giovedì 30 agosto 2018

Letture e preferiti del mese di agosto 2018.

Ciao a tutti lettori! 
Il mese di agosto è stato meraviglioso. 
Ho trascorso otto giorni con Stefano visitando in auto alcune delle tipiche città dell'Austria, Innsbruck, Salisburgo e Vienna. Abbiamo assaggiato i piatti popolari ed appreso tante nozioni ed aneddoti dello Stato. È stata una stupenda avventura, soprattutto perché condivisa con il mio fidanzato.
Successivamente, ho repentinamente raggiunto la mia famiglia a Bellaria, presso la casa al mare dei miei nonni, dove ho potuto impiegare del tempo con i miei cari.
Ogni anno, dunque, attendo con trepidazione le giornate di agosto, poiché rappresentano il periodo in cui posso godere dell'affetto delle persone da me amate.

Conseguentemente a tutte queste accezioni, nell'elencazione sottostante, noterete poche letture e scarna la lista dei preferiti, ma, in antitesi ad essa, io sono felicissima di aver avuto pochi minuti per la lettura e la televisione ed aver, invece, investito le ore al fianco di Stefano e della mia famiglia.

Libri letti:
- "La sedicesima luna" di Kami Garcia e Margaret Stohl;
- "Il conte di Montecristo" di Alexandre Dumas.

Manga letti:
"One Piece" di Eiichiro Oda, volume 40.


Manga in corso di lettura:
"One Piece" di Eiichiro Oda, volume 41.


Purtroppo questo mese, essendo a Bellaria, non ho potuto reperire in fumetteria le ultime uscite dei manga da me seguiti, dunque devo attendere i primi giorni di settembre per poter recuperare i fumetti di agosto.

Preferiti del mese:
- Libro: "Il conte di Montecristo" di Alexandre Dumas;

- Manga: "One Piece", volume 40;

- Film: non ho visto nessun film;

- Serie tv: "Guerra e pace";

- Anime: "Principessa Mononoke";

- Videogioco: "Crash Bandicoot".

Attendo sotto nei commenti le vostre opinioni in merito, sono curiosa di sapere quali sono state le letture che vi hanno accompagnato nell'ultimo periodo.

Vi auguro uno splendido e magico settembre.

Un bacio dalla Cantastorie dei boschi!

lunedì 27 agosto 2018

Recensione "Veleno d'inchiostro".

Ciao a tutti lettori! 
Oggi, come ogni mese, vi propongo la Rubrica creata da me e dalla mia carissima amica Cristina del blog ilmondodicry.blogspot.it.
A nome di entrambe chiedo venia per il ritardo della pubblicazione di codesto articolo, ma non siamo riuscite a preparare lo scritto per la giornata prestabilita, ossia il giorno 15 agosto.


"Le letture delle fate del Bosco Atro".

Lettura #8: "Veleno d'inchiostro".



Titolo: Veleno d'inchiostro 
Autore: Cornelia Funke
Prezzo: € 12
Pagine: 590
Editore: Mondadori 
Voto: 5/5 🌸




Trama:
Dita di Polvere riesce a tornare nella sua storia, nel libro "Cuore d'inchiostro",  grazie all'aiuto di un uomo disonesto di nome Orfeo. 
Difatti, Orfeo, a seguito di un accordo concluso con Basta e Mortola, ottiene il tomo "Cuore d'inchiostro". 
Farid, volendo raggiungere Dita di Polvere, convince Meggie ad usare la sua potente dote magica della lettura in modo da poter incontrare il mangiafuoco ed avvertirlo dell'imminente pericolo di Basta. 
Nel frattempo, Mortola, Basta e Orfeo irrompono nella casa di Elinor per permettere ad Orfeo di inviare Basta, Mortola, Mortimer e Resa in "Cuore d'inchiostro".

