mercoledì 28 novembre 2018

Letture e preferiti del mese di novembre 2018.

Ciao a tutti lettori!
Novembre è uno dei mesi più ardui dal punto di vista dello studio e degli impegni universitari, ma, a discapito dei svariati doveri, sono riuscita a concludere molte letture.

I primi venti gelidi hanno riportato nel mio armadio cappotti, sciarpe, guanti e cappelli in cui ripararmi dal freddo, seppur l'esito finale appaia più come un tentativo di nascondermi fino a diventare irriconoscibile! 
Tuttavia, la stagione autunnale è uno dei miei periodi preferiti dell'anno, poiché adoro trascorrere i momenti liberi sotto le coperte in compagnia di un libro.


In questo ultimo mese ho ricevuto un testo dall'autrice Marta Leandra Mandelli, la quale mi ha inviata la sua nuova opera "Il gatto & gli stivali". 
Codesto tomo è un distopico estremamente affascinata di cui mi sentirete parlare nella prossima recensione sul blog.


In questi giorni non sono accaduti altri fatti rilevanti da porvi a conoscenza ed il motivo è rinviato a quanto da me sopra dichiarato, ossia l'ingente quantitativo della mole di studio. 
Dunque, pongo fine al mio blaterale per elencarvi le letture ed i preferiti del mese di novembre 2018.


Letture del mese:


Libri letti:
- "Alba d'inchiostro" di Cornelia Funke;
- "Venuto al mondo“ di Margaret Mazzantini;
-" Il gatto & gli stivali" di Marta Leandra Mandelli;
- "Mi piaci da morire" di Federica Bosco;
- "Harry Potter e la Pietra Filosofale" di J. K. Rowling.


Manga letti:
- "Your Name", volumi 1/3, di Makoto Shinkai e Ranmaru Kotone;
- "La voce delle stelle" di Makoto Shinkai e Mizu Sahara.

Lettura in corso di lettura:
"La strega della fonte" di Sabrina Guaragno. 


Manga in corso di lettura:
"Arte", volume 7, di Kei Ookubo.



Preferiti del mese:
- Libro: "Venuto al mondo" di Margaret Mazzantini. 
Un libro duro e crudo per le tematiche in esso analizzate, la cui lettura mi ha fatta soffrire e riflettere.

- Manga: "Your Name", volume 3, di Makoto Shinkai e Ranmaru Kotone.
A seguito della visione dell'anime ho reperito il box contenente i tre volumi manga. La trasposizione cartacea è ben fatta ed egualmente meravigliosa.


- Film: "Animali Fantastici 2 - I crimini di Grindelwald". 
Continuo a preferire la saga di Harry Potter, ma contrasto le opinioni negative correlate ai film "Animali Fantastici e dove trovarli". 
Il film mi ha intrattenuta ed ho adorato scoprire gli accadimenti verificatisi previamente agli eventi della primaria saga scritta da J. K. Rowling.

- Serie televisiva: "Bates motel", stagione 3. 
Inquietante ed angosciante, analizza il lato oscuro della psiche umana e del rapporto intercorrente tra una madre ed un figlio.


- Anime: "Violet Evergarden". 
Una storia toccante e delicata, nella quale vengono analizzate le conseguenze che la guerra cuce sul cuore e sull'anima dei reduci delle battaglie.


Vi auguro uno splendido e magico dicembre. 
Un bacio dalla Cantastorie dei boschi! 


lunedì 26 novembre 2018

Recensione "La saga del Dominio - 1. Le lame di Myra".

Ciao a tutti lettori! 
Oggi voglio condividere con voi un libro adatto al clima di questi giorni. 
I venti freddi dell'ultimo periodo mi hanno rammentato il primo tomo della trilogia "La saga del Dominio" di Licia Troisi.

Titolo: La saga del Dominio - 1. Le lame di Myra
Autore: Licia Troisi 
Prezzo: € 19
Pagine: 382
Editore: Mondadori 
Voto: 5/5 🌸




Trama:
Myra è una guerriera Rewadir dalla voce spezzata e dall'anima lacerata. 
Ella è contraddistinta dal suo carattere schivo e dalla sua fermezza, connotazioni acquisite a seguito della visione dell'uccisione del proprio padre adottivo Fadi. 
La giovane, successivamente ad alcuni anni turbolenti, è al servizio di Acrab, il quale l'ha salvata da un destino crudele. 
Acrab desidera annientare il potere dei Camminanti, maghi che praticano la magia tramite gli Elementali, piccole creature lucenti presenti negli elementi e resi schiavi. 
Myra è devota ad Acrab ed alla sua battaglia, ma la scoperta della motivazione alla base della morte della sua famiglia farà vacillare le sue precarie certezze.


