lunedì 18 marzo 2019

Recensione "Ritratto in seppia".


Ciao a tutti lettori! 
Il mio fidanzato Stefano e mia sorella Dania hanno negli anni elogiato il film "La casa degli spiriti", ma non mi ero mai decisa a recuperare la visione di questa pellicola cinematografica. Tuttavia, durante il mese di febbraio ho voluto assecondare il loro consiglio. 
Ho amato il film e, terminata la visione dell'opera cinematografica, la mia curiosità mi ha istantaneamente sospinta a voler reperire la trilogia dell'autrice Isabel Allende, di cui la suddetta pellicola è la trasposizione del terzo volume.


Titolo: Ritratto in seppia 
Autore: Isabel Allende 
Prezzo: 9,50 €
Pagine: 272
Editore: Feltrinelli 
Voto: 5/5 🌸





Trama:
Aurora, figlia illegittima di Lynn Sommers, figlia a sua volta di Eliza Sommers e Tao Chi'en, e di Matias Rodriguez de Santa Cruz, figlio, invece, di Paulina del Valle e Feliciano Rodriguez de Santa Cruz, non ricorda nulla dei suoi primi cinque anni di vita. 
Ella è, inoltre, ossessionata da degli incubi ricorrenti, nei quali si vede stretta alla mano di una persona amata, che però non riconosce, e successivamente i due vengono circondati da inquietanti persone vestite con tuniche nere, che costringono Aurora a lasciare la mano di quella persona che tanto ama.


Recensione:
La trama che ho scritto per presentarvi "Ritratto in seppia" è volutamente scarna, poiché se avessi approfondito ulteriormente l'analisi sopra rilasciata sarei stata costretta a rivelare alcuni dettagli della storia di Aurora del Valle che è meglio scoprire da soli. Sono, infatti, consapevole di non essere stata chiara, ma non ho voluto rovinare la vostra lettura, nel caso dopo aver letto questa recensione sarete invogliati a recuperare questo tomo. 
Inoltre, prima di incominciare a descrivervi il suddetto libro voglio precisare che la codesta trilogia di Isabel Allende trae spunto dalle vicende della famiglia della scrittrice.
Il romanzo "Ritratto in seppia" si articola in tre parti e termina con un epilogo, all'interno dei quali inizialmente vengono descritti i membri della famiglia e le vicende pregresse alla nascita di Aurora, mentre in seguito si entrerà direttamente a contatto con la vita della ragazza. 
La prima constatazione che voglio indicare è che Isabel Allende sviscera i rapporti interpersonali tra i personaggi e presenta i soggetti tramite un'analisi invasiva ed approfondita. La psiche è, infatti, uno degli elementi cardine sulla quale l'autrice esplica il proprio elaborato. La scrittrice ripone nell'animo dei personaggi una delicata attenzione per permettere al lettore di conoscere l'indole e la personalità degli stessi. Difatti, all'esito del volume ho sofferto nel girare l'ultima pagine del libro ed ho nutrito il pressante desiderio di iniziare istantaneamente il secondo capitolo per ritrovare i personaggi della trama. 
Le problematiche che affrontano i soggetti del suo narrato sono svariate ed intaccano la sfera personale ed economica dell'individuo. 
Le suddette difficoltà individuali si collocano nell'arco temporale della seconda metà del 1800, periodo in cui si rammentano gli episodi correlati alla Guerra del Pacifico, ai quali partecipa Severo del Valle. Lo scontro armato è tracciato senza celare le scene macabre e raccapriccianti. La crudeltà delle battaglie belliche non è scontata, ma è enfatizzato l'aspetto sanguinario delle stesse. 
Sono svariate le tematiche affrontate nelle pagine de "Ritratto in seppia", di cui la guerra occupa solo una minima parte della trattazione.
La prostituzione, le relazioni extraconiugali, la malattia e la morte sono solo alcuni dei vari altri temi che l'autrice richiama e pone su carta.
Altresì, i suddetti argomenti sono affiancati dalla scrittura fluida e scorrevole della scrittrice, nella quale il lettore non smarrirá mai la propria curiosità nei confronti dell'opera.
Aurora del Valle è la protagonista del primo capitolo della trilogia, seppur le vicende ricomprendano anche il raffronto con l'esistenza degli uomini e delle donne che gravitano attorno alla sua figura. La volontà di Isabel Allende, a mio parere, è stata quella di sospingere il lettore a comprendere che l'essere umano in quanto tale è l'esito anche delle azioni e delle condotte delle persone con le quali entra a contatto.
Aurora, infatti, avrà una vita travagliata e colma di interrogativi. Nella sua giovane esistenza è perennemente udibile la sua spasmodica ricerca della verità. Ella amerà l'arte della fotografia ed arriverà a cercare i responsi dei suoi quesiti attraverso l'obiettivo della macchina fotografica.
Consiglio caldamente la lettura di questo libro, poiché personalmente mi ha lasciato un profondo graffio nell'anima ed ha inserito Isabel Allende tra le mie autrici preferite.


6 commenti:

  1. Cara Diletta, leggendo la recensione mi sembra molto interessante, da leggere!
    Ciao e buon inizio della settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. Ciao Tomaso! Grazie mille per il commento.
      Buona giornata! 😘

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  2. Questo ce l'ho (perché a casa ho molto della Allende) e probabilmente l'ho anche letto in passato anche se ora a rileggere la trama non mi sovviene nulla...
    Quindi, magari lo rileggerò :)
    La Allende è una garanzia e mi fa piacere sia una delle tue autrici preferite^^

    Moz-

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    1. Ciao Moz! Ti invidio per la tua collezione dei libri della Allende, spero anch'io di riuscire con il tempo a recuperare tutte le sue opere! 😊

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  3. Ho letto il libro, ma non lo ricordo. Ho letto tanto di questa autrice a partire da "La casa degli spiriti". Forse dovrei riprenderli.

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    1. Devi riprenderli, perché merita tanto! È un libro meraviglioso.

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