Recensione:
"Cuore d'inchiostro", il primo tomo della trilogia "Il mondo d'inchiostro", descrive i personaggi e lo straordinario potere caratteristico di alcuni lettori come Mortimer e Meggie, mentre il secondo testo "Veleno d'inchiostro" ha come protagonista l'azione. 
Il secondo capitolo dell'avventura è, infatti, dinamico e ricco di colpi di scena. 
Le peripezie e le disavventure dei personaggi mi hanno catturata e stregata. Difatti, le pagine del libro scorrevano tra le mie dita ed era difficoltoso riporre il volume sul comodino ed attendere un'intera giornata prima di potermi rituffare in esso. 
La vicenda si infittisce e nuovi soggetti irrompono nella trama, come Testa di Serpente ed il Principe Nero. 
La scrittura è fiabesca, rammenta la musicalità e la fluidità di una ballata popolare, circostanza che ammalia i lettori. 
Cornelia Funke ha costituito una dote sognata ed anelata dagli amanti della letteratura, ossia la capacità di riuscire ad entrare nel proprio libro prediletto, camminare fra le strade descritte dallo scrittore e conoscere i personaggi da noi apprezzati.
Tuttavia, "Veleno d'inchiostro" è oltremodo realistico, poiché in esso accadono anche molti fatti terrificanti e scorgiamo la perdita di alcuni dei nostri begnamini. 
La disperazione è tangibile, una grande guerra infuoca le ultime lettere del manoscritto, i cuori si inaridiscono e la voce è rauca e soffocata dal terrore, ma il lieto fine potrebbe ancora avverarsi. 
Sono in trepidante attesa e, allo stesso istante, triste, poiché un solo libro mi divide dal termine della storia ed all'abbandonare il mondo d'inchiostro.

Personaggio preferito:
Meggie.
In questo secondo volume della trilogia "Il mondo d'inchiostro" ho adorato il coraggio della figlia di Mo. Ella, nelle pagine di questo testo, commette degli errori, ma, grazie ad essi, cresce e matura, trasformandosi in una giovane donna agguerrita e caparbia nei propri intenti.

Personaggio meno amato:
Basta.
Questa nomina è rimasta costante a quella da me effettuata per il primo tomo, "Cuore d'inchiostro". 
Le rimostranze sono le stesse, ossia riaffermo che la crudeltà e la malignità dell'animo di Basta sono brutali e senza confini, rendendolo detestabile.


Annunci:
L'appuntamento per la Lettura#9 non cadrà nel mese di settembre, a causa degli impegni di me e Cristina. 
Dunque, la data del futuro post de "Le letture delle fate del Bosco Atro" sarà il 15 ottobre ed il testo prescelto è "Il libro della polvere - La belle sauvage" di Philip Pullman.

Mi raccomando, passate a leggere quanto scritto da Cristina!

Un bacio dalla Cantastorie dei boschi!

venerdì 24 agosto 2018

Recensione "Il giardino segreto".


Ciao a tutti lettori!
Oggi vi conduco alla scoperta di un libro dolce e delicato, un testo paragonabile ad un fiore profumato ed al dolce fischiettare di un passerotto.


Titolo: Il giardino segreto
Autore: Frances Hodgson Burnett
Prezzo: € 6,90
Pagine: 267
Editore: De Agostini
Voto: 5/5 🌸




Trama:
Mary Lennox è una bambina di 10 anni nata in India, non amata dai genitori ed abbandonata a se stessa. 
Successivamente alla morte della madre e del padre, ella viene affidata alle cure di un ricco e vedovo zio, il signor Archibald Craven, e costretta a vivere in Inghilterra. 
Mary sopraggiunge presso la dimora inglese, dove viene accolta con freddezza dalla signora Medlock, la governante di casa Craven, la quale ordina alla piccina di non essere oggetto di disturbo e di rimanere confinata nelle proprie stanze. La piccola Mary, viziata ed egoista, detesta ogni nuova abitudine a lei impartita, finché con l'aiuto di Martha, una giovane cameriera di origini contadine, scopre alcuni lati positivi offerti dalla brughiera inglese.
Durante una delle sue camminate nel parco della villa, Mary trova la chiave per una porta e, più tardi, scorge il suddetto ingresso, nascosto dall'edera. 
Mary, dietro la misteriosa fessura, scopre un giardino, il quale, invaso dalle erbacce accumulate negli anni, necessita di cure ed amore. Dunque Mary, la quale non possiede le appropriate competenze e le attrezzature per intervenire, chiede aiuto a Dickon, uno dei fratelli minori di Martha, un ragazzino affezionato alla natura e in grado di capire il linguaggio degli animali. Mary e Dickon stringono un forte legame di amicizia ed ogni giorno lavorano per ridonare una speranza di vita alle fragili piante. 
Tuttavia, le dolci e spensierate giornate di Mary celano degli intriganti e spaventosi misteri. Ella, difatti, ogni notte sente un attutito pianto.
L'abitazione è immersa da un velo inquietante, poiché innumerevoli sono le verità sepolte dal signor Craven, realtà che Mary Lennox è decisa a sventare.



