lunedì 23 novembre 2020

Recensione "Vasandhi schiava in India, schiava in Italia" di Rinaldo Boggiani.

Ciao a tutti lettori!

Oggi vi parlo di un libro per cui ho indetto il progetto sulla mia pagina Instagram @lacantastoriedeiboschi #unmeseconvasandhi

Il mio obiettivo è stato quello di condividere ogni giorno una riflessione sulla mia esperienza di lettura del testo. In altre parole, quotidianamente ho concluso e preparato uno spunto di dibattito su un capitolo.



Titolo: Vasandhi schiava in India, schiava in Italia

Autore: Rinaldo Boggiani

Prezzo: 15 €

Pagine: 176

Editore: Infinito edizioni 

Voto: 3/5 🌸






Trama:

Il viaggio di Vasandhi comincia da Alagapuri, nel sud dell’India, luogo povero d’acqua e di cibo ma ricco di spiritualità, amicizia e amore, unici antidoti contro prevaricazione, violenza e morte, all’ordine del giorno. Data in sposa giovanissima e contro la sua volontà a un italiano molto più anziano di lei, arriva nell’Italia settentrionale e qui conoscerà l’abisso. Ma non si arrenderà mai e farà di tutto per sfuggire al mondo sommerso in cui è stata calata e per ridare dignità al dolore, trasformando le ingiustizie in ragione di lotta e di resistenza. Una storia vera, dei nostri giorni, che entra nel cuore del lettore e ci rimane per sempre.



Recensione:

Il libro "Vasandhi schiava in India, schiava in Italia" raccoglie in sé la testimonianza di una donna. 

Ciò che trovate nel testo è nientemeno che la storia della vita di Vasandhi. Vasandhi ha, infatti, raccontato allo scrittore Rinaldo Boggiani gli eventi che hanno contraddistinto la sua infanzia, adolescenza e vita adulta. 

Dallo scritto di Rinaldo Boggiani si percepisce la voce di Vasandhi. La penna dell'autore è stata in grado, con una prosa scorrevole, di trasportare su carta i dolori e le gioie della voce narrante. 

Ciò che più mi preme precisare è il fatto che leggere questo breve romanzo non è stato semplice dal punto di vista emotivo. Le poche pagine non devono ingannarvi facendovi pensare che si tratta di una lettura semplice. Personalmente ho faticato a concludere più di un capitolo al giorno per l'angoscia che ha scaturito nel mio animo. Questo è il punto di forza del volume, perché il narrato è stato disturbante a tal punto da trasmettere le sensazioni provate concretamente dalla protagonista del racconto. 

All'interno dello stesso, inoltre, si rileva uno scorcio di una realtà sociale a noi distante e poco nota, ovvero gli usi e i costumi dell'India, tra cui le caste o le vessazioni a cui sono soggiogate le donne e i bambini. 

Per le poche pagine da cui è costituito il libro non voglio aggiungere alcunché in questa mia riflessione personale, se non che il testo mi ha scossa intimamente. 

Rinnovo il monito esposto nella segnalazione di qualche mese fa: aiutate Vasandhi a diffondere la sua testimonianza per rendere sempre più reale il suo progetto "Un libro una pietra" e per salvare le altre tante fanciulle che come destino hanno solo la sua mala sorte.



"Per la prossima vita vorrei essere o un elefante al servizio del tempio o un grande albero. La gente mi cercherà per un po’ di sollievo dalla calura. In questa vita ho parlato troppo, avrò certamente sbagliato, ferito qualcuno; se sarò albero starò in silenzio, ascolterò gli altri, darò solo frescura e frutti, non correrò il rischio di ferire qualcuno.” 


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