Recensione:
L'anno scorso conobbi la scrittura di Licia Troisi tramite la saga de "I regni di Nashira". La lettura dei suddetti libri mi ha incantata fin dalla prima pagina, motivo per il quale successivamente ho recuperato la sua ulteriore opera "Cronache del Mondo Emerso". 
Al termine della lettura di questi tomi ho constato la presenza di varie somiglianze tra le due saghe, quindi ho deciso di approcciarmi alla sua ultima opera pubblicata. 
Il mio intento era quello di confutare le notizie che avevo rilevato nell'ultimo periodo tramite alcune recensioni su "Le lame di Myra", nelle quali veniva elogiata la prosa di Licia Troisi definendola rivoluzionaria rispetto ai suoi precedenti romanzi. 
Nel tomo "Le lame di Myra" riscontriamo la tipica eroina dei suoi testi, ossia una ragazza forte, tenace ed il cui cuore cela un oscuro passato, ma accanto a questa similarità sono constatabili innovazioni degne di nota. 
L'autrice ha sperimentato una narrazione nuova rispetto ai suoi previ testi. La comprensione della storia non è immediata, ma occorre faticare e leggere molti capitoli prima di acquisire consapevolezza di quanto stia comunicando la penna della scrittrice. 
Il lettore è smarrito, ma, una volta conscio del mondo e delle vicende in esso tracciate, è perfettamente in grado di rilevare ciò che Licia Troisi nasconde nella trama. 
L'universo del Dominio è ricco di oscuri segreti e di personaggi ambigui. 
Myra è una ragazza fragile, spezzata e graffiante come la sua roca voce, la quale è indissolubilmente legata ad Acrab. 
La devozione della giovane è viscerale ed a tratti malata. 
Acrab monopolizza e strumentalizza l'affetto di Myra, conosce le ferite della ragazza e preme su di esse per condurla verso i suoi desideri e le sue mire espansionistiche. 
All'interno del volume la guerra, la morte, la vita e l'amore si accordano in un intreccio dinamico ed accattivante. 
Le lettere incise nei fogli creano una melodia seducente arricchendo di epicitá la descrizione dell'aspetto magico degli . 
Un tema ricorrente nei libri di Licia Troisi, presente anche in questo volume, è la ribellione alla schiavitù, ma in questa occasione è collegato all'ambito magico, specificamente nei confronti degli Emmentali, oppressi dalla crudeltà dei Camminanti. 
"Le lame si Myra" è un libro preparatorio ai due volumi successivi, nel quale viene descritto il pellegrinaggio di un cuore verso la sua rinascita ed analizzata l'importanza di conoscere il proprio passato per comprendere se stessi e ricercare il proprio avvenire.


mercoledì 21 novembre 2018

Recensione "Sailor Moon", volume 12.


Ciao a tutti lettori! 
Oggi, finalmente, vi propongo il mio pensiero inerente all'ultimo volume della serie manga "Pretty Guardian Sailor Moon".


Titolo: Sailor Moon
Volume: 12
Autore: Naoko Takeuchi
Categoria: Shoujo
Prezzo: 4,70 € 
Pagine: 238
Editore: Star Comics
Voto: 5/5 🌸



Trama:
Una pioggia di stelle cadenti conduce sulla terra un pericoloso nemico. 
Sailor Moon e le guerriere sailor dovranno combattere l'ennesima battaglia, ma in loro soccorso sopraggiungono Chibichibi e nuove alleate.