Recensione:
"Il giardino segreto" è uno dei libri da me amati durante la mia infanzia. 
L'anno scorso rilessi con ardore codesto testo, riscontrando tante piccole sfaccettature in precedenza trascurate a causa della giovane età. 
"The Secret Garden" è un romanzo per ragazzi scritto nel 1911 dalla scrittrice anglo-americana Frances Hodgson Burnett, autrice anche dei celeberrimi tomi "Il piccolo Lord" e "La piccola principessa". 
La suddetta trama è stata oggetto di svariate trasposizioni cinematografiche e di varie edizioni cartacee illustrate, diventando una delle storie più apprezzate. 
I temi analizzati all'interno delle pagine del testo sono correlati alla maturazione dei bambini ed alla natura, difatti Burnett era appassionata di giardinaggio e considerava questa attività altamente pedagogica e terapeutica. L'autrice aveva praticato questa sua passione negli Stati Uniti, nel giardino della sua abitazione privata a Manhasset, nello stato di New York, ed in Inghilterra a Maytham Hall, nel Kent.

La scrittura di Frances Hodgson Burnett, dolce e delicata, descrive accuratamente le piante ed i fiori, senza risultare pesante o eccessivamente tecnica. La sua penna è, difatti, stata abile nel tramutare un normale giardino in un luogo magico ed incantato. All'interno di codesto ambiente percepiamo un profumo di pace e serenità, poiché esso è raffigurato come un paesaggio onirico, situato al confine tra la realtà concreta ed il mondo dei sogni. 
Mary ed il giardino sono accomunati da vari elementi. Entrambi rinascono e respirano un'aria nuova e pulita, permettendo ad ambedue di migliorare nell'aspetto fisico, acquisendo un aspetto salubre, e nell'intimo. In questa ultima accezione è maggiore l'analisi esplicata sulla piccola bambina, la quale muta la sua indole egoista e crudele in un'anima docile ed amorevole.
Questo piccolo libricino insegna ai lettori il potere dell'amore e dell'amicizia, degli effetti tragici dell'affetto negato e della scoperta della felicità nei piccoli accadimenti di ogni giorno.
Il testo conduce il lettore alla consapevolezza di varie accezioni, ma soprattutto rammenta a noi uomini, ammaliati dalla tecnologia, la bellezza del mondo naturale. 
La magia esiste e circonda ognuno di noi, ma per poterla osservare è necessario risvegliare noi stessi dal sonno tecnologico, correre fuori casa, respirare l'aria ed inebriarsi di essa.


lunedì 20 agosto 2018

Recensione "Sissi".


Ciao a tutti lettori!
Durante la prima settimana di agosto ho visitato il meraviglioso Stato dell'Austria.
Io e Stefano siamo partiti in auto per recarci presso alcune delle più tipiche cittadine austriache, ossia Innsbruck, Salisburgo e Vienna.
Nel corso degli otto giorni siamo entrati in contatto con gli usi e i costumi della popolazione, abbiamo gustato i loro piatti tipici ed abbiamo reperito notizie e curiosità in merito ad alcune delle figure più acclamate della storia del loro territorio, ossia il compositore Mozart, l'imperatrice Maria Teresa, l'imperatore Francesco Giuseppe ed la celeberrima Sissi.
L'anno scorso lessi una biografia avente ad oggetto la personalità di Sissi, quindi, per rendere omaggio alla vacanza condivisa con Stefano, oggi vi presento il mio parere in merito al suddetto tomo.


Titolo: Sissi
Autore: Brigitte Hamann
Prezzo: € 10
Pagine: 407
Editore: TEA
Voto: 5/5 🌸





Trama:
Sposa a diciassette anni di Francesco Giuseppe, Elisabetta di Wittlesbach, comunemente nota con il vezzeggiativo Sissi, abbandonò le foreste della Baviera per il mondo dorato e soffocante della corte reale di Vienna. 
Coraggiosa e fragile, malinconica ed esuberante, Sissi non volle accettare i ruoli ed i doveri che l'Austria le assegnava.


