in compagnia di un libro. 
Oggi vi conduco alla scoperta di un tomo molto particolare, il quale racchiude all'interno di esso elementi tipici del testo, della graphic novel e della pellicola cinematografica.


Titolo: La straordinario invenzione di Hugo Cabret
Autore: Brian Selznick
Prezzo: € 18
Pagine: 542
Editore: Mondadori
Voto: 5/5 🌸



Trama:
Il signor Cabret è un orologiaio, il quale, mentre esercita la propria professione in un museo, trova un automa meccanico rotto e decide di provare a ripararlo assieme al figlio Hugo. 
Tuttavia, il signor Cabret muore improvvisamente in un incendio al museo ed Hugo è costretto a vivere presso la stazione con lo zio Claude, l'addetto alla manutenzione degli orologi della stazione. Lo zio gli insegna il proprio impiego, oltre a sospingerlo a rubare per poter vivere. 
Successivamente, lo zio Claude sparisce senza lasciare notizie di un suo possibile ritorno. 
Hugo è abbandonato a se stesso e, sopraffatto dal dolore, si reca alle rovine del palazzo del museo dove recupera l'automa e un taccuino su cui il padre prendeva appunti su come aggiustare gli ingranaggi dello stesso.



Recensione:
Sono passati svariati anni dalla prima volta che vidi "La straordinaria invenzione di Hugo Cabret" su un ripiano della biblioteca, ma ho sempre posticipato il recupero del suddetto tomo, finché, il mese scorso, ho deciso di portarlo a casa. 
Il testo è peculiare, poiché è un ibrido tra un libro, una graphic novel ed una pellicola cinematografica. 
Brian Selznick intervalla lo scritto con delle immagini da egli stesso disegnate. I disegni occupano le ambedue facciate, ma le raffigurazioni non sono poste come un semplice orpello del racconto, ma vanno comprese ed interpretate per poter procedere con la trama. La tecnica che egli utilizza per le figure interinali è innovativa, poiché spesso, come avviene nelle pellicole cinematografiche, l'autore pone una sequenza di immagini le quali partano da un dettaglio lontano e sfocato che, con il susseguirsi delle pagine, diventa sempre più nitido e vicino. 
La suddetta opera non può essere catalogata come un libro, ma nemmeno come una graphic novel o una pellicola cinematografica, ma utilizza degli elementi tipici di ognuna di queste tre creazioni artistiche, dando vita ad un eccelso prodotto creativo. 
La trama è avvincente, fino all'ultima pagina accadono fatti non prevedibili, e la narrazione è sorretta da un ritmo incalzante e coinvolgente.
La vicenda è, inoltre, caratterizzata da molti attimi toccanti, i quali mi hanno spesso emozionata. Le disgrazie e le problematiche della vita di Hugo toccano il cuore del lettore, sospingendolo a sperare fortemente in una rivalsa dalla sua disgraziata situazione personale. 
Hugo è un bambino portentoso, abile con gli ingranaggi e con i difficili meccanismi degli orologi, ma è anche abbandonato a se stesso e rintanato in una piccola stanza della stazione, dove si nasconde da sguardi indiscreti. Difatti, il piccino teme di essere scoperto e condotto in qualche orfanotrofio, senza poter previamente concludere l'opera iniziata dal padre, ossia aggiustare un automa meccanico. 
Tuttavia, durante una delle sue ordinarie giornate, tra un piccolo furto di una brioches e uno scippo di alcuni materiali necessari per poter concludere il proprio lavoro con l'automa meccanico, viene individuato da un venditore di giocattoli. Da questo istante la disordinata e precaria esistenza di Hugo viene nuovamente sconvolta. 
Codesto testo mi ha rammentato i libri di Charles Dickens per quanto riguarda la storia in esso narrata e per le tematiche in esso evidenziate, quali l'ineluttabilitá del fato e la forza racchiusa nella volontà individuale del singolo. 
Come potete constatare dal mio scritto, ho amato quest'opera in ogni suo minimo dettaglio. 
"La straordinaria invenzione di Hugo Cabret" è un piccolo gioiello, il quale racchiude all'interno di esso tante accezioni, delle quali non voglio svelare ulteriori dettagli per non rovinare le sorprese che incontrerete nel corso della vostra lettura.

Hugo Cabret è all'incessante ricerca di alcune parole non dette, di un ultimo messaggio del padre, ma il suo cuore puro e la sua mente brillante, al termine del suo cammino, troveranno delle risposte inaspettate, le quali saranno la chiave per una nuova vita ed una ritrovata pace. 

14 commenti:

  1. Interessante, ti dirò ho sentito tanto parlare del film diretto da Scorsese.

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    1. Ciao! Io purtroppo non ho visto il film, ma spero di vederlo.😊

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  2. L'ho letto anni fa, e anche io ho trovato affascinante il modo in cui sono state usate le illustrazioni non come "qualcosa in più" ma come modo per raccontare la storia :)
    Ti consiglio di recuperare anche il film: è un adattamento molto ben fatto, e il cast è perfetto ^^

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    1. Ciao Katerina! Grazie per il prezioso consiglio, provvederò a recuperarlo. ☺️

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  3. Ciao Diletta! Non conosco né il libro né il film, anche se è uscito da un po'… provvederò a recuperare!

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    1. Ciao Silvia! Io ho solo letto il libro, quindi il mio parere si sofferma ad esso. Io ti consiglio di recuperarlo, è davvero emozionante! 😘

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  4. Ciao Diletta,
    purtroppo in questo caso abbiamo delle opinioni completamente opposte.
    Questo volume non mi ha lasciato nulla, ho capito il perché della tecnica utilizzata, ma non mi è piaciuta e ho trovato la storia sviluppata in modo mediocre.
    Ne ho anche fatto una recensione e pensa che gli ho dato 2,5 stelle. Mi dispiace, perché si prospettava come una lettura davvero interessante e particolare.

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    1. Ciao Martha! Non contrasto la tua opinione, anzi ti ringrazio per averla condivisa, sono contenta che tu mi abbia spiegato la tua idea.
      A volte i libri ci illudono, poniamo grandi aspettative e rimaniamo scottate dalla delusione. Ti un mando un grande abbraccio e ti auguro buone letture! 😘

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  5. Ciao Diletta, il libro sembra molto simile al film. E' una storia che mi ha molto affascinata e credo che il regista, da quello che mi descrivi, è riuscito a rappresentare bene il romanzo in se. Se riesci a recuperare e vedere il film, mi fai sapere che ne pensi.

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    1. Ciao Lucia! Altrettanto tu, nel caso dovessi recuperare il libro, fammi sapere cosa ne pensi! Grazie per il consiglio, un abbraccio. 😘

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