Recensione:
La lettura del dodicesimo e ultimo volume della serie manga "Pretty Guardian Sailor Moon" ha ripristinato il mio spassionato amore nei confronti della suddetta trama. 
Difatti, nella precedente recensione avevo affermato che la lettura dell'undicesimo tankobon era stata poco accattivante a causa dei svariati momenti tediosi intercorsi nel narrato. 
Tuttavia, il suddetto ultimo capitolo ha concluso egregiamente l'arco narrativo, seppur, preciso nuovamente, la serie poteva essere raccontata con un numero minore di tavole. 
I codesti volumi mi hanno accompagnata nel corso del 2018. La cadenza mensile dell'uscita di ogni tankobon e la lettura di essi hanno arricchito le mie giornate di ore spensierate ed hanno ricondotto alla mia mente molti attimi dimenticati della mia infanzia. 
"Pretty Guardian Sailor Moon" è stato uno dei cartoni animati che più ho amato da piccina. Io e mia sorella giocavamo con le bambole e gli scettri e cercavamo di impersonificare le nostre guerriere sailor del cuore, io Sailor Moon, lei Sailor Mars. Costringevo mia mamma a farmi i famosi odango per poter andare a scuola fiera di essere una piccola combattente vestita alla marinara sotto mentite spoglie. 
Dalle mie parole penso traspaia l'amore e la devozione che nutro nei confronti dell'opera di Naoko Takeuchi.
I suoi disegni sono meravigliosi, dolci e delicati, e, con l'avanzare dei volumi, è palese il miglioramento e l'arduo lavoro che la mangaka ha attuato per progredire nelle sue abilità artistiche. 
Naoko Takeuchi è stata fonte di ispirazione per vari artisti che, a seguito della conclusione di "Pretty Guardian Sailor Moon", ne hanno emulato i temi, affermandone la fama e la identificazione a caposaldo del genere Shoujo. 
All'interno del manga vengono analizzate varie tematiche, ma la maggior attenzione è riposta all'amore e all'amicizia, due dei sentimenti che completano l'essere umano e la sua anima. Naoko Takeuchi scardina i retrogradi principi degli ultimi anni del 1900 aggiungendo nella storia delle coppie omosessuali. Svariati sono stati i tentativi di censura, ma l'autrice ha sempre confermato e mantenuto le relative specificazioni. 
Dunque, a discapito di alcune recensioni negative, ribadisco la perfezione dell'opera della mangaka Takeuchi e consiglio il recupero di questa epocale serie manga. 


lunedì 19 novembre 2018

Recensione "Figlia adorata".


Ciao a tutti lettori!
Nel corso di questo mese ho tanti impegni e scadenze a cui far fronte e, tolti questi doveri, il tempo per riposare sembra mancare. 
Tuttavia, negli esigui attimi di tranquillità trovo conforto nei miei amati libri. 
La consapevolezza di avere un paio di ore serali per potermi dedicare alla mia passione della lettura è una delle più care certezze che detengo durante le pesanti ore giornaliere.


Titolo: Figlia adorata
Autore: Marianne Fredriksson
Prezzo: € 16
Pagine: 304
Editore: Longanesi
Voto: 3/5 🌸




Trama:
Katarina Elg è una donna restia a stringere dei legami affettivi, motivo per il quale ella vive la propria sessualità in piena libertà. 
La sua indipendenza inizia a vacillare quando scopre di essere incinta e, una volta accettata la situazione e riferita al padre del bambino, lui la picchia violentemente.