Recensione:
La figura dell'imperatrice austriaca Elisabetta di Baviera è stata musa ed oggetto iconografico in svariati ambiti artistici. 
Ernst Marischka dal 1955 ha diretto tre trasposizioni cinematografiche inerenti alla vita di Sissi, "La principessa Sissi", "Sissi, la giovane imperatrice" e "Sissi, il destino di un'imperatrice". Nel cast sono presenti i nomi di alcuni noti ed illustri attori, come Romy Schneider, Karlheinz Böhm, Magda Schneider, Uta Franz, Gustav Knuth, Vilma Degischer e Josef Meinrad.

Il mezzo televisivo è stato inoltre utilizzato per condividere "La principessa Sissi", una serie animata italiana-francese realizzata dagli studi CinéGroupe, Rai e Saban International. In Italia è stata trasmessa in prima visione su Rai Uno nel 1997.
I ritratti e le fotografie della meravigliosa Sissi sono innumerevoli, ma, tra i svariati esemplari, molti ricorderanno il dipinto di Franz Xaver Winterhalter datato nel 1865 in cui l'imperatrice indossa un abito da ballo ed ha il capo ornato dalle stelle di diamante.
Elisabetta di Baviera fu una delle donne più enigmatiche ed affascinanti della storia moderna. 
La sua esistenza, interrotta nel 1898 dalla lima di un anarchico italiano, fu una perenne ribellione. 
Ella fuggiva dal formalismo e dall'etichetta della corte imperiale, poiché anelava poter identificarsi come individuo all'interno della società. Difatti, Sissi non voleva essere raffigurata come la consorte dell'imperatore, ma bramava essere rammentata per le proprie doti, motivo per il quale ella trascorse molte ore della giornata dedicandosi allo studio, alla scrittura di poesie ed all'attività sportiva. 
Elisabetta è stata una instancabile grafomane, della quale sono pervenute un numero esorbitante di epistole, diari e componimenti poetici. In essi traspare la sua malinconia, la fragilità del suo animo e le angosce che la soffocavano. Ella, difatti, si paragonava ad un "gabbiano prigioniero del castello". 
Sissi fu, inoltre, una perfetta amazzone. Ella eccelse nei tornei di caccia e fu soventemente raffrontata ad una ninfa dei boschi per la sua gioia di vivere all'aperto e per il suo temperamento burrascoso ed indomabile. 
Ella, consapevole della forza del proprio fascino e della propria eleganza, utilizzò la propria bellezza come arma per lasciare ai posteri il ricordo di un mito ineguagliabile. Trascorreva molte ore ad allenare il proprio corpo tramite esercizi estenuanti e pericolosi ed affiancandoli a delle giornate di digiuno. L'imperatrice riuscì così ad ottenere un corpo slanciato, ma sottopeso per la propria fisicità. 
Amorosa e dolce con i tesori della sua esistenza, ossia i propri figli, fu, invece, scostante con il proprio consorte. Innumerevoli, difatti, furono le doglianze della giovane Sissi nei confronti di Francesco Giuseppe, il quale, tuttavia, non smise mai di amare perdutamente il "suo angelo Sissi", come adorava nominarla. 
Hamann dona al lettore una perfetta biografia dell'analisi storica del contesto politico dell'ultima parte del 1800 e della raffigurazione, tramite l'utilizzo di fotografie e di alcuni scritti di Elisabetta, della sensibilità e dell'intelligenza straordinaria di un'anomala sovrana, sognatrice, determinata, caparbia, ma condannata ad un destino di infelicità.


venerdì 17 agosto 2018

Recensione "Sailor Moon", volume 9.


Ciao a tutti lettori! 
È passato quasi un anno da quando Stefano, tra i regali di Natale, mi ha fatto trovare i primi due volumi del manga "Sailor Moon". Sono sconvolta dall'incessante velocità del tempo!


Titolo: Sailor Moon
Volume: 9
Autore: Naoko Takeuchi
Categoria: Shoujo
Prezzo: 4,70 € 
Pagine: 238
Editore: Star Comics
Voto: 5/5 🌸



Trama:
Il Principe Endymion, ossia Tuxedo Kamen, è frequentemente malato e senza forze a causa delle rose nere che stanno crescendo all'interno del proprio corpo. 
Nel frattempo, ogni guerriera Sailor combatte una propria individuale lotta, nella quale dovranno dimostrare la loro fedeltà a Sailor Moon.


