sabato 14 aprile 2018

Recensione "La bussola d'oro".

Ciao a tutti lettori!
Oggi, come ogni mese, vi propongo la Rubrica creata da me e dalla mia carissima amica Cristina del blog ilmondodicry.blogspot.it.

"Le letture delle fate del Bosco Atro".
Lettura#4: La bussola d'oro.



Titolo: La bussola d'oro
Autore: Philip Pullman
Prezzo: 18 €
Pagine: 354
Editore: Salani
Voto: 5/5 🌸


Trama:
Lyra è una ragazzina di undici anni, cresciuta presso il Jordan Collage ad Oxford, in Inghilterra, ed è sempre affiancata dal suo daimon Pantalaimon.

Il daimon è l'anima di una persona, la sua più intima essenza, in forma di animale e generalmente di sesso opposto, non può allontanarsi fisicamente dall'uomo a cui è legato e a sua tutela vigono dei precetti, noti ad ogni essere vivente, come il divieto di toccare il daimon di un altro individuo.
Curiosa di tutto ciò che la circonda, intelligente ed arguta, trascorre molto tempo insieme al suo caro amico Roger Parslow, aiutante cuoco del College, e ai bambini gyziani, nomadi che si spostano per il mondo tramite l'utilizzo di navi.
La sua vita subisce un forte mutamento dopo aver spiato una riunione fra i professori del Jordan Collage e suo zio, Lord Asriel, avente ad oggetto una misteriosa materia, la "Polvere".
All'esito del dibattimento Lord Asriel riesce ad ottenere dal College una somma per finanziare una spedizione scientifica da attuare nella regione artica per studiare la misteriosa Polvere.
A seguito di questo dialogo iniziano a scomparire dei bambini, tra cui Roger. Quale sia la ragione dei numerosi rapimenti non è nota, ma incominciano a cumularsi vari voci che sussurrano intimorite "Ingoiatori" per identificare l'ente che deruba i fanciulli dalle famiglie.
Lyra è curiosa di trovare risposte sulla Polvere, ma sopratutto di riportare a casa Roger e salvare tutti i suoi amici scomparsi.
Nello stesso istante conosce la signora Coulter, una donna dotata di un carisma irresistibile.
Lyra, affascinata dalla signora Coulter, decide di accettare la richiesta di andare a vivere con lei, ma la mattina in cui deve lasciare il Jordan College il Maestro le dona in gran segreto un misterioso oggetto, l'aletiometro, denominato anche "bussola d'oro".
La gioia di Lyra viene precocemente meno quando, trascorrendo le giornate a stretto contatto con la signora Coulter, scopre il reale lavoro della magnetica donna, ossia il suo ruolo cruciale nell'oblazione, un'iniziativa gestita dal Magisterium dietro la quale si nascondono gli Ingoiatori. I bambini di cui sono perse le notizie sono portati a Bolvangar, vicino all'Artico, per essere sottoposti a un terribile esperimento, l'intercisione, tramite cui sono separati dai loro daimon.
Disgustata, Lyra fugge dalla casa della signora Coulter e viene soccorsa dai Gyziani, tra cui Ma Costa, John Faa e Farder Coram.
Tutelata e finalmente amata, inizia ad osservare l'aletiometro ed impara ad usarlo.
Sul suo cammino incontra vari altri alleati, un Panserbjørne di nome Iorek Byrnison, la regina di una tribù di streghe Serafina Pekkala e il texano pilota di dirigibile Lee Scoresby.

Scontri ed inconvenienti costellano il viaggio di Lyra verso la scoperta del suo passato e la liberazione dei bambini di tutto il mondo dalla grave minaccia degli Ingoiatori.


Recensione:
"La bussola d'oro" è il primo episodio della trilogia "Queste Oscure Materie".
Esiste anche un omonimo film prodotto nel 2007 dalla New Line Cinema, diretto da Chris Weitz e con Dakota Blue Richards nel ruolo di Lyra, Daniel Craig di Lord Asriel, Nicole Kidman della Sig.ra Coulter, Eva Green della strega Serafina Pekkala.
L'opera cinematografica ha suscitato, come precedentemente il testo, reazioni ed opposizioni negli ambienti cattolici a causa dell'allusione alla Chiesa Cattolica rappresentata dal Magisterium. Per questo inconveniente purtroppo non è stato infatti possibile effettuare le relative trasposizioni degli altri due libri.
Lessi l'intera trilogia anni fa, ero molto piccola e frequentavo le scuole medie, ricordo quindi la difficoltà riscontrata nel comprendere il significato celato dietro ai daimon, ma ne ero follemente innamorata.
Nonostante il non riuscire ad apprendere istantaneamente la storia e le sue peculiarità, la voglia di sapere e conoscere il mondo della Oxford di Lyra è sempre stata molto elevata.
A seguito della notizia dell'imminente uscita del quarto volume della saga "Queste Oscure Materie" a luglio sono corsa a recuperare il libro dallo scaffale per rileggerlo.
L'idea di ripetere tutti e tre i volumi è sempre stata viva in me, sopratutto per la circostanza sopra esposta, ossia il mio non aver afferrato tutti i cavilli presentati da Pullman.
La storia, ormai a me molto nota poiché nel mentre ho anche guardato svariate volte il film, ha comunque saputo donarmi un'emozione peculiare. L'essermi ributtata nelle avventure di Lyra è stato come ritornare a casa dopo un lungo periodo.
Ho riconosciuto i muri, i profumi della cucina e le strade adiacenti al Jordan Collage, figure che non mi hanno mai abbandonata nel corso della mia crescita.
Philip Pullman è stato fondamentale nella mia vita da lettrice, poiché mi ha fatto scoprire cosa richiedo e cerco da un testo. È stato la chiave che mi ha condotta alla consapevolezza del genere da me amato nella lettura.
La scrittura è scorrevole, incalzante, non stanca, ma catapulta il lettore in un universo simile al nostro, ma con rilevanti differenze.
Spesso ho sognato di avere un mio daimon, anzi quando ero piccina avevo compilato un questionario su un sito ufficiale per scoprire quale sarebbe stato il mio animaletto, risultando un gatto.
I personaggi sono perfettamente dettagliati, ognuno di loro cela nel proprio animo una parte recondita, che cerca di sopperire, ma nel corso della trama risalterá mostrando la vera indole dei soggetti.
Il testo è un perfetto incastro con la filosofia, l'idea stessa alla base dell'anima trasportata all'esterno dell'individuo è ripresa dal pensiero di Kant.
Questo denota la grande base culturale dell'autore.
Un libro non banale, anzi molto complesso, che secondo il mio parere può riscontrare gli interessi di tutte le tipologie degli amanti della lettura, poiché i temi trattati sono poliedrici, cangianti e camaleontici, perfetti nel poter accogliere apprezzamenti di origine differenti.
È uno dei miei titoli prediletti, una delle saghe custodite del mio cuore.
Serbo gelosamente questa strabiliante avventura e spero di sospingervi a reperire questa colossale e sublime opera.