Recensione:
Katarina Elg è una donna emancipata e sprezzante del pensiero altrui. 
Ella ama inebriarsi di emozioni nuove e sconosciute, e ricerca sensazioni sempre più forti ed intense. 
I suoi amori sono vari e di breve durata. Katarina fugge dalle relazioni, dai legami e dai compromessi. La giovane difende la propria libertà e disdegna la monotona vita di coppia. 
Tuttavia, durante una delle sue ultime occasionali avventure amorose, la sua determinazione vacilla quando scopre di essere incinta. Istantaneamente decide di voler tenere il bambino, ma il padre del nascituro è un uomo sposato e non accetta la scelta di Katarina. 
Katarina rammenta pochi attimi della sera in cui confidò all'uomo della propria gravidanza, ma, risvegliandosi in un letto d'ospedale e ricoperta di svariati lividi, comprende istantaneamente quanto sia realmente avvenuto. 
Sconvolta dall'accaduto fugge dal dolore ed inizia un lungo percorso di conoscenza personale attraverso un'autonoma analisi della sua psiche. 
Lei stessa è cresciuta in una famiglia nella quale la madre veniva sistematicamente maltrattata dal padre. Botte e percosse sono i protagonisti della sua infanzia, dunque, per qualche malata causante, ella ha ricercato questa tipologia di rapporto nel suo approccio al sesso e agli uomini.
Katarina è turbata ed oppressa dai dubbi e dalle titubanze, dal rapporto travagliato e silenzioso con la madre e dall'ipocrisia delle persone.
Tuttavia, per quanto Katarina tenti di scappare dalle sue responsabilità, il ventre le rammenta i suoi oneri e l'imminente avvento di una piccola creatura da colmare d'amore e attenzioni.
"Figlia adorata" è un libro forte ed incisivo per le tematiche in esso analizzate. 
Il testo sviscera i legami affettivi e familiari.
Il libro narra di Katarina, ma l'autrice ha meramente creato un personaggio nel quale le donne vittime di soprusi, distrutte nel proprio animo ed il cui cuore è annichilito dalla sofferenza e dalla paura possono trovare conforto. Il testo è un invito alla rinascita per le giovani la cui vita è un concatenarsi di violenza ed opposizione ad essa, ossia di un repentino susseguirsi, in diversi ambiti, degli stessi errori e della medesima fuga.
"Figlia adorata" non è un tomo semplice, tantomeno non può essere raffigurata come una lettura spensierata, ma consiglio comunque il reperimento di questa opera.
La scrittura di Marianne Fredriksson è scorrevole, è assimilabile ad un flusso di coscienza libero ed incontrastabile, dal quale il lettore si ritroverà smarrito tra le sue parole, perso nella disperazione di Katarina.


venerdì 16 novembre 2018

Recensione "Una corsa nel vento".


Ciao a tutti lettori! 
In queste prime fredde serate a placare la mia influenza e la mia spossatezza è sopraggiunto un libro. Codesto testo ha infuso nel mio corpo una sensazione di quiete, trascinandomi in una storia delicata e facendo breccia nel mio cuore.


Titolo: Una corsa nel vento 
Autore: Jojo Moyes
Prezzo: € 13
Pagine: 454
Editore: Mondadori 
Voto: 5/5 🌸




Trama:
Henri Lachapelle insegna alla nipote Sarah l'arte dell'equitazione, ossia a cavalcare elegantemente come suggerisce una prestigiosa accademia francese da lui frequentata nel corso della sua giovinezza. 
Parallelamente alla loro semplice esistenza, Natasha Macauley, una donna dalla carriera affermata, è costretta a dividere la casa con Mac, il suo carismatico ex marito. 
Un giorno, la vita di Natasha si intreccerá a quella di Sarah cambiando ogni loro certezza.


Recensione:
Conobbi la penna di Jojo Moyes due anni fa grazie al suo celebre libro "Io prima di te". Amai perdutamente il suddetto tomo, ma il seguente capitolo, "Dopo di te", mi deluse profondamente, motivo per cui non volli mai recuperare il terzo ed ultimo testo della trilogia. 
Tuttavia, avendo adorato la sua scrittura e le storie da essa create, il mese scorso ho deciso di reperire in biblioteca questo suo titolo. 
Fin dalle prime pagine ho ritrovato il ritmo incalzante dei suoi racconti, grazie al quale sono potuta entrare direttamente all'interno dei fatti da lei analizzati. 
In principio vi è la descrizione di due vite parallele. Sarah è una ragazza teneramente legata al proprio nonno, con il quale condivide l'amore per la natura e i cavalli, mentre Natasha è una donna di successo, dedita al lavoro e poco incline ai sentimentalismi. 
Tra Sarah e Natasha vi è un grande divario di età, cui corrispondono differenti turbamenti e difficoltà quotidiane. 
Sono due donne apparentemente distanti, seppur condividano un desiderio comune. 
"Una corsa nel vento" è un libro nel quale vengono sviscerati i legami familiari. Il lettore riscontra nelle parole di Jojo Moyes i suoi quesiti, alle quali l'autrice cerca di offrire delle possibili risposte. Ella cerca di insegnare ad apprezzare l'amore che gratuitamente ci viene dedicato dai nostri genitori ed, allo stesso istante, indirizza agli educatori dei postulati irrinunciabili. 
Tra le pagine de "Una corsa nel vento" un figlio si sentirà compreso, mentre un genitore troverà conforto alle sue doglianze. 
Ogni capitolo ha come incipit le citazioni di Senofonte tratte da un suo illustre tomo avente ad oggetto l'equitazione. Senofonte in queste frasi spiega come l'uomo debba approcciarsi al proprio cavallo, mentre Jojo Moyes, con un abile mezzo letterario, vuole desumere da essi dei precetti che possano essere utili anche tra le relazioni umane. 
Accanto a questi capisaldi etici, la scrittrice aggiunge l'analisi di altre forti tematiche come la violenza sessuale, la malattia e la morte. 
La drammaticità degli eventi incatenano il lettore alle parole del libro, turbando il proprio animo. 
Ho adorato perdutamente questa delicata opera, la quale mi ha emozionata fino all'ultima pagina. 