Recensione:
All'interno del quartultimo volumetto della suddetta serie accadono svariati avvenimenti. 
Finalmente, a seguito di una lunga attesa, accanto alle battaglie, vengono dedicate delle pagine alla vita personale delle guerriere sailor, ai loro desideri e alle loro speranze. Questo soffermarsi sull'analisi delle loro singole identità è stato da me molto apprezzato, poiché precedentemente, se avete reperito il mio articolo in merito al volume 8, avevo enunciato la mia piccola rimostranza sull'assenza di una parentesi avente ad oggetto gli aspetti personali dei personaggi. 
Nel nono tankobon il nemico Nehellenia, regina di Dead Moon, scaglia una maledizione, a causa della quale le nostre eroine si troveranno in estrema difficoltà. 
Tuttavia, un altro compito appesantisce i doveri delle fanciulle, difatti, Helios, il gran sacerdote di Elysion, reclama il loro sostegno richiedendo di scovare il Golden Crystal. 
Dunque, la trama è sempre più intricata e complicata da seguire, seppur gli eventi si susseguono con un ritmo regolare e non eccessivamente veloce.
Ribadisco, infine, come ad ogni aggiornamento sulla codesta vicenda, la bellezza del disegno e la delicatezza del tratto di Naoko Takeuchi.

Per gli amanti dei manga, "Sailor Moon" è una di quelle opere che non può mancare nella propria collezione. Questa saga è stata, infatti, una pietra miliare per gli shoujo, ma, secondo un mio parere personale, anche per gli shounen. Difatti, a seguito della creazione di questa trama, sono fioriti altri esemplari che hanno preso spunto dalla suddetta.

lunedì 13 agosto 2018

Recensione "La sedicesima luna".

Ciao a tutti lettori!
In questi giorni mi trovo a Bellaria, presso la casa al mare dei miei nonni, dove ogni anno amo condividere del tempo assieme alla mia famiglia.
Precedentemente ho potuto trascorrere un meraviglioso viaggio assieme al mio compagno di avventure Stefano. Insieme abbiamo visitato in auto l'Austria, dove abbiamo potuto vedere posti fantastici a noi ignoti. 
Tuttavia, ora fermo il mio racconto per esporvi il mio parere in merito al libro che mi ha tenuta compagnia nell'ultimo periodo.


Titolo: La sedicesima luna
Autore: Kami Garcia e Margaret Stohl
Prezzo: € 13
Pagine: 519
Editore: Mondadori
Voto: 4/5 🌸





Trama:
Ogni notte Ethan è tormentato da alcuni incubi aventi come protagonista una misteriosa ragazza. 
I sogni, cupi ed inquietanti, un giorno diventano reali, poiché la giovane delle sue ossessioni notturne sopraggiunge nella scuola di Gatlin. 
La suddetta fanciulla è Lena Duchannes, nipote di Macon Ravenwood, il vecchio e pazzo eremita che vive ai confini della cittadina. 
Ethan, a differenza degli altri alunni dell'istituto, non isola Lena, poiché percepisce un'inspiegabile attrazione e connessione con ella.

Recensione:
"La sedicesima luna" è un libro gotico e magico. 
La mia curiosità nei confronti di questo testo è nata dalla visione della trasposizione cinematografica dello stesso.
La vicenda in esso analizzata è ben descritta ed è racchiusa in un'analisi dettagliata e minuziosa dell'ambiente e della psiche degli individui. 
La magia è colorata da tinte scure e gotiche molto intense, le quali dipingono uno scenario a tratti inquietante.
Codesto tomo è stato, inoltre, eccezionale nel farmi momentaneamente ricredere sul genere Young Adult, con il quale riscontro difficoltà nell'approccio. Difatti, seppur siano presenti i temi tipici della categoria Young Adult, la scrittura delle autrici è stata illustre nel far scorrere il mio sguardo tra le lettere da loro impresse e nel farmi smarrire nel labirinto delle loro parole.
La trama è avvincente, ricca di colpi di scena e di un'ambientazione innovativa, prima d'ora da me mai rilevata in altri racconti. 
I riti magici proferiti tramite il verbo latino, la melodia delle cantilenee attorno ad un fuoco sono solo alcuni degli aspetti che vibrano nei capitoli del libro. 
Tuttavia, i tanti pregi ed onori di questo testo sono correlati ad aspetti da me non apprezzati. L'idea di base è, come ho sopra specificato, peculiare, ma il finale mi ha delusa. Ho reputato eccessivamente repentina la conclusione del tomo, poiché sigilla la questione in poche righe, con una risoluzione banale e poco credibile. 
Un'altra mia rimostranza è concernente l'analisi dell'amore tra Ethan e Lena, il quale è risultato a tratti stucchevole, seppur sia comprensibile constatando la giovane età dei ragazzi. La mia contestazione in merito a questa accezione verte sulla scelta delle autrici di non approfondire il sentimento dei due giovani, facendo così apparire il loro affetto come un mero capriccio adolescenziale. Esse non hanno documentato la crescita del loro amore, lasciando noi lettori esterrefatti di fronte alla tenacia da essi dimostrata nel difendere quella che appare una povera passione.

"La sedicesima luna" è il primo volume di una quadrilogia, ma non penso di continuare l'avventura di Ethan e Lena, seppur io sia ancora in dubbio sulla scelta da intraprendere. 
Sono oltremodo, però, molto interessata a recuperare altri titoli narranti le vicende delle streghe, quindi, se conoscete dei tomi aventi ad oggetto il suddetto tema, lasciatemi sotto nei commenti le vostre indicazioni!

giovedì 9 agosto 2018

Recensione "Il ballo".


Ciao a tutti lettori!
Un giorno, avendo terminato tutti i libri che avevo preso in prestito dalla biblioteca, ho recuperato dalla libreria di mia mamma un piccolo testo.
Quel pomeriggio avevo un forte desiderio di lettura, quindi, in un primo momento, mi sono accontentata di quanto scovato nella stanza di mia mamma, ma, successivamente, ho rivalutato ed adorato il suddetto tomo.


Titolo: Il ballo
Autore: Irène Némirovsky
Prezzo: € 8
Pagine: 83
Editore: Adelphi
Voto: 4/5 🌸








Trama:
Antoinette Kampf, ha quattordici anni e vive con i suoi genitori in un lussuoso appartamento di Parigi. 
La ricchezza della famiglia Kampf è il frutto del duro lavoro del padre di Antoinette. 
I coniugi Kampf sono due individui determinati e senza scrupoli, i quali bramano di poter accedere alla società parigina. Difatti, per raggiungere lo scopo agognato, decidono di invitare un esorbitante numero di persone ad un ballo presso la loro nuova e sfarzosa dimora.  
Antoinette è elettrizzata all'idea di poter partecipare al grandioso ballo, ma la madre Rosine non ha alcuna intenzione di permetterle l'accesso.


Recensione:
"Il ballo" è un breve testo dotato di un forte potere evocativo.
L'autrice è solitamente nota per il suo tomo "Suite Francese", decantato da molti, ma non apprezzato dalla sottoscritta.
Questo suo piccolo libricino ha, però, avuto il potere di modificare il mio parere sulla sua penna.
Difatti, in queste scarse pagine, l'autrice ha analizzato in profondità tutti e tre i componenti della famiglia Kampf, svestendoli dei loro abiti e mostrandoceli nelle loro imperfezioni.
I coniugi Kampf sono due individui pregni di ambizione, i quali vogliono riscattarsi dalla mala sorte precedentemente aleggiante su di essi. Vogliono tramutarsi in quanto, solo pochi anni prima, disdegnavano.
Sibilano e fomentano i loro subdoli desideri, scivolano e schivano gli specchi per il timore di scoprire di non essere differenti dal passato.
I loro aridi cuori stonano accanto alla purezza ed alla ingenuità della loro piccola figlia, la quale è un piccolo fiore in attesa di sbocciare.
La madre invidia le possibilità di Antoinette, disprezza la sua bellezza e la sua giovinezza, consapevole di non poter barattare la sua vita in cambio di quella della propria figlioletta.
Il suddetto testo è il manifesto di una società corrotta, composta da chi, arricchendosi, tenta disperatamente di dimenticare le proprie sventure e di ricominciare una nuova esistenza sotto il vessillo del diritto dell'oblio.
Preferisco non aggiungere altri dettagli alla mia trattazione, considerando che il tomo è molto breve e potrei svelarvi ogni dono racchiuso in esso. 
"Il ballo" è paragonabile al chiacchiericcio di una donna ed ai sospiri dietro un ventaglio floreale.


venerdì 3 agosto 2018

"Pioggia di ricordi".

Ciao a tutti lettori!
In questo articolo vado ad illustrarvi il bellissimo anime "Pioggia di ricordi".
Voto: 5/5 🌸

"Pioggia di ricordi" è un film d'animazione giapponese del 1991 scritto e diretto da Isao Takahata per lo Studio Ghibli, dalla durata di 118 minuti, basato sull'omonimo manga di Hotaru Okamoto e Yūko Tone pubblicato nel 1988.
L'edizione italiana è stata curata da Lucky Red, proiettata in anteprima al Lucca Comics & Games e distribuita direttamente per il mercato home video in DVD e Blu-ray a partire dal 2 dicembre 2015.

Nel 1982, Taeko è una donna di 27 anni, single, la quale ha vissuto tutta la sua vita a Tokyo, dove lavora come impiegata in un'azienda.
Ella decide di fuggire dallo smog cittadino e di recarsi in campagna per visitare la famiglia del fratello del cognato ed aiutarli nella raccolta del cartamo. 
Durante il viaggio in treno verso Yamagata, Taeko inizia a ricordare la sua infanzia ed il suo intenso desiderio di andare in vacanza come le sue compagne. 
Immersa nei suoi pensieri, giunge senza accorgersene presso la stazione di Yamagata, dove trova Toshio, il secondo cugino di suo cognato, il quale le farà da guida fino alla residenza. 
A Yamagata, Taeko, è sopraffatta dalla nostalgia per gli anni trascorsi e, contestualmente, lotta con i suoi problemi da adulta, ossia la carriera e l'amore.
Difatti, quest'esperienza la catapulta nei suoi ricordi dimenticati legati alla prima cotta, alla pubertà ed al suo frustante rapporto con la matematica. 
In bilico tra il presente e ed il passato, ella si domanda se sia rimasta fedele ai sogni che ella nutriva nei primi anni della sua vita.


Nel film, Takahata adotta una struttura narrativa basata sull'alternanza tra il soggiorno della protagonista in campagna ed i ricordi della sua infanzia, sviluppando dei temi a lui cari come l'importanza dei valori tradizionali, del rispetto della natura e del lavoro agricolo.

"Pioggia di ricordi" è ritenuto una tappa importante per i lungometraggi anime, poiché esplora un genere che all'epoca si pensava tradizionalmente non adatto all'animazione. Tuttavia, esso ha riscontrato un ottimo successo ai botteghini giapponesi, risultando il film giapponese campione d'incassi del 1991.

A livello artistico, il film è costruito su un'opposizione stilistica tra il passato ed il presente, ricalcando le scelte appurate nel manga originale. 
I ricordi degli anni Sessanta sono illustrati utilizzando dei colori pastello e degli sfondi schizzati. Differente, invece, la tecnica intrapresa per identificare gli attimi degli anni Ottanta, dove le tinte, i paesaggi e la musica donano un marcato realismo alla vicenda. 
Al lungometraggio è stata attuata una precisione quasi documentaristica. La storia è ambientata nel distretto di Takase, nella prefettura di Yamagata, e nel film appaiono le stazioni di Takase e di Yamadera, lungo la linea Senzan. Sebbene oggi ricostruiti, gli scenari, per larga parte, non sono cambiati.

Il dvd di questo meraviglioso anime è stato un dono del mio fidanzato Stefano. 
Quando ci siamo approssimati alla visione della suddetta storia, in principio abbiamo faticato a comprendere la trama, ma in un secondo momento l'abbiamo adorata. 
"Pioggia di ricordi" è una delicata narrazione di un vissuto in cui tutti gli spettatori possono ritrovarsi e comprendere i sentimenti e le titubanze della protagonista. 
È una pellicola intrisa di dolcezza e malinconia, la quale conduce alla visione totale della vita di una giovane donna e della sua ricerca di completezza.

"Pioggia di ricordi" è un viaggio dai tratti onirici, il quale vi condurrà alla conoscenza di Taeko, ed, indirettamente, all'analisi del vostro animo.