Personaggio preferito:
Serafina Pekkala. 
Ho amato Serafina dal primo istante in cui è stata introdotta nel racconto, è una donna bellissima e dall'animo buono.
Adoro le streghe e quando è apparsa nella vicenda sono stata immediatamente consapevole del fatto che avrebbe identificato il personaggio da me adorato.
Per non incorrere in spoiler faccio solo accenno senza dilungarmi al riguardo sulla storia d'amore di Serafina, chi ha letto il libro ha già capito il motivo del mio struggimento e venerazione per la meravigliosa vicenda.

Personaggio meno amato:
Signora Coulter e Lord Asriel.

A seguito di una struggente indecisione ho optato per entrambi.
L'odio da me serbato verso la Signora Coulter e il suo antipatico e molesto daimon è infatti parificabile a quello da me nutrito nei confronti di Lord Asriel.
Sempre per i motivi di non voler anticipare la storia non posso scendere nei dettagli del mio rancore verso queste due figure, seppur non posso non affermare il mio contrastante folle amore verso il bellissimo daimon di Lord Asriel, Stelmaria, una meravigliosa tigre bianca.

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In seguito alla votazione, presente sul mio blog e presso quello di Cristina, tra:
- "La lama sottile" di Philip Pullman;
- "Harry Potter e La pietra filosofale" di J. K. Rowling,
ha vinto, per 13 punti contro 10, "La lama sottile", che sará quindi la protagonista della Lettura#5.
Per correttezza vi espongo il responso da me ottenuto all'esito della raccolta dei punteggi verificatosi presso la mia pagina, Cristina provvederà a porre le foto di quelli da lei accomulati, così da poter dimostrare che la scelta è stata esplicata da voi lettori.


Per quanto riguarda l'appuntamento previsto per la Lettura#6, dal 15 aprile al 10 maggio, il ballottaggio sarà tra:
- "Il cannocchiale d'ambra" di Philip Pulman, ossia il terzo volume della trilogia "Queste oscure materie" ;
- "Cuore di inchiostro" di Cornelia Funke.
Vi invito a partecipare numerosi e ad esprimerci la vostra preferenza, siamo curiose di pervenire a conoscenza di quale titolo sia di vostro maggior interesse.

Mi raccomando inoltre di non dimenticarvi di passare a leggere quanto scritto da Cristina!

Un bacio dalla Cantastorie dei boschi!

6 commenti:

  1. È piaciuto tantissimo anche a me questo romanzo. Ho letto tutta la serie, e mi spiace sia già finita XD

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    1. Ciao Gresi! Io sono alla seconda lettura dei primi tre volumi, non vedo l'ora di conoscere il quarto e so per certo che in futuro li rileggerò tutti un'altra volta! 😂😘❤️

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  2. Mi piace moltissimo come hai strutturato il post ;)
    Devo imparare perché i miei sono sempre incasinati.
    A causa di un problema non ho potuto caricare la foto delle votazioni ma comunque ho riportato la somma totale sia dei miei voti che dei tuoi.
    Il prossimo mese sarò più precisa ;)

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    1. Ciao Cri! 😘
      Io sono super precisa in tutto, mi viene abbastanza naturale, comunque anche a me è piaciuto molto il tuo post, sopratutto per le belle immagini che hai trovato! Vedremo che libro verrà votato questo mese, sono molto curiosa

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  3. Ho letto tutta la trilogia anni fa, quando ho visto al cinema il primo film tratto dal libro... me ne sono innamorata!
    Peccato che poi non l'abbiano continuato... non sapevo dei problemi con la chiesa cattolica...bha, non ne capisco il motivo e sta cosa mi fa arrabbiare tantissssimo!

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    1. Ciao Simo! Siamo in due a soffrire per la non continuazione dei film, però avevo letto/sentito che stanno pensando di farne una serie tv, speriamo! 😍❤️

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