lunedì 15 luglio 2019

Recensione "Harry Potter e i Doni della Morte".

Ciao a tutti lettori! 
Oggi vi parlo dell'ultimo libro della saga di J. K. Rowling. 
Come ricorderete, quest'anno ho deciso di rileggere un libro al mese delle avventure di Harry Potter. 
Nell'arco dell'ultimo periodo ho apportato molti cambiamenti alla mia vita, ma sapere di avere un volume di J. K. Rowling mi ha perennemente infuso una calda speranza nel cuore. 
Per questo e tanti altri motivi, quindi, sarò sempre grata alla scrittrice, poiché ella ha creato un mondo in cui posso tornare ogni qualvolta sento la necessità di camminare nuovamente tra i corridoi incantati della Scuola di Stregoneria e Magia o anelo imparare delle nuove pozioni.


Titolo: Harry Potter e i Doni della Morte
Autore: J. K. Rowling 
Prezzo: 15 €
Pagine: 656
Editore: Salani
Voto: 5/5 🌸


Trama:
In prossimità del suo diciassettesimo compleanno, Harry Potter si appresta a lasciare Privet Drive, scortato dall'Ordine della Fenice. 
Durante il tragitto, però, vengono attaccati dai Mangiamorte e Malocchio Moody viene ucciso da Voldemort. 
A causa di questa circostanza, Harry, Ron e Hermione capiscono che è giunto il momento di partire alla ricerca degli Horcrux.



Recensione:
"Harry Potter e i Doni della Morte" è decisamente il volume più tetro dell'intera saga.
In questo tomo Harry, Ron ed Hermione, giovani e inesperti, dopo la morte del preside Silente, abbandonano la scuola di
Hogwarts e partono per una missione pericolosa. La loro giovane età e le loro scarse abilità magiche non fanno desistere i tre ragazzi.
Harry è spaventato e confuso, poiché Silente gli ha lasciato un arduo compito da concludere in sua vece, senza condividere tutte le nozioni utili per poter superare i gravi pericoli che lo attendono. Difatti, per svariato tempo, Harry, Ron ed Hermione non capiscono come poter cercare gli Horcrux.
Precisamente, un Horcrux è un oggetto che contiene un frammento dell'anima del suo creatore. Lo scopo principale che spinge a ricorrere a questo espediente è vincere la morte, in quanto, anche se il proprio corpo viene ucciso, la parte di anima contenuta nell'Horcrux garantisce di sopravvivere in una forma di semi-vita spirituale, dalla quale si può tornare in pieno possesso del proprio corpo e delle proprie forze grazie all'aiuto di particolari sostanze, incantesimi o pozioni. Ovviamente, si tratta di una delle magie più oscure conosciute, in quanto per creare un Horcrux è necessario compiere un incantesimo estremamente complicato che richiede che l'anima sia stata precedentemente scissa, e l'unico modo che una persona ha per dividere la propria anima è commettere il gesto più malvagio possibile, cioè un omicidio.
Tuttavia, Voldemort ha scisso la propria anima in più parti e, seppur alcuni di essi sono già stati distrutti, diventa sempre più complicato scoprire dove si trovano i restanti Horcrux.
Al riguardo, Ron cede alle proprie debolezze e mostra nuovamente i propri rimorsi nei confronti dell'amico. Essere al fianco del famoso "bambino che è sopravvissuto" non è stato semplice per Ron e la vicinanza agli Horcrux lo spingono a esternare la propria ira.
Spossato per la fame e il freddo, quindi, Ron abbandona malamente Harry ed Hermione.
Personalmente non ho mai dubitato di Ron e non ho mai pensato alcunché di negativo sul suo personaggio, ma ho sempre compreso le sue emozioni. 
Harry Potter è famoso, bello e dotato di una potenza magica sbalorditiva e affiancarlo non deve essere stato sempre facile, soprattutto per un ragazzo insicuro come Ron.
Hermione, invece, nonostante il suo affetto nei confronti di Ron, non tradisce la fiducia di Harry e persevera nella loro missione, studiando e congetturando delle soluzioni.
Ella ha nuovamente dimostrato di essere una presenza fondamentale per Harry, poiché riesce a comprendere qual è la scelta più sensata da attuare, oltre a detenere una conoscenza del mondo magico e degli incantesimi molto più avanzate rispetto alla sua giovane età.
In questo volume i tre maghi peregrinano in vari luoghi, nascondendosi dal mondo magico. Le uniche notizie su cui possono far affidamento sono quelle fornite da un segnale criptato che infonde le reali notizie a chi vuole contrastare Lord Voldemort.
Il potere di Lord Voldemort, infatti, ha ormai attecchito in tutte le sedi del potere, ma non ha ancora raggiunto l'apice della sua potenza.
Lord Voldemort è uno degli antagonisti più inquietanti che io abbia mai letto. In particolare, è ripugnante leggere le descrizioni delle torture alle quali egli fa soggiacere i soggetti che lo contrastano. Allo stesso modo è terrificante il racconto che l'autrice esplica in merito al piano scellerato che Lord Voldemort vuole attuare una volta raggiunta l'apice della sua potenza.
J. K. Rowling con una scrittura incalzante riesce a tenere con il fiato sospeso il lettore. Il viaggio di Harry Potter alla ricerca degli Horcrux è caratterizzato dai suoi dubbi e dalle sue elucubrazioni, ma l'autrice riesce a trattenere la curiosità del lettore, senza tediarlo.
In questi attimi di vita precaria, inoltre, Harry, Ron ed Hermione hanno modo di conoscere meglio sé stessi tramite le proprie paure. Infatti, nel momento di maggior sconforto i protagonisti riescono anche a dar voce ai propri sentimenti.
Il terrore del potere di Lord Voldemort non riesce ad abbattere i loro prodi cuori.
J. K. Rowling con questo titolo mostra tutta la propria abilità nell'essere una scrittrice. 
Ella non accontenta le speranze del lettore, poiché ha reso cruenta e reale la battaglia finale tra il bene e il male.
Infatti, molti dei nostri begnamini trovano la morte sul campo di guerra.
Gli ultimi capitoli del libro sono sconvolgenti, poiché l'autrice mostra come ogni singolo evento narrato dal primo volume trova ora una spiegazione. Nulla è stato trascritto senza un apparente senso, ma tutto è stato perfettamente congetturato.
Non avrei desiderato un finale differente, non avrei potuto dare un esito più nobile a questa saga.
J. K. Rowling è una delle scrittrici a cui devo molto per quanto mi ha donato nella mia esistenza. I suoi libri mi hanno più volte fatto compagnia e mi ha fatto sentire speciale nei momenti più difficili della mia vita.
Ringrazio mia mamma che mi regalò i primi libri della saga, per avermi portata al cinema a vedere i film e ad avermi insegnato ad amare la lettura, senza di lei gli scritti di J. K. Rowling sarebbero semplicemente stati dei banali volumi appoggiati sulla libreria della nostra casa.
È un'emozione unica rileggere i libri di Harry Potter, ma questa volta è stato ancora più difficile richiuderli.
A settembre, però, mi attende l'ultimo capitolo "Harry Potter e la maledizione dell'erede".

4 commenti:

  1. Bellissimo questo tuo legame con Harry, con la scrittura.
    Per tale capitolo, che poi era il gran finale fino ad allora, tornai a prendere l'edizione inglese nel giorno stesso dell'uscita.
    Vero quel che dici sui personaggi. Il mio preferito, infatti, è sempre stato Ron :)

    Moz-

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    1. Ciao Moz!
      Ron rientra anche tra i miei personaggi preferiti, anche se la mia prediletta è senza dubbio Hermione. 😍

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  2. In questo ultimo capitolo della saga c'è anche l'esaltazione e il coraggio di un personaggio fino a questo punto un po' ambiguo. Piton, Severus Piton, è l'eroe indiscusso e coraggioso che ha speso tutta la vita in ricordo del suo amore eterno per Lily. Ciao Diletta.
    sinforosa

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    1. Ciao Sinforosa! Nella recensione non ho voluto parlare di Piton per non fare alcun spoiler, ma il racconto che J. K. Rowling fa sulla vita del professore è una delle parti più belle dei libri. ☺️

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