lunedì 1 luglio 2019

"Game of Thrones".

Ciao a tutti lettori! 
Oggi vi racconto il mio pensiero inerente alla serie televisiva "Game of Thrones".


Voto: 5/5 🌸

"Il Trono di Spade" o "Game of Thrones" è una serie televisiva statunitense di genere fantastico creata da David Benioff e D.B. Weiss, trasmessa dal 2011 al 2019,  e formata da otto stagioni, per un totale di 73 episodi. 

La serie televisiva è nata come adattamento televisivo della saga "Cronache del ghiaccio e del fuoco" ("A Song of Ice and Fire") di George R. R. Martin. 
In merito, George R. R. Martin, che non ha tutt'ora pubblicato l'ultimo volume della saga, si è detto soddisfatto del risultato dell'ottava stagione, affermando che la serie è fedele all'idea che ha in mente per il volume conclusivo.

La serie televisiva è ambientata in un grande mondo immaginario costituito principalmente dal continente Occidentale (Westeros) e da quello Orientale (Essos). 
Al centro del continente Occidentale è situata la capitale Approdo del Re, dove si trova il Trono di Spade dei Sette Regni. 
Nei secoli la lotta per la conquista del trono ha portato le più potenti e nobili famiglie a scontrarsi o allearsi tra loro in un pericoloso gioco di potere. 
Nel frattempo, gli intrighi politici, economici e religiosi dei nobili lasciano la popolazione nella povertà e nel degrado, mentre il mondo viene minacciato dall'arrivo di un inverno diverso dai precedenti, che risveglia creature leggendarie dimenticate e fa emergere forze oscure e magiche.



"Game of Thrones" ha ottenuto innumerevoli premi per la bravura dei suoi attori e per il complesso e professionale lavoro che è stato condotto per la realizzazione della serie televisiva.

Le stagioni sono state amate da un vasto numero di spettatori. 
Tuttavia, l'ottava stagione ha riscontrato parecchie critiche, alcune delle quali hanno addirittura prospettato la necessità del rifacimento dell'ultima stagione. 
Io e Stefano, invece, abbiamo apprezzato l'intera trama e gli ultimi episodi non hanno deluso le nostre aspettative.

In "Game of Thrones" le dinamiche politiche e gli intrighi di corte sono i protagonisti delle vicende narrate.
La complessità della trama risiede, quindi, nelle tattiche di guerra e negli innumerevoli personaggi che coesistono all'interno dell'opera di Martin.
I protagonisti sono diversificati e sfaccettati. 
Tra di essi non mancano gli stereotipi classici, ad esempio Jon Snow, figlio bastardo di un nobile, è l'eroe senza macchia e senza paura che rappresenta l'uomo buono e generoso. Egli è il comune protagonista delle storie fantasy che riesce con le sole proprie forze a migliorare il proprio infausto destino.
In merito, però, l'aspetto che più ho apprezzato è che tutti gli individui durante l'intero arco narrativo rimangono coerenti nelle proprie azioni. Nessun personaggio, infatti, tradisce mai le proprie inclinazioni personali. D'altra parte anche la stessa Daenerys, che è stata in un primo momento idolatrata da qualsiasi spettatore ed in un secondo istante è stata additata come una donna folle, non è per nulla un personaggio contraddittorio. Difatti, io ho scorto una piena coerenza nella sua persona, perché i suoi atti hanno sempre raffigurato la sua indole poco incline a sottostare ad alcuno, condotta che l'ha perennemente portata a commettere gesti efferati.
Gli sceneggiatori non hanno affievolito le cruenti parole tracciate da George R. R. Martin, ma hanno riportato sullo schermo le sanguinare guerre in cui le casate dei nobili hanno combattuto. Negli episodi, infatti, gli aspetti macabri della morte non sono nascosti, ma ci sono differenti scene cruente.
Inoltre, sempre riprendendo pedissequamente le parole dell'autore, la serie televisiva racconta gli aspetti più conturbanti della corte, ad esempio l'incesto. 
La storia, infatti, raffigura l'amore in tutte le sue sfaccettature, ricomprendendo anche i rapporti omosessuali. 
Precisamente, le coppie che più mi hanno emozionata sono state Daenerys - Khal Drogo e Robb Stark - Talisa Maegyr. 
Eppure non è la ricchezza dei contenuti della trama che ha catturato milioni di spettatori, ma la fama degli episodi è stata in un primo momento acquisita grazie allo scalpore che le innumerevoli scene di nudo hanno suscitato nel pubblico. Personalmente non apprezzo quando i corpi degli attori sono strumentalizzati per aumentare l'audience. In questo caso, però, ovviamente, la scelta è risultata vincente. 
La bellezza della storia, a mio avviso, è, invece, raffrontabile nell'epicitá di alcuni episodi, come la Battaglia dei Bastardi, o nella drammaticitá di alcune scene, ed in questo caso non posso non nominare le Nozze Rosse.
Correlato a questi esempi che ho appena indicato, uno degli aspetti più interessanti di "Game of Thrones" è la perenne sensazione di incertezza che aleggia attorno a ogni personaggio. Ognuno di esso, protagonista o meno della storia, può morire in qualsiasi istante. Insomma, nessuno dei personaggi è immune dal pericolo, ma deve lottare per resistere alle differenti difficoltà. 
Questa nota realistica è affiancata anche da vari accezioni magiche. In merito, però, avrei preferito una maggior attenzione sull'unica strega che compare nella storia, Melisandre. Il suo culto, infatti, come anche le sue doti magiche non sono state analizzate nel dettaglio, seppur immagino che nei libri tutta la questione è descritta con più chiarezza.
Ugualmente avrei anche desiderato una maggior attenzione sugli Estranei, ossia gli esseri che fin dal primo episodio della prima stagione hanno terrorizzato il pubblico. Essi, difatti, sostanzialmente hanno rappresentato una problematica risolvibile in un arco temporale particolarmente ristretto. Precisamente avrei voluto sentire la loro voce e percepire le loro volontà.
Al riguardo, però, comprendo anche la difficoltà degli sceneggiatori che sono stati costretti a produrre le ultime due stagioni senza il supporto del cartaceo dell'autore. 
La mancanza delle parole scritte di George R. R. Martin si è percepito nella visione degli ultimi episodi, poiché nonostante gli sforzi dei registi è stato palese il calo di epicitá nei dialoghi e nelle scene registrate. 
Personalmente ho letto solo il primo libro della saga e conoscendo la storia non penso che proseguirò mai con la lettura dei tomi, ma spero che l'autore finisca di concludere il prima possibile l'ultimo volume per i lettori che dopo anni non hanno smesso di attendere il tomo conclusivo. 
Concludo precisando che non ho voluto entrare troppo nel dettaglio della trama per evitare di rovinare la visione della serie televisiva a chi ancora non l'ha vista.


5 commenti:

  1. Mi regalarono il primo libro -prima che esistesse la serie- perché doveva essere simile a Berserk: politica, intrighi e cattiveria.
    Non mi piacque granché ma a casa ora abbiamo tutti i libri. La serie iniziai anche a vederla, ma boh, qualcosa non mi prese del tutto. Gli effetti speciali pessimi, anche nell'ottava stagione, non aiutano... Dovrò rimettermici con calma. Ma penso che comunque, viste le proteste, all'uscita dei nuovi romanzi faranno un finale alternativo basato sulla volontà dell'autore.

    Moz-

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    1. Ciao Moz! Io l'anno scorso lessi il primo libro e non mi dispiacque, ma nemmeno mi piacque troppo. Differentemente, invece, la serie tv mi ha sempre catturata. Io ti consiglio di dargli un'altra occasione perché la storia è molto bella. ☺️

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  2. Finalmente qualcuno che concorda con me su Daenerys!
    Recensione davvero ottima :D.
    Un bacio! <3

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