lunedì 2 novembre 2020

Recensione "Nel nome del Giglio" di Lavinia Fonzi.

Ciao a tutti lettori!

Oggi finalmente condivido con voi il mio pensiero sul libro per cui ho organizzato il gruppo di lettura #gdlnelnomedelgiglio.


Titolo: Nel nome del Giglio 
Autore: Lavinia Fonzi
Prezzo: 13,90 €
Pagine: 297
Editore: Bookroad
Voto: 4/5 🌸




Trama:
1798. In Francia è da poco scoppiata la Rivoluzione e l’armata guidata da Napoleone Bonaparte ha cambiato le sorti dell’Italia. A Firenze un gruppo di giacobini cerca di rovesciare il governo del Granduca di Toscana. Tra loro c’è Bianca, giovane poetessa ingenua e romantica, che sogna di trovare l’amore della sua vita. Sedotta e abbandonata dall'affascinante Federico, si imbarca in una missione a Parigi affidatale dal padre morente: il suo compito consiste nell’avvicinare i politici francesi e convincerli a sostenere la causa dei giacobini italiani. Ma durante il lungo viaggio la ragazza si ritrova faccia a faccia con Federico, costretto a portare a termine lo stesso incarico per conto di una sua amante. Bianca deve suo malgrado collaborare con lui e, come se non bastasse, Parigi si rivela un’inaspettata fonte di pericoli.Tra intrighi, incontri con personaggi celebri - tra cui non manca Giuseppina Bonaparte - e incomprensioni, i due giovani dovranno portare a termine la loro missione, che culminerà in una congiura che mira dritta al centro del potere: Palazzo Pitti.


Recensione:
Lavinia Fonzi è un'autrice esordiente con cui ho avuto il piacere di collaborare per promuovere l'uscita del suo primo romanzo storico "Nel nome del Giglio". 
Ella è nata nel 1995, ma la sua giovane età non si evince dal libro. 
La novella scrittrice ha una prosa ammaliante. La lettura è scorrevole e dinamica. Questo è il pregio che fin da subito ho rilevato nella mia esperienza di lettura. 
A seguire, anch'esso immediatamente lampante, è l'accuratezza storica del lavoro di ricerca fatto dalla stessa.
Medesima precisione è stata attuata anche nelle descrizioni architettoniche o delle opere d'arte presentati nel corso della trama. 
Nonostante io sia un'autodidatta con i tomi storici e mi documento molto al riguardo, in questo testo ho trovato molte curiosità in fatto di usi, costumi, tradizioni e individui, come Paul Barras e Giuseppina Bonaparte, che non mi erano noti sulla realtà dell'Italia e della Francia alla fine del 1700. 
La storia racchiusa nelle pagine de "Nel nome del Giglio" narra le vicende dei due personaggi Bianca Donati e Federico Bernucci. 
Il racconto è semplicemente appassionante, seppur a volte mi è apparso un pó frettoloso, come nei primi capitoli o nella risoluzione di un tradimento locato a Parigi. Avendo parlato con Lavinia ho però scoperto che ciò è stato frutto di una scelta editoriale. Per colmare questa minima pecca spero che l'autrice doni a noi lettori altri libri su Bianca, poiché la mia curiosità non è stata del tutto appagata, voglio leggere altre pagine sulla sua vita. 
I protagonisti principali, Bianca e Federico, invece sono ben delineati e con l'evolversi degli eventi mostrano le varie sfaccettature del loro animo. In particolare, senza entrare in ulteriori spiegazioni per non rovinarvi il piacere della lettura, l'ultima accezione risalta con Federico.
Da lettrice e amante delle avventure non ho potuto che simpatizzare con le imprese della pura e caparbia protagonista Bianca. Bianca è quel personaggio femminile che ogni donna non può che adorare e anelare di diventare. Dolce e ingenua, ma all'occorrenza si dimostra essere forte e tenace, come le sue poesie. 
Dunque, concludendo le mie impressioni, consiglio a tutti i lettori di romanzi storici di recuperare questa novità letteraria per leggere la storia di due giovani che rappresentano i sogni e i sacrifici effettuati dagli uomini e dalle donne giacobini del passato per poter vivere e camminare su un suolo libero da presenze esterne. 

"La Toscana non poteva aspettare, avevano bisogno dell’aiuto dei francesi il prima possibile, era la loro unica occasione per essere finalmente liberi."

2 commenti:

  1. Ciao Diletta! Non credo che sia un libro adatto a me, ma mi ha fatto piacere leggere la tua recensione! :)

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    1. Ciao Sara! Sono contenta che tu abbia apprezzato il mio scritto.

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