mercoledì 14 novembre 2018

Recensione "Alba d'inchiostro".

Ciao a tutti lettori! 
Oggi vi propongo la Rubrica creata da me e dalla mia carissima amica Cristina del blog ilmondodicry.blogspot.it.

"Le letture delle fate del Bosco Atro".




Lettura #9: "Alba d'inchiostro".
Titolo: Alba d'inchiostro 
Autore: Cornelia Funke
Prezzo: € 18
Pagine: 599
Editore: Mondadori 
Voto: 2/5 🌸


Trama:
A seguito della morte di Cosimo il bello la città di Ombra cade nelle mani del crudele Testa di Serpente. 
Nel frattempo, Orfeo è diventato ricco vendendo animali sovrannaturali nati dai libri da lui letti, mentre Mo, noto come Glandarius, combatte assieme agli uomini del Principe Nero per difendere la popolazione dai soprusi e dalle angherie dei soldati di Testa di Serpente.

Recensione:
Il terzo e ultimo capitolo della trilogia "Mondo d'inchiostro", a discapito dei due libri precedenti, non ha riscontrato il mio apprezzamento. 
Lo stile di scrittura onirico di Cornelia Funke e le sue raffigurazioni fiabesche da me decantate negli articoli in cui ho analizzato i primi due tomi non sono venuti a mancare. Difatti, il motivo alla base della mia recensione negativa non è correlato a queste accezioni, ma è indirizzato alla trama. 
La storia nel suo complesso mi ha annoiata, gli eventi e le azioni in esso contemplate sono state eccessivamente prolisse. 
Gli innumerevoli nuovi fatti aggiunti alla storia hanno rallentato la mia lettura, durante la quale sono stati svariati i momenti di tedio. 
Nell'ultimo testo della trilogia troviamo i personaggi evoluti e mutati a causa delle varie complicazioni insite al loro avvento nel mondo tracciato da Fenoglio. Parallelamente riscontriamo un penetrante e profondo cambiamento anche nel loro animo e nei loro ideali. 
L'intensità del narrato è vibrante, i sentimenti e le emozioni dei protagonisti sono palpabili, ma la mia attenzione è stata scarsa e la mia curiosità è calata congiuntamente al proseguimento della lettura. 
Resa è stato uno dei pochi soggetti che ho adorato. Anelavo con trasporto l'attimo in cui avrei ritrovato il suo nome all'interno dello scritto, poiché le sue preoccupazioni ed i suoi turbamenti mi hanno commossa fino all'ultima pagina. 
Nonostante la mia delusione, la trilogia è un buon prodotto editoriale ed è ottimamente costruita. 
Codesta serie letteraria è perfetta per gli amanti della lettura, poiché racchiude l'univoco desiderio che accomuna gli amanti della letteratura, ossia la brama di poter raggiungere i luoghi oggetto della lettura, immergersi nel mondo descritto dal nostro autore prediletto, percepire sulla nostra pelle la frescura delle sue parole, toccare gli alberi da esso delineati. 
Sono dispiaciuta di aver scritto questa recensione, poiché sono sempre mortificata quando non apprezzo un libro. 
Tuttavia, non posso negare i miei sentimenti e voglio rimanere fedele al mio animo e alle mie percezioni.
Con una nota triste concludo affermando che, nonostante il crollo finale, mi sono divertita a camminare del mondo di Fenoglio, conoscere le dispettose fate e mangiare intorno a un focolare in compagnia di briganti burloni. 

Personaggio preferito:
Resa, la moglie di Mo, è il soggetto che ho seguito con maggiore apprensione nel corso del terzo capitolo della trilogia. 
Ella è una donna amorevole nei confronti del proprio amato e della propria figlia, ma all'occorrenza è anche combattiva, leale ed astuta. 

Personaggio meno amato:
A seguito della scomparsa di Basta è sopraggiunto un altro detestabile antagonista, ossia Testa di Serpente. 
Testa di Serpente è un personaggio crudele e maligno nei confronti di qualsiasi individuo, anche nell'approccio con la propria figlia. 

Annunci:
L'appuntamento per la Lettura#10 sarà il 15 dicembre con il manga "Your Name" di Makoto Shinkai e Ranmaru Kotone. 

Mi raccomando, passate a leggere quanto scritto da Cristina!

Un bacio dalla Cantastorie dei boschi!

lunedì 12 novembre 2018

Recensione "Sailor Moon", volume 11.

Ciao a tutti lettori! 
Oggi vi propongo il mio pensiero inerente al penultimo volume della serie manga "Pretty Guardian Sailor Moon".

Titolo: Sailor Moon
Volume: 11
Autore: Naoko Takeuchi
Categoria: Shoujo
Prezzo: 4,70 € 
Pagine: 238
Editore: Star Comics
Voto: 3/5 🌸



Trama:
Nehellenia è stata definitivamente sconfitta, ma l'apparente quiete viene istantaneamente turbata dall'avvento di un gruppo di idol, i Three Lights, di un nuovo e misterioso nemico e di una piccola bambina chiamata Chibichibi.

Recensione:
Il penultimo volume della serie manga "Pretty Guardian Sailor Moon" non ha riscontrato il mio solito apprezzamento. 
Questo tankobon mi ha delusa, rendendo sterili e poco incisivi gli accadimenti in esso descritti. 
Nelle pagine dell'undicesimo tomo Sailor Moon è sofferente per la lontananza del suo amato, il quale è partito per concludere i propri studi ad Harvard. La desolazione dell'animo di Usagi è aggravata dalla constatazione che la ragazza rammenta con somma difficoltà e fatica gli ultimi attimi trascorsi in compagnia del suo prediletto. 
A complicare la situazione è l'avvento di una bambina misteriosa, Chibichibi, di un gruppo di idol e di un nuovo nemico.
Questa ultima ed estenuante battaglia sarà la più dolorosa per le guerriere sailor. 
L'ennesimo scontro e la medesima risoluzione delle diatribe mi ha condotta ad una lettura sofferta, poiché ero annoiata dai dialoghi e dalle azioni contenute nel tankobon. 
La trama poteva essere conclusa nei capitoli precedenti, ma il prolungamento della storia non è stata una scelta della mangaka e la sua sofferenza è percepibile nel narrato, il quale risulta estremamente forzato. 
Tuttavia, in antitesi al tedioso racconto, le tavole di Naoko Takeuchi sono, con il susseguirsi dei volumi, in crescita nella loro bellezza e nella loro delicatezza. La sua bravura è in costante maturazione, soprattutto nelle minuziose raffigurazioni astronomiche.
Nel momento in cui sto scrivendo questa recensione ho concluso la lettura di tutti i volumi e sono intensamente felice di aver iniziato questa straordinaria avventura e di possedere una delle storie che hanno costituito la mia infanzia. Difatti, l'ultimo capitolo della serie manga ha ridestato il mio spassionato amore nei confronti delle guerriere sailor. 
Le paladine della giustizia che vestono alla marinara sono state le prime eroine che hanno rubato il mio cuore e, seppur codesto volume abbia deluso le mie aspettative, nel complesso rimane un tassello fondamentale per i miei ricordi.


giovedì 8 novembre 2018

Recensione "Cronache del Mondo Emerso - 3. Il talismano del potere".


Ciao a tutti lettori!
Oggi vi presento l'ultimo libro della primaria trilogia, "Cronache del Mondo Emerso", di Licia Troisi.


Titolo: Cronache del Mondo Emerso - 3. Il talismano del potere
Autore: Licia Troisi
Prezzo: € 12,50
Pagine: 518
Editore: Mondadori
Voto: 5/5 🌸




Trama:
Nihal e Sennar sono partiti per concludere la missione a loro affidata, ossia recuperare le otto pietre di un leggendario talismano. Ciascuna gemma è dedicata ad uno Spirito della natura, Mare, Tempo, Aria, Acqua, Fuoco, Terra, Luce e Oscurità, e la loro unione condurrà all'evocazione di un immenso potere.


Recensione:
"Il talismano del potere" è il terzo e conclusivo libro della saga "Cronache del Mondo Emerso" di Licia Troisi.
"Cronache del Mondo Emerso" è la primaria storia ideata da Licia Troisi. Questa constatazione è palese a chi ha letto i titoli scritti successivamente dall'autrice, poiché nei tomi seguenti è evidente la sua evoluzione come scrittrice. Tuttavia, la giovane età di Licia Troisi non è stata un ostacolo per la creazione di un mondo fantastico ampio e ben delineato. I luoghi visitati dai personaggi sono descritti con estrema chiarezza. Difatti, il lettore riesce a raffigurare ed osservare l'immagine a lui proposta.
Affiancata alla perfetta identificazione dei luoghi, i personaggi sono anch'essi egregiamente caratterizzati, permettendo allo spettatore di comprendere i loro singolari stati d'animo ed i loro intimi desideri. 
Nel corso dei tre volumi i protagonisti mutano in base alle esperienze subite. Nihal supera la rabbia e il rancore racchiusi nel suo cuore, mentre Sennar comprende di aver dei progetti molto più ambiziosi rispetto a quelli meramente legati allo studio.
In questo terzo capitolo Nihal e Sennar partono per una pericolosa missione, nella quale sopraggiungono a loro supporto la Natura, gli Spiriti del mondo silvano e gli abitanti del Mondo Sommerso, uniti dal comune intento di abbattere il potere del Tiranno e di ribellarsi alla sua egemonia e supremazia.
Sconvolgente è la scoperta delle motivazioni sottostanti all'apparente piano scellerato del Tiranno, i quali incrinano le consapevolezze del lettore, rendendo ancora più avvincente ed atteso il finale dell'opera.
I libri della suddetta autrice racchiudono vari rimandi ai postulati tipici della nostra realtà tratti dagli ambiti politici, religiosi, fisici ed astronomici. Le riflessioni raggruppate nei suoi testi sono concrete e percepibili nella nostra epoca, le quali mostrano le probabili e temibili conseguenze che potrebbero scaturire da taluni efferati atti.
Concludo affermando che ho adorato ogni singolo volume componente la codesta saga. 
Consiglio vivamente ad ognuno di voi lettori il recupero delle opere di Licia Troisi, sperando di avervi convinto o intrigato tramite il mio scritto.


lunedì 5 novembre 2018

Recensione "Parigi è sempre una buona idea".


Ciao a tutti lettori! 
In questo ultimo periodo mi sono un poco distaccata dai libri fantasy, ma i testi recuperati non mi hanno delusa, anzi mi hanno rammentato quanto adoro le storie romantiche.


Titolo: Parigi è sempre una buona idea 
Autore: Nicolas Barreau
Prezzo: € 15
Pagine: 272
Editore: Feltrinelli 
Voto: 5/5 🌸




Trama:
A Parigi, in rue du Dragon, nel cuore di Saint-Germain-des-Prés, è collocata la papeterie di Rosalie Laurent. 
Rosalie è un'illustratrice, crea a mano dei biglietti d'auguri personalizzati, ed è una fervida praticante di originali rituali. Tra di essi il più caro alla ragazza è quello che compie ogni anno per il suo compleanno. Ella sale i 704 gradini della Tour Eiffel fino al secondo piano per lanciare un biglietto su cui ha riposto un desiderio, ma nessuno di questi sogni si è mai avverato.



Recensione:
Il libro "Parigi è sempre una buona idea" ha condotto un soffio di vento caldo nelle mie fredde giornate. 
È trascorso parecchio tempo dall'ultima volta che lessi un romanzo rosa, motivo per il quale avevo incominciato a disdegnare codesto genere letterario. 
Le delicate parole di Nicolas Barreau sono state abili a mutare il mio pensiero ed ho rammentato la mia adorazione per le storie d'amore. 
Lo scritto di Barreau contiene una storia dolce, dai tratti onirici. 
La vita di Rosalie, come nelle fiabe classiche, subisce un repentino mutamento, sconvolgendo le sue certezze. La nuova realtà a cui deve far fronte la accompagnerà a scoprire se stessa. 
Rosalie è un'illustratrice talentuosa, la sua creatività è nota ed acclamata. Difatti, un giorno, il famoso scrittore Max Marchais, un uomo anziano e distinto, rintraccia la papeterie di Rosalie per proporle di dipingere qualche disegno per il suo nuovo libro. Questo evento sarà per Rosalie fonte di soddisfazioni e di dubbi. 
Ella è lusingata dall'inaspettata e straordinaria richiesta di Marchais, ma il manoscritto dello scrittore cela un mistero. Le pagine del suo testo racchiudono amore, nostalgia ed amarezza, un passato dimenticato sul quale Rosalie indagherà.
Il responso delle suddette indagini porranno basi oggettive al tomo di Marchais e renderanno la giovane donna conscia e pronta ad affrontare il suo presente e la sua situazione sentimentale. 
Nicolas Barreau disegna una Parigi romantica ed eterea, utilizzando una scrittura e delle parole suggestive e melodiose.
Ho intenzione di leggere tutti i libri scritti da Barreau, poiché la sua penna mi ha fatta emozionare e sorridere.
Il mio cuore e la mia anima hanno teneramente adorato questa stupenda opera.


venerdì 2 novembre 2018

"La collina dei papaveri".

Ciao a tutti lettori! 
In questo articolo vi presento l'anime "La collina dei papaveri".


Voto: 4/5 🌸

"La collina dei papaveri" è un film d'animazione giapponese del 2011, diretto da Gorō Miyazaki e prodotto dallo Studio Ghibli.
La durata della pellicola è di 87 minuti.



L'anime è l'adattamento cinematografico dell'omonimo shōjo manga del 1980, scritto da Tetsurō Sayama e disegnato da Chizuru Takahashi.

Yokohama, 1963, un anno prima dei giochi della XVIII Olimpiade di Tokyo. 
Ogni mattina Umi issa due bandiere di segnalazione marittima simboleggianti "prego per una navigazione sicura", così come le aveva insegnato il padre da piccola. 
Shun ogni giorno vede lo strano rituale di Umi e, affascinato ed intrigato, scrive una poesia avente ad oggetto le due bandiere. 
Umi e Shun si incontrano per la prima volta a scuola, nel corso di un'azione di protesta che vede protagonista il ragazzo. Difatti, l'intera scuola è in fermento per le accese discussioni che si scatenano circa la necessità di salvare o demolire il "Quartier Latin", un edificio adibito a sede dei club scolastici, ormai vecchio e fatiscente. 
Su iniziativa di Umi molti studenti si rendono disponibili a ristrutturare l'edificio e restituirlo alla sua vecchia gloria. 
Durante i lavori la ragazza ha modo di approfondire la conoscenza di Shun e i due cominciano a sviluppare dei sentimenti di affetto reciproci.


Nel 2012 "La collina dei papaveri" è il film campione d'incassi in Giappone e vincitore nella categoria "Migliore animazione dell'anno" al Tokyo Anime Award e al 35º Japan Academy Award.
La pellicola cinematografica ha ricevuto delle valutazioni positive da parte della critica specializzata. Mark Schilling del Japan Times lo descrive come un "film per ragazzi, candido e melodrammatico".


Il suddetto anime è ricco di dati e fatti storici. 
La trama tocca alcuni temi delicati, come l'accettazione personale e l'importanza di pervenire a contatto con le proprie origini familiari. 
L'incontro tra Umi e Shun sembra premeditato dal destino, poiché la loro conoscenza condurrà entrambi al raggiungimento di alcune risposte a loro molto care. I loro quesiti saranno la loro fonte di rinascita, il principio di una nuova vita. 
I giovani sono tenaci e caparbi, lottano per i loro ideali, dimostrando una ferrea convinzione nei propri progetti. 
La loro giovane età non è un freno nel loro tentativo di salvare la sede dei club scolastici, il "Quartier Latin", ma combattono strenuamente per poter essere ascoltati e per far valere la propria posizione.

"La collina dei papaveri" è un prodotto cinematografico il cui ricordo mi infonde nell'animo sensazioni delicate, profonde ed intense. 
Il vostro cuore non potrà fare a meno di emozionarsi e sperare, sempre ed incondizionatamente.