lunedì 28 giugno 2021

Le letture e i preferiti del mese di giugno 2021.

Ciao a tutti lettori!

Giugno è un mese un pó particolare da quando, da due anni a questa parte, mi siedo dietro alla cattedra. Quest'anno ho avuto la fortuna di poter portare avanti i miei trottolini in seconda elementare, e quante soddisfazioni mi hanno donato. È stato un periodo intenso, una montagna russa di emozioni! Non è stato, in verità, un anno didattico facile: la pandemia ci ha tenuti in allerta giorno dopo giorno con la paura di dover chiudere la nostra classe e di dover ritornare a vederci solo dietro al monitor di un computer. Essendo una scuola primaria questa disdetta ci è capitata solo per un mese, ma per il resto è stato possibile proseguire in una parziale normalità. 

A termine di tutto ciò, la festa di classe che abbiamo organizzato è stata sensazionale: in un'azienda agricola di proprietà dei genitori di una mia alunna abbiamo mangiato una torta con stampata la foto di classe, abbiamo accarezzato Stella, una mula molto elegante, e abbiamo giocato sulle altalene e sugli scivoli, me compresa con stupore dei genitori.

Ad ora non so se a settembre mi ritroverò seduta alla stessa cattedra che mi ha iniziata a questo lavoro, ma una parte del mio cuore è rimasta là, tutta per loro.





Lasciati andare i bimbi, e pianti a parte, a scuola noi maestre non abbiamo ancora smesso di lavorare. Stiamo svolgendo i normali adempimenti dell'anno scolastico che si è concluso. 

Dal momento che, però, ho un pó di tempo libero, il 18 giugno mi sono concessa un pomeriggio tutto per me per andare a Milano. Ho preso il treno, scelto la metro e, in un lampo, eccomi in piazza Duomo a girovagare tra le strade chiassose della città.





Ho vagabondato per un paio d'ore tra i negozi e sbirciato nelle librerie, per poi rinfrescarmi con una gustosa granita al melone. Poco prima dello scoccare delle 19, infine, ho raggiunto Stefano sotto lo studio legale dove lavora. Quella sera abbiamo assaggiato il Poke, un piatto molto fresco e appetitoso.





Il 27 giugno ho anche spuntato uno dei miei sogni: incontrare Bianca Pitzorno, una delle autrici che fa parte della mia vita fin dall'infanzia, incredibile! Ho deciso che a lei devo dedicare un articolo, per descrivervi con più enfasi le mie sensazioni. 





Per il resto la mia vita è proceduta con lo stesso ritmo e la medesima routine. Eppure, con la mia bicicletta mi sto divertendo a scoprire la nuova città in cui vivo. Codogno è una cittadina a pochi minuti a dove abitavo prima, Castiglione d'Adda, ma non l'ho mai frequentata più di tanto. Dunque, talvolta mi diverto a perlustrare le sue viuzze.

Dopo questo lungo sproloquio non ho null'altro da aggiungere, anche perché, in realtà, a breve avrete un articolo chiacchericcio, con un sunto di quello che è stato l'ultimo periodo della mia esistenza.



Le letture e i preferiti del mese di giugno.



(Illustrazione di Aeppol)



Le letture del mese:

I libri letti:

- "La casa nella prateria" di Laura Ingalls Wilder. Voto: 5/5 🌸;

- "Tilly e i segreti dei libri" di Anna James. Voto: 5/5 🌸;

- "Breaking Dawn" di Stephenie Meyer. Voto: 5/5 🌸;

- "Nevi infuocate" di Diana Gabaldon. Voto: 5/5 🌸. 

I manga letti:

"Nana", volumi 19, 20 e 21, di Ai Yazawa. Voto: 5/5 🌸. 

Il libro in corso di lettura:

"Le sette sorelle. La ragazza della luna" di Lucinda Riley.



Le letture pendolari di Stefano.

I libri letti:

- "Gli affari del signor Giulio Cesare" di Bertolt Brecht. Voto: 3/5 🌸. 

Da amante dei romanzi e delle biografie storiche, eppure, questo penso che non lo leggerò mai: troppo pesante, anche a detta di Stefano;

- "Psycho" di Robert Bloch. Voto: 5/5 🌸. 

Questo, invece, lo vorrei leggere anch'io. Lo ruberò dalla mensola di Stefano, prima o poi;

- "E Johnny prese il fucile"di Dalton Trumbo. Voto: 4/5 🌸. 

Mi sono fatta raccontare la trama e, personalmente e per quanto mi possa comunque intrigare la trama, è un pó troppo crudo. 

Il libro in corso di lettura:

"La svastica sul sole" di Philip K. Dick.



I preferiti del mese:

- Il libro: "Tilly e i segreti dei libri" di Anna James.


Vorrei indicarvi "Nevi infuocate" di Diana Gabaldon, ma non lo faccio, giuro!

Il romanzo per ragazzi di Anna James mi ha conquistata con la sua dolcezza e freschezza. Lo consiglio caldamente a chi, come me, ama perdersi nei libri, nel vero senso del termine!


- Il manga: "Nana" di Ai Yazawa.


Finisce la rilettura del manga del mio cuore, con l'augurio, prima o poi, di poter avere il vero finale della storia.


- La serie televisiva: "Mad men".


Io e Stefano abbiamo concluso questa straordinaria serie tv, tra le mie preferite in assoluto. È indiscutibilmente epica!



Vi auguro uno splendido e magico luglio.

Un abbraccio dalla Cantastorie dei boschi!

lunedì 21 giugno 2021

Recensione "La casa nella prateria" di Laura Ingalls Wilder.

Ciao a tutti lettori!

Oggi vi parlo di un libro che ho regalato a mia mamma e di cui abbiamo poi condiviso la lettura.


Titolo: La casa nella prateria
Autore: Laura Ingalls Wilder
Prezzo: 13,50 €
Pagine: 196
Editore: Gallucci
Voto: 5/5 🌸




Trama:
In viaggio verso il Kansas con la famiglia Ingalls. La vita nella prateria è difficile e talvolta persino pericolosa, ma papà, mamma, Mary, Laura e la piccola Carrie sono felici di realizzare il sogno di una nuova vita.


Recensione:
Il libro "La casa nella prateria" di Laura Ingalls Wilder è il primo volume di una saga familiare, pensata per un pubblico giovane.
Il titolo sicuramente vi appare familiare, poiché da questi testi è stata tratta una famosa e omonima serie televisiva.
Nei scorsi mesi ho rivisto tutte le stagioni della serie tv, che costituisce una passione condivisa con mia mamma e mia sorella. Per questo motivo, quando ho scoperto che la Casa Editrice Gallucci ha ripubblicato i tomi, ho deciso di regalare il primo capitolo cartaceo per la festa della mamma.
In un primo momento, dunque, l'ha letto mia mamma, per poi passarlo a me. Non l'abbiamo letto in contemporanea, ma, alla fine di entrambe le esperienze di lettura, abbiamo avuto modo di condividere i nostri pareri in merito.
Il testo è scritto in terza persona e in maniera a dir poco fluida e scorrevole. Lo stesso è stato, inoltre, creato sulle memorie della fanciullezza dell'autrice durante gli ultimi anni del XIX secolo. Laura, infatti, è la protagonista principale dell'intera storia.
La piccola Laura trascorre una vita serena e felice insieme alla sua famiglia. I momenti che caratterizzano la sua giornata sono bucolici e semplici, come giocare con il cagnolino e le sue sorelle, mettersi la cuffietta prima di andare a dormire e, insomma, comportarsi come una brava bambina educata. Ella, in poche parole, non condivide con il lettore chissà che evento catastrofico o dinamico, perché la sua esistenza non ha nulla di eccezionale. Eppure è questa semplicità, ormai dimenticata, che cattura chi si appresta alla lettura della sua gioventù. Leggere di una famiglia unita dall'amore e dalla semplice volontà di stare insieme rende il libro speciale e unico.
Le emozioni che esso trasmette nell'animo di chi legge sono innumerevoli, ma in particolare mi sento di far risaltare il senso di pace e di amenità che, il solo ricordo del tomo, infonde ancora nel mio animo.
Se come me "La casa nella prateria" costituisce un dolce ricordo, vi consiglio di recuperare la lettura del cartaceo da cui è stata scaturita l'idea del geniale prodotto televisivo. Io sono fortemente certa di voler recuperare la lettura dell'intera saga e scoprire se la famiglia Ingalls, una volta lasciata la casa nei boschi, riesce a trovare un nuovo posto in cui vivere.

"Il fruscio del vento nell’erba sembrava una musica. E il canto stridulo delle cavallette faceva vibrare l’immensa prateria. Un flebile ronzio proveniva dagli alberi in riva al ruscello. Tutti quei suoni formavano un fantastico, caldo, gioioso silenzio. Laura non aveva mai visto un posto che le piacesse così tanto…"

lunedì 14 giugno 2021

Recensione "Un giorno" di David Nicholls.

Ciao a tutti lettori!

Scrivo questo articolo la mattina del penultimo giorno di scuola: giornata di gaudio per i bambini, ma di profonda tristezza per alcuni insegnanti, tra cui me.



Titolo: Un giorno 

Autore: David Nicholls

Prezzo: 9,90 €

Pagine: 450.

Editore: Neri Pozza

Voto: 5/5 🌸






Trama:

È l'ultimo giorno di università, e per due ragazzi sta finendo un'epoca. Ormai si sentono adulti e indipendenti, hanno davanti a loro l'intera vita da afferrare a piene mani. Emma e Dexter sono a letto insieme, nudi.

Lui è alto, scuro di carnagione, bello, ricco. Lei ha i capelli rossi, fa di tutto per vestirsi male, adora le questioni di principio e i grandi ideali. Si sono appena laureati, l'indomani lasceranno l'università. Dopo una serata di grandi bevute sono finiti a baciarsi con passione, e poi tra le lenzuola. Ora sono lì, l'una accanto all'altro, nell'alba che lascia intravedere il loro futuro e le loro speranze.

È il 15 luglio 1988, e per la prima volta Emma e Dexter si amano e si dicono addio. Lui è destinato a una vita di viaggi, divertimenti, ricchezza, sempre consapevole dei suoi privilegi, delle sue possibilità economiche e sociali. Ad attendere Emma è invece un ristorante messicano nei quartieri nord di Londra, nachos e birra, una costante insicurezza fatta di pochi soldi e sogni irraggiungibili.

Ma per loro il 15 luglio rimarrà sempre una data speciale. Ovunque si trovino, in qualunque cosa siano occupati, la scintilla di quella notte destate tornerà a brillare. Dove sarà Dexter, cosa starà combinando Emma? Per venti anni si terranno in contatto, e per un giorno saranno ancora assieme. Perché quando Emma e Dexter sono di nuovo vicini, quando chiacchierano e si corteggiano, quando litigano e scherzano,raccontandosi i loro amori, i successi e i fallimenti, solo allora scoprono di sentirsi bene, di sentirsi migliori. E forse sanno di essere addirittura felici.



Recensione:

Ho visto il film tratto dal romanzo "Un giorno" di David Nicholls durante un'afosa giornata di un maggio torrido, periodo in cui stavo digitando sul computer le ultime correzioni della mia tesi di laurea. A quasi due anni di distanza, con la mente in subbuglio, ho, invece, preso in mano il cartaceo. Ho sentito la necessità di ritrovarmi, o forse di riscoprirmi, e questo libro mi ha permesso di farlo.

"Un giorno" è un testo intenso ed emozionante. In esso vi sono racchiuse due vite, una differente dall'altra, nelle quali ognuno può leggere le tappe che ha anch'esso dovuto affrontare: la paura di sbagliare, il timore di tentare, la gioia del successo, il dolore della perdita e l'estasi dei piccoli attimi. 

La narrazione è redatta in maniera originale. Il lettore, infatti, reperisce il vissuto dei due protagonisti Em e Dex solo il 15 luglio di ogni anno, il giorno del loro primo incontro. Al lettore è permesso di sbirciare nell'esistenza dei due personaggi meramente in un preciso e limitato frangente temporale. Il 15 luglio di anno in anno si coglie come i due ragazzi restano in contatto, rimanendo inesorabilmente legati, testimoni delle vittorie e delle sconfitte di uno e dell'altro. Per tutto il tomo, infatti, permane come una forza mistica, ultraterrena, che li mantiene vicini. Insomma, nel corso del loro divenire, si perdono per ritrovarsi, in un infinito cerchio senza fine. 

Durante la narrazione, caratterizzata da una scrittura accattivante e ammaliante, David Nicholls denuda gli animi dei due protagonisti, sviscerandoli nei loro pregi e nei loro difetti. Ciò li rende tragicamente umani, e perciò infallibili e reali. 

È impossibile non rimanere catturati dalla trama, anche se si parla di due comuni quotidianità di vissuto. In verità, pur conoscendo l'esito della storia non sono riuscita a dissociarmi dai protagonisti, soffrendo e gioendo con loro. Mi sono ritrovata catapultata nel contesto, sentendo Emma vicino alla mia pacata indole, e, al contempo, comprendendo la follia di Dexter.

Non penso di riuscire a trasmettere nero su bianco tutte le sensazioni che hanno coesistito nel mio animo durante quest'esperienza di lettura. Ciò che posso però consigliarvi, a gran voce, è di prendere in mano questo testo e di leggerlo. Lo amerete, è inevitabile.



" “Vivi ogni giorno come se fosse l’ultimo”, di solito il consiglio era questo, ma chi aveva l’energia sufficiente per farlo? E se pioveva o eri di cattivo umore? Era poco pratico. Molto meglio cercare di essere coraggiosi e audaci e cambiare le cose in meglio. Non proprio il mondo, ma il pezzettino intorno a te. Coltiva le amicizia, non tradire i tuoi principi, vivi intensamente, appassionatamente."

lunedì 7 giugno 2021

Recensione "La ragazza nell'ombra" di Lucinda Riley.

Ciao a tutti lettori! 

Oggi vi racconto il mio pensiero sul terzo libro letto per il #gdlPleiadi

Se non sapete di quale gruppo di lettura si tratta, vi rimando a un articolo del mese di febbraio in cui vi ho presentato questo progetto che sto portando avanti insieme alla mia amica Deborah de @unlibrotralestelle



Titolo: Le sette sorelle. La ragazza nell'ombra 

Autore: Lucinda Riley

Prezzo: 12 €

Pagine: 640

Editore: Giunti Editore

Voto: 5/5 🌸





Trama:

Silenziosa ed enigmatica, appassionata di letteratura e cucina, Star è la terza delle sei figlie adottive del magnate Pa' Salt e vive da sempre nell'ombra dell'esuberante sorella CeCe. Fin da piccole le due sono inseparabili: hanno un linguaggio segreto che comprendono solo loro e hanno passato gli ultimi anni viaggiando per il mondo, guidate dallo spirito indomito di CeCe, di cui Star è abituata ad assecondare ogni desiderio. Ma adesso, a solo due settimane dalla morte del padre, CeCe decide che per entrambe è arrivato il momento di fissare un punto fermo nelle loro vite e mostra a Star il magnifico appartamento sulle rive del Tamigi che ha intenzione di comprare per loro. Per la prima volta nella sua vita, però, Star sente che qualcosa in lei è cambiato: quel rapporto quasi simbiotico sta rischiando di soffocarla. È ora di trovare finalmente la propria strada, cominciando dagli indizi che Pa' Salt le ha lasciato per metterla sulle tracce delle sue vere origini: una statuetta che raffigura un gatto nero, il nome di una donna misteriosa vissuta quasi cent'anni prima e il biglietto da visita di un libraio londinese. Ma cosa troverà tra i volumi polverosi di quella vecchia libreria antiquaria? E dove vuole condurla realmente Pa' Salt?



Recensione:

"La ragazza nell'ombra", terzo volume della saga "Le sette sorelle" di Lucinda Riley, è il libro che ad ora mi ha meno convinta.

Ho iniziato la lettura del tomo con scarso entusiasmo, in quanto la figura di Star non mi ha mai ridestato, nelle sue fugaci apparizioni nei precedenti testi, chissà che curiosità.

In particolare, poi, la narrazione rispecchia l'indole della protagonista: a tratti piatta e poco avvincente.

Il personaggio principale di questo capitolo della saga è la terza sorella Star, fino ad ora nota per vivere costantemente nell'ombra di CeCe, la quale all'inizio non è sicura di voler scoprire le sue origini, seppur l'eco dei suoi avi sia così forte da attirarla fino alle soglie di una libreria alla periferia di Londra.

Nonostante la scrittura fluida e ammaliante tipica della scrittrice, ho faticato a concludere il tomo, anche se, come sempre, le tematiche affrontate e il finale hanno ribaltato la situazione, lasciandomi con il fiato corto per le aspettative su ciò che il prossimo titolo può riservarmi.

In particolare, in questo libro l'autrice si sofferma su alcuni temi che mi hanno scossa e mi hanno donato degli spunti di riflessione; ed è grazie a questi se la votazione del titolo è tanto alta. Lucinda Riley attraverso la psiche di Star enfatizza come una donna o un uomo per sentirsi appagati non devono per forza possedere una carriera avviata, ma si possono accontentare anche di una vita più tranquilla. A mio avviso leggere le riflessioni di Star è paragonabile a una boccata d'aria fresca dai messaggi subliminali con cui ogni giorno la società ci intasa la mente: ad ogni età corrisponde un obiettivo da raggiungere per essere etichettato come "persona tipo". È frustrante, e spesso sinonimo di ansia e di inadeguatezza, tenere il passo a una comunità che quotidianamente corre con l'affanno per rispettare il ritmo richiesto dai media. Star, invece, trova il coraggio di voltare le spalle a ciò che dovrebbe essere, desiderando solo ciò che lei anela, né più né meno. 

Ed è questa la forza insita in Star e nella sua antenata: possedere il coraggio di ribellarsi al volere altrui ed essere sempre e solo onesta a se stessa. 

Con ciò continuo a consigliarvi questa saga, mentre io non vedo l'ora di leggere il quarto tomo della saga. 


martedì 1 giugno 2021

Recensione "La ciociara" di Alberto Moravia.

Ciao a tutti lettori!

Questo lunedì sono a dir poco assonnata. Per attivarmi dovrei andare a correre, ma fuori piove e, quindi, la voglia di vestirmi e di uscire è del tutto azzerata.

Titolo: La ciociara
Autore: Alberto Moravia
Prezzo: 16 €
Pagine: 400
Editore: Bompiani
Voto: 3/5 🌸




Trama:
La ciociara è la storia delle avventure e disavventure di due donne, madre e figlia, costrette a passare un anno vicino al fronte del Garigliano tra il 1943 e il 1944. Ma è anche e soprattutto la descrizione di due atti di violenza, l’uno collettivo e l’altro individuale: la guerra e lo stupro. Dopo la guerra e dopo lo stupro né un paese né una donna sono più quello che erano. È avvenuto un cambiamento profondo, che si manifesterà più tardi in modi imprevisti e incalcolabili; un passaggio si è verificato da uno stato di innocenza e di integrità a un altro di nuova e amara consapevolezza. D’altra parte, tutte le guerre che penetrano profondamente nel territorio di un paese e colpiscono le popolazioni civili sono stupri; più di tutte quella che, per la prima volta nei tempi moderni, rastrellò l’Italia intera, dal Sud al Nord, portando nelle località più isolate e ignare le armi e l’arbitrio delle popolazioni straniere. La ciociara non è un libro di guerra; è un romanzo in cui la guerra è vista con gli occhi di chi la soffrì senza combatterla: i civili, con le loro speranze, avventure e delusioni, che in un primo momento si illusero forse di restarne fuori e poi ebbero a soffrirne le peggiori conseguenze. È una storia che narra l’esperienza umana di quella violenza profanatoria che è la guerra.

Recensione:
Dopo aver recuperato la visione del film con la intramontabile Sophia Loren, ho deciso di reperire la lettura de "La ciociara" di Alberto Moravia.
Come avrete intuito dalla votazione sopra riportata, la mia esperienza di lettura non è stata delle migliori.
Non so se a inficiarla è stata fin dal principio la mia conoscenza della trama, circostanza che mi ha annullato lo stupore dei colpi di scena della narrazione, o che questa tipologia di lettura non è tra le mie predilette. Ciò nonostante devo, purtroppo, ammettere che non ho apprezzato lo stile di scrittura di Alberto Moravia. La storia, all'inizio ammaliante, mi ha, pagina dopo pagina, stancata e annoiata.
Eppure non posso fare a meno di riconoscere la rilevanza storica de "La ciociara", poiché, attraverso lo sguardo di una madre e di una figlia, mostra senza mezzi termini le emozioni e i pensieri del popolo italiano durante la Seconda Guerra Mondiale. Nella storia, infatti, non spicca una sola ideologia. Tutti i pareri dei civili nel perdurare del secondo conflitto mondiale si intrecciano tra di loro, così da permettere al lettore di reperirle e di scegliere quale adottare e rispettare.
I temi trattati, poi, sono sfaccettati. Primo su tutti, mi permetto di porre in evidenza, è la violenza. La violenza è una tematica che viene a essere protagonista dell'intero volume. Il male protratto dalla guerra viene a ricoprire e a caratterizzare varie fasi del vissuto di un essere: i bombardamenti, con le macerie della propria abitazione, e gli abusi sessuali, con la perdita dell'ingenuità.
"La ciociara" è un tomo inevitabilmente cupo e triste, forse troppo per il periodo che stiamo vivendo tuttora. Per me non è stata una lettura memorabile, ma sono contenta di averla affrontata.