Ciao a tutti lettori!
Dopo un periodo troppo lungo in cui non vi parlo della saga "Outlander", torno a raccontarvi il mio pensiero su una delle mie serie libresche del cuore.
Titolo: Vessilli di guerra
Autore: Diana Gabaldon
Prezzo: 14 €
Pagine: 653
Editore: TEA
Voto: 5/5 🌸
Trama:
Claire e Jamie hanno attraversato oceani e secoli per costruirsi una vita insieme, ma tensioni passate e presenti minacciano il loro sogno d'amore. E non solo il loro, ma anche quello della figlia Brianna, di suo marito Roger, e del loro bambino, Jemmy, così come di tutti i membri del clan. La rivoluzione americana è imminente, Jamie è stato inviato dal Governatore della colonia a radunare una milizia per soffocare la rivolta dei cosiddetti Regolatori, sudditi che si oppongono all'esosa tassazione imposta dalla madrepatria. Rompere il giuramento con la Corona renderebbe Jamie un traditore, mantenerlo lo può portare a un destino funesto, come sa bene Claire che conosce l'esito finale della guerra inevitabile. La prima battaglia contro i Regolatori, tuttavia, si mette bene per le milizie del Governatore Tryon e Jamie, temendo un massacro, invia il genero Roger al campo dei ribelli per convincerli a ritirarsi. Ma Roger cade in un tranello e, accusato a sua volta di essere un ribelle, viene condannato all'impiccagione... Come se non bastasse, Jamie viene morso da un serpente durante una caccia al bisonte e sembra destinato a morte certa. Insomma, ce n'è abbastanza perché Claire debba mettere in campo tutte sue conoscenze mediche e soprattutto tutta la sua forza vitale e il suo ottimismo per riuscire a sopravvivere e a salvare le persone amate.
Recensione:
"Vessilli di guerra" è il nono volume della saga "Outlander" di Diana Gabaldon.
Come in ogni articolo vi ricordo che l'edizione italiana a partire dal secondo libro ha suddiviso ogni tomo in due volumi, quindi il testo in questione identifica la seconda parte del quinto titolo dell'opera originale in inglese.
Questo nono romanzo prosegue a raccontare le vicende dei due protagonisti Claire e Jamie nel territorio sconfinato americano.
All'inizio il libro è caratterizzato dalla medesima lentezza che ha contraddistinto il precedente volume. È, in verità, inevitabile che la vita dei due amanti trascorra un periodo sereno e tranquillo.
Verso la metà del tomo, eppure, qualche tragedia colpisce la famiglia Fraser, e da lì il ritmo della narrazione torna a essere sostenuto. Brianna e Claire, in particolare, temono per l'incolumità dei propri reciproci mariti.
Come sempre ho apprezzato la trama, che mi ammalia pagina dopo pagina, e la scrittura fluida e accattivante di Diana Gabaldon.
I temi ivi trattati sono sfaccettati, toccando talvolta delle tematiche gravi, come la morte e la violenza.
I personaggi sono ormai parecchi, aumentano di numero in ogni titolo, ma sono così ben differenziati uno dall'altra da non creare incomprensioni nel riconoscerli. Tra di essi continuo a nutrire una forte preferenza nei confronti di Claire e Jamie, come coppia e individualmente, seppur Brianna, dal canto proprio, mi sta conquistando sempre di più. Roger all'inizio di questo romanzo mi ha, invece, a dir poco scocciata con tutti i suoi pensieri petulanti, ma, verso la fine del narrato, ho compreso alcune sue paure e l'ho così compreso maggiormente. Ad ogni modo egli non appare ancora uno dei miei personaggi prediletti, ma almeno lo posso tollerare nel perdurare della lettura.
Devo confessare che questa parte della storia dedicata al preludio della Rivoluzione Americana è quella che, fino ad ora, mi sta piacendo di meno.
Nondimeno non vedo l'ora di proseguire con la lettura della saga.
"<<Quando alla fine arriverà, il giorno in cui davvero dovremo separarci>>, sussurrò, e si girò a guardarmi, <<se le mie ultime parole non saranno ‘ti amo’, sappi che sarà solo perché non ne ho avuto il tempo.>>"
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