Ciao a tutti lettori!
Buona estate!
Ciao a tutti lettori!
Buona estate!
Ciao a tutti lettori!
Se lo scorso mese è stato dinamico e ricco di avventure, luglio è stato più tranquillo ma, comunque, non meno bello.
Le giornate di luglio non sono partite nel migliore dei modi: ho dovuto togliere il secondo dente del giudizio. Ne rimangono due da estrarre. Meraviglioso, non è vero?
Dentino e dolore correlato a parte, io e Stefano abbiamo iniziato a organizzare le nostre vacanze. Come mete abbiamo scelto dei posti tranquilli e poco affollati. Quest'anno d'altronde sarebbe meglio non sostare in mezzo alle folle.
Nei weekend afosi delle ultime settimane, invece, non abbiamo viaggiato ma abbiamo visitato delle città limitrofe a dove abitiamo e, a volte, siamo andati in piscina.
Eppure siamo ancora bianchi, l'abbronzatura non sembra proprio sopraggiungere!
Le letture e i preferiti del mese di luglio 2021.
Le letture del mese:
I libri letti:
- "Le sette sorelle. La ragazza della luna" di Lucinda Riley. Voto: 5/5🌸;
- "Le fatiche di Valentina" di Angelo Petrosino. Voto: 5/5🌸;
- "V come Valentina" di Angelo Petrosino. Voto: 5/5🌸;
- "Un amico internet per Valentina" di Angelo Petrosino. Voto: 5/5🌸;
- "I segreti di Riverview College" di Susanne Goga. Voto: 5/5🌸.
Le graphic novel lette:
- "Smile" di Raina Telgemeier. Voto: 5/5🌸;
- "Amiche vere" di Shannon Hale e LeUyen Pham. Voto: 5/5🌸;
- "Fantasmi" di Raina Telgemeier. Voto: 4/5🌸.
Il libro in corso di lettura:
"Le sette sorelle. La ragazza del sole" di Lucinda Riley.
Le letture pendolari di Stefano:
I libri letti:
- "La svastica sul sole" di Philip K. Dick. Voto: 4/5🌸.
Un libro che mi intriga, ma che, onestamente, non so se leggerò mai;
- "I vivi e i morti" di Mino Micheli. Voto: 4/5 🌸.
Questo è uno dei testi che dovrebbe essere letto da chiunque, ma che, trattando delle crudeltà accadute nel perdurare della Seconda Guerra Mondