giovedì 31 maggio 2018

Letture del mese di maggio 2018.

Ciao a tutti lettori!
Maggio è giunto al termine, aprendo le porte al mese di giugno.
Nell'arco di queste giornate non ho accumulato delle novità da riferirvi, poiché sono rimasta per la maggior parte del tempo reclusa in casa per gli imminenti esami.


Libri letti:
- "L'eredità della spada" di Cristina Azzali;
- "Cuore d'inchiostro" di Cornelia Funke. 

Manga letti:
- "One Piece" di Eiichiro Oda, volumi 17/27;
- "Anna dai capelli rossi" di Yumiko Igarashi, volume 1 e 2;
- "Kingdom Hearts - Chain of memories" di Shiro Amano, volumi 1 e 2;
- "Fairy Tail" di Hiro Mashima, volume 1;
- "Il giardino delle parole" di Makoto Shinkai;
- "Arte" di Kei Ohkubo, volume 4.

Libro in corso di lettura:
"La bambina a Sesta Luna - Nina e il Numero Aureo" di Moony Witcher. 

Manga in corso di lettura:
Sailor Moon" di Naoko Takeuchi, volume 7.

Come potete notare, nell'ultimo periodo, le mie letture sono prevalentemente composte dai volumi dei manga, e la causante è la mia preferenza nei momenti particolarmente tediosi e stressanti a rilassarmi con qualcosa di frizzante e leggero. 

Sono curiosa di leggere sotto nei commenti quali sono stati i libri o i fumetti che vi hanno tenuto compagnia nel corso di queste giornate. 
Vi chiedo, inoltre, di riferirmi i vostri pareri o consigli per il mio blog. Sono sempre felice di reperire le vostre considerazione, le quali sono un importante spunto per le migliorie attuabili sul mio canale. 

Prima di concludere il mio scritto devo effettuare una piccola nota di servizio. Sul mio blog non troverete la votazione per decidere il libro protagonista degli appuntamenti della Rubrica "Le letture delle fate del Bosco Atro", poiché tale opzione è stata cancellata dal sistema. È, dunque, andata persa la relativa votazione e la possibilità di riattivarla. 
Io e Cristina continueremo comunque a condurre la nostra amata collaborazione e studieremo qualche altra modalità per interagire con voi lettori. 

Vi auguro uno splendido e magico giugno. 
Un abbraccio grande dalla Cantastorie dei boschi! 

lunedì 21 maggio 2018

Recensione "L'eredità della spada".


Ciao a tutti lettori!
Oggi vi presento un libro a me inviato da una scrittrice emergente, Cristina Azzali, la quale mi ha gentilmente contatta per richiedermi un parere concernente il proprio tomo d'esordio.


Titolo: L'eredità della spada
Autore: Cristina Azzali
Prezzo: € 21,25 cartaceo, € 6,99 ebook
Pagine: 633
Editore: Sensoinverso edizioni
Voto: 2/5 🌸



Trama:
In un tempo lontano nei Quattro grandi Regni del continente di Eryon è in corso una furiosa guerra. Un conflitto diramatosi in tutti i villaggi che vede come vittima tutta la popolazione. 
Presso Ivennon, la dimora di Lenya Dalen, la quale vive assieme ai suoi piccoli figli Arthur ed Ethel, viene attaccata da dei guerrieri. A soccorso di Lenya interviene il piccino Arthur, con l'ausilio della spada lasciatogli in eredità dal defunto padre. 
La sanguinaria battaglia giunge al termine e gli anni trascorrono scanditi da un quieto vivere. 
Arthur cresce e cerca di trovare un lavoro per potersi mantenere, ma la realtà quotidiana soffoca le proprie ambizioni. 
La sua vita però, finalmente, subisce un repentino mutamento grazie all'avvento di una fanciulla dai capelli neri.


Recensione:
Cristina Azzali è una giovane scrittrice emergente di cui tengo a precisare la bravura e qualità nell'arte dello scrivere. L'autrice è dotata di un ottimo linguaggio e di una capacità espressiva degne di nota. 
È, difatti, raro trovare una correttezza lessicale di tale elevatura. 
La storia è avvincente e le annotazioni sul mondo fantastico da lei creato sono peculiari. 
Maghi e stregoni popolano Eryon rendendolo un luogo incantato.
Premonizioni e mistero sono gli ingredienti che compongono la vicenda di Arthur nella sua volontà di incoronare il proprio sogno, ossia acquisire il titolo di cavaliere.
I protagonisti sono descritti alla perfezione, strumento che permette al lettore di avere una conoscenza diretta dei vari soggetti, infatti ho odiato fortemente la figura di Gwinneth. Irritante e scontrosa, non rappresenta il mio ideale di personaggio femminile. 
La vicenda è connotata da peculiari di origine medievale e cavalleresca. Codeste accezioni donano eleganza e sontuositá alle gesta degli eroi. 
Purtroppo devo fare anche una piccola precisazione inerente alla scansione degli eventi nelle pagine del libro. Il divagare della scrittrice mi ha spesso annoiata. Adoro l'analisi introspettiva e la cura nei dettagli rappresentati, ma in questo caso specifico mi è apparso tutto troppo eccessivo e pomposo. Sono certa che tale circostanza può essere amata da altri soggetti, ma per i miei gusti è stato tutto troppo ridondante. 


Ringrazio ancora caldamente Cristina Azzali per avermi concesso la possibilità di tuffarmi nel magico universo da lei ideato e le auguro una brillante carriera!

venerdì 18 maggio 2018

Recensione "Sailor Moon", volume 6.


Ciao a tutti lettori!
Come ogni mese ho fatto la solita visita alla mia fumetteria di fiducia assieme al mio fidanzato Stefano❤️.
Ho recuperato le uscite dell'ultimo periodo, tra cui, ovviamente, è presente il nuovo episodio di "Sailor Moon".


Titolo: Sailor Moon
Volume: 6
Autore: Naoko Takeuchi
Categoria: Shoujo
Prezzo: 4,70 € 
Pagine: 238
Editore: Star Comics
Voto: 5/5 🌸



Trama:
Nelle vite delle cinque guerriere sailor nuovi pericoli aleggiano nelle loro giornate. 
Il nemico, collegato al misterioso plesso dell'istituto Infinity, vuole reperire il leggendario potere del Cristallo d'argento. 
Tale problematica è accompagnata da un altro quesito, ossia quello derivante dall'avvento di Sailor Neptune e Sailor Uranus, le quali sono schive a collaborare con il gruppo.



Recensione:
La serie è composta da 12 volumi, quindi siamo giunti alla esatta meta di questa avventura.
A seguito di un breve periodo di pace le nostre guerriere sailor si imbattono in un nuovo nemico, il cui tentativo è quello di imposessarsi del potere del famoso Cristallo d'argento.
Affiancato a questo imprevisto c'è la comparsa di due misteriose sailor, di cui le cinque amiche ignoravano l'esistenza, Sailor Neptune e Sailor Uranus.

Queste combattenti non vogliono collaborare con le cinque ragazze, ma anzi tentano di fuggire ai loro quesiti. Sono, difatti, restie ad entrare a contatto con loro e le osservano da lontano.
La trama è sempre più complessa ed intricata, poiché connesso a tutti questi interrogativi si interfaccia una struttura studentesca molto peculiare che le cinque giovani tentano di controllare per scoprirne la forza maligna di cui è intriso.

I disegni sono sempre stupendi, amo il tratto della mangaka e continuo a ribadire la bellezza e la dolcezza della sua matita.
I miei ricordi di bambina non mi portano a rammentare una storia così articolata, ma devo ammettere come tale constatazione sia per me fonte di gioia, poiché questi singoli episodi mi stanno donando nozioni maggiori sulle mie paladine del cuore.
Le sue pagine aprono un portale capace di catapultarmi indietro nel tempo a quando ero piccola e guardavo in televisione l'anime circondata da giochi e caramelle, ricordi che mi fanno sorridere ed essere felice.


martedì 15 maggio 2018

Recensione "La lama sottile".


Ciao a tutti lettori!
Il giorno 15 di ogni mese è diventata tradizione sul mio canale l'appuntamento con la Rubrica condivisa con la mia amica Cristina del blog ilmondodicry.blogspot.it.


"Le letture delle fate del Bosco Atro".
Lettura #5: La lama sottile.



Titolo: La lama sottile
Autore: Philip Pullman
Prezzo: 16,80 €
Pagine: 300
Editore: Salani
Voto: 5/5 🌸



Trama:
Will Parry è un ragazzo di 12 anni, il quale vive nella Oxford contemporanea e conduce una vita non semplice. È stato, difatti, costretto a crescere precocemente a causa della madre divenuta instabile di mente in seguito alla scomparsa del marito durante una spedizione nel Nord. 
Un giorno Will scorge una finestra nell'aria, quasi invisibile all'occhio umano, capace di condurre in un mondo totalmente differente, esattamente nella città Cittagazze. 
In questo luogo conosce Lyra Belacqua e Pantalaimon, giunti da un altro universo, da una Oxford differente da quella nota a Will, attraverso il ponte costruito da Lord Asriel.
Per alcuni giorni i due giovani convivono presso Cittagazze ed imparano a muoversi in questo strano ed abbandonato paese, finché decidono di recarsi presso la Oxford di Will con la speranza di trovare delle risposte ai loro interrogativi. 
Will indaga sulla missione in cui ha partecipato il padre, mentre Lyra cerca uno studioso che le possa spiegare qualcosa sulla Polvere.


Recensione:
"La lama sottile" è il secondo tomo della trilogia "Queste oscure materie" di Philip Pullman. 
Nelle sue pagine la vicenda si evolve, diventa più complessa, ma allo stesso istante scoviamo le risposte ad alcuni nostri quesiti. 
Il primo libro, "La bussola d'oro", è terminato con il tragico evento della morte del caro amico di Lyra e l'esplosione emanata dal suo piccolo corpo per generare il ponte che avrebbe condotto Lord Asriel in altri mondi. Lyra decide di camminare su questa struttura per poter seguire il padre nella scoperta di nuovi dettagli sulla Polvere. Purtroppo la piccola avventuriera si perde presso Cittagazze, una città fantasma, ma rilevante per il proprio futuro, poiché in codesto luogo conoscerà Will. 
Lyra incontra Will, un ragazzo dal passato turbolento, gentile e coraggioso. 
Diventano come due fratelli, inseparabili, si difendono e cercano di sopravvivere agli inconvenienti che il destino pone sul loro cammino. 
Will è sulle tracce del padre scomparso, vuole comprendere il motivo delle varie incursioni di uomini armati e crudeli presso la dimora di sua madre, desidera tutelare la sua famiglia e capire se il padre è vivo. 
La caratterizzazione degli animi e dei sentimenti dei personaggi è eccezionale come nel primo episodio, difatti il lettore riesce a simpatizzare con i protagonisti e con la loro lotta personale. 
Intorno alle loro giovani menti lo scenario è sempre più intricato, Lord Asriel è intento nei propri studi e vaga seguendo solo il proprio istinto, la signora Coulter è sulle tracce di Lyra e tortura le streghe per reperire la famosa profezia che aleggia sulla bambina, Lee Scoresby e Serafina Pekkala tentano di recuperare Lyra per poterla tutelare. 
Il mondo è in attesa di un grande evento, di una guerra portatrice di un cambiamento radicale, in cui una bussola d'oro e una lama sottile sono i mezzi previ del suddetto scontro prospettato da millenni.
Una leggenda narra di un mutamento epocale, di uno stravolgimento nella detenzione del potere massimo e dello slittamento delle credenze e principi fino ad ora professati. 
La scrittura ci consegna le chiavi per aprire talune porte, ma ci blocca di fronte alle verità che non siamo ancora in grado di affrontare. 
Philip Pullman è un autore sublime, continuo ad elogiare i suoi testi e a rinnovare il mio amore verso questa saga. 
Consiglio questi volumi non solo agli amanti del fantasy, ma amplio l'invito a chi adora imbattersi in una storia intricata e metafisica, poiché anche in questo scrigno sono enuncleate definizioni tratte dal sapere fisico, filosofico e religioso.


Personaggio preferito:
Lyra Belacqua.

Ho apprezzato l'evoluzione effettuata dalla bambina nell'arco del secondo volume della trilogia. 
Lyra conosce Will, matura, supera il proprio egoismo e cerca di tutelare il suo nuovo amico dai terribili pericoli.


Personaggio meno amato:
Signora Coulter.

Lo ammetto, non riesco a tollerare questa donna. Meschina e crudele, sono attributi perfetti per descrivere l'animo di questa affascinante signora.
Abile nel brillare tra la folla, scaltra ed arrivista, riesce sempre ad ottenere quello che desidera ed anela, ovviamente con l'uso di mezzi subdoli.


Annunci:

In seguito alla votazione, presente sul mio blog e presso quello di Cristina, tra:
- "Il cannocchiale d'ambra" di Philip Pullman;
- "Cuore d'inchiostro" di Cornelia Funke, 
ha vinto, per 11 punti contro 2, "Cuore d'inchiostro", che sará quindi il protagonista della Lettura#6.
Per correttezza vi espongo il responso da me ottenuto all'esito della raccolta dei punteggi verificatosi presso la mia pagina, Cristina provvederà a porre le foto di quelli da lei accumulati, così da poter dimostrare che la scelta è stata esplicata da voi lettori.
Per quanto riguarda l'appuntamento previsto per la Lettura#7, dal 15 maggio al 10 giugno, il ballottaggio sarà tra:
- "Il cannocchiale d'ambra" di Philip Pulman, ossia il terzo volume della trilogia "Queste oscure materie" ;
- "Veleno d'inchiostro" di Cornelia Funke, il seguito di "Cuore d'inchiostro".
Vi invito a partecipare numerosi e ad esprimerci la vostra preferenza, siamo curiose di pervenire a conoscenza di quale titolo sia di vostro maggior interesse.

Mi raccomando inoltre di non dimenticarvi di passare a leggere quanto scritto da Cristina!

Un bacio dalla Cantastorie dei boschi!

venerdì 11 maggio 2018

Recensione "Arte", volume 3.


Ciao a tutti lettori!
L'ultimo mese delle lezioni universitarie è sempre il più arduo a causa dell'irrompere della stanchezza che abbatte le mie ultime forze e gioie di frequentare. 
Oltre ad essere immersa dai libri ho iniziato un bellissimo videogioco sul telefono, "Harry Potter Mystery", una chicca per tutti i Potterhead. Penso di non avervi portato a conoscenza di una novità, poiché è un'applicazione nota da parecchio tempo, ma, come sempre, io scopro queste meraviglie in ritardo. 
Per quanto riguarda il tema del post, oggi, dopo una lunga attesa, vi presento il terzo episodio della storia di "Arte".


Titolo: Arte
Volume: 3
Autore: Kei Ookubo 
Categoria: Seinen
Prezzo: 5,50 €
Pagine: 200
Editore: Panini Comics - Planet Manga
Voto: 5/5 🌸



Trama:
Arte, una giovane donna con il cuore colmo di speranze, prosegue il proprio apprendistato per diventare una famosa pittrice.
La sua passione e bravura sono eccelse, seppur trovano ad ostacolo i pregiudizi dell'epoca. 
La lotta da affrontare è sempre più ardua, ma Arte non vuole sottostare agli usi e costumi della popolazione, bensì desidera impersonificare lo stendardo di un nuovo periodo, l'effige di un cambiamento radicale.


Recensione:
Continuiamo ad osservare Arte nella sua crescita professionale, seguiamo i suoi progressi e gli insegnamenti che coglie.
Arte non è un'artista completa, ha una base di conoscenze e una bravura innata, ma ha ancora parecchie lezioni da apprendere dal proprio maestro.
In questo tomo risalta la passione e la bramosia della giovane, riscontriamo la sua tenacia e caparbietà nel voler sfruttare ogni attimo della giornata per acquisire le capacità a lei mancanti.

Pone a dura prova il proprio corpo, non abituato a sottostare al regime di un duro lavoro, poiché Arte è di nobili origini. 
È proprio alla vigilia di un incarico in un cantiere che gli uomini rimangono sconvolti dalle lunghe ore da lei esplicate, poiché osservano la mancanza di sue lamentele per l'asprezza della mole lavorativa e notano il sorriso e la gioia con la quale ella affronta ogni imprevisto o rimando a migliorare il proprio apporto.
Nella trama Arte evolve non solo come pittrice, difatti entra a contatto anche con i propri sentimenti. Inizia a percepire una sensazione strana nel proprio cuore, senza comprendere come identificarla.
I disegni della mangaka sono sempre fonte di emozione e stupore, ha una matita magnifica, dolce, delicata, ma al contempo realistica.

Questo terzo volume è l'ennesima conferma della bellezza dell'opera, differente dalle altre al momento in circolazione e che vi consiglio vivamente.
Attendo l'uscita di ogni nuovo volume con forte trepidazione e sono sempre più contenta di poter reperire tale magnificenza.



martedì 8 maggio 2018

Recensione "Le vergini suicide".


Ciao a tutti lettori! 
Oggi voglio condurvi alla conoscenza di un libro da me letto poco tempo prima di aprire il blog. 
Essendo una divoratrice di tomi fin da quando sono piccina i titoli da me reperiti sono parecchi e alcuni di questi mi hanno profondamente segnata nel mio approccio alla scelta dei libri. Per tale rilevanza credo sia necessario recuperare dalla mia memoria alcuni di questi esemplari per portarli alla vostra attenzione.


Titolo: Le vergini suicide
Autore: Jeffrey Eugenides
Prezzo: 8,80 €
Pagine: 224
Editore: Mondadori
Voto: 4/5 🌸



Trama:
Un gruppo di ragazzi raccontano collettivamente una vicenda che vent'anni prima ha sconcertato le loro giovani menti. 
Protagoniste di questi ricordi sono le cinque sorelle Lisbon, oggetto proibito della loro adolescenza. Le ragazze sono avvolte da un'aura misteriosa, la quale rende le fanciulle ancor più seducenti e desiderate. 
Sono schive e sfuggenti, poiché i genitori, fortemente religiosi, costringono le cinque piccole donne a mantenere un determinato contegno, ad essere distaccate dai vezi adolescenziali e a sfuggire dalle tentazioni offerte dalla società americana degli anni '70 del secolo scorso.


Recensione:
Iniziare la stesura di questo scritto è molto più complicato di quanto io pensassi, poiché "Le vergini suicide" è un libro che mi ha sconvolta e fatico ad esprimere il mio pensiero in merito. 
In questo tomo vengono narrate le vite di cinque sorelle attraverso gli occhi di alcuni loro coetanei. 
Queste ragazze conducono un'esistenza parallela a quelli degli altri adolescenti, infatti sono restie ad entrare a contatto con i membri della comunità e tendono ad isolarsi in un loro piccolo e riservato gruppo. 
Bionde e bellissime sono l'oggetto del desiderio e degli sguardi di molti, ma una nota drammatica colpisce queste apparenti divinità irraggiungibili a seguito del suicidio di una di loro. 
Un evento inatteso che sconvolge il piccolo quartiere, capace di porre un accento ancora più marcato sulle giovani. 
Voci e pettegolezzi iniziano ad aleggiare attorno alla loro famiglia, i quali misteri diventano perno di attenzione da parte di un gruppo di ragazzi. 
Uno di questi, difatti, incomincia ad osservare la dimora delle fanciulle e nota come i genitori le costringano ad un determinato vestiario, orari e sopratutto a non frequentare feste. 
L'età dell'adolescenza è di per sé problematica ed il rapporto intercorrente tra genitori e figli non è dei più semplici. Questa constatazione viene meno in questa peculiare circostanza, poiché esse non si ribellano e non cercano di mutare la propria esistenza. 
Ognuna però nel proprio quotidiano effettua delle piccole fughe dai principi imposti. Infatti, consapevoli del loro fascino, si concedono fisicamente per il gusto di assaggiare ciò che è proibito. 
Questa mia descrizione è molto generica, ma è una scelta da me studiata e ricercata. Nel momento in cui ho deciso di ritirare tale testo dalla biblioteca il mio animo e la mia conoscenza erano innocenti e puri, perché non sapevo nulla della storia trascritta su codeste pagine. Non voglio eccessivamente illustrarvi la trama e spiegarvi la motivazione della mia angoscia e del mio disturbo causato da questo peculiare testo, il quale racchiude un quadro realmente disturbante. 
La lettura mi ha angustiata e sconcertata. 
Noi lettori siamo spettatori di ciò che fin dalla prima pagina comprendiamo essere una lunga e lenta discesa verso la sopraffazione dei sentimenti dovuta all'eccessiva repressione degli animi e desideri di cinque ragazze. 
Consiglio vivamente questo libro, per quanto possa apparire strano dal momento che ho sottolineato il panico che ha inondato il mio cuore, ma ho amato l'onesta crudeltà della scrittrice nel raffigurare una vicenda non semplice tramite l'uso di parole vere e vivide.

venerdì 4 maggio 2018

Recensione "Un posto dove vivere".

Ciao a tutti lettori!
A causa dello studio correlato agli impellenti esami sono propensa a recuperare la lettura dei manga, sacrificando quella dei libri.
La mia testa durante la giornata è sottoposta a ricevere varie nozioni e alla sera sono molto stanca, quindi prediligo rilassarmi con qualcosa di leggero e divertente.

Titolo: Un posto dove vivere
Autore: Midori Yamane
Categoria: Biografia 
Prezzo: 10,00 €
Pagine: 120
Editore: Upper Comics 
Voto: 3/5 🌸

Trama:
Midori Yamane, celebre autrice di fumetti, narra la propria infanzia nel Giappone degli anni ‘50.
Analizza i principi e la cultura della sua nazione d’origine incanalandoli nella realtà quotidiana della piccola casa in cui è cresciuta.
Recensione:
Midori Yamane, mangaka famosa nel paese del Sol Levante, ha composto un racconto autobiografico in cui condivide la propria infanzia con i suoi lettori. 
Non conosco le opere di questa autrice, ma la narrazione è stata comunque molto godibile. 
Ho apprezzato l'introspezione, la nota di nostalgia che traspare dalle vignette e il non voler nascondere anche gli attimi tristi che hanno arricchito le sue giornate. 
La mangaka affronta varie tematiche, come la sua cultura, le abitudini e le cerimonie effettuate dai suoi genitori, correlando ad esse gli insegnamenti e i principi da lei appresi. 
È un piccolo manifesto di un mondo a noi lontano e distante, capace di farci cogliere delle sfacettature a noi estranee per familiarizzare con un'ambientazione affascinante.
Consiglio questo tomo a chi, come me, è perennemente alla ricerca di qualcosa di nuovo grazie al quale poter imparare un poco dell'universo orientale. 
"Un posto dove vivere" è una piccina storia dai tratti teneri e delicati che delizia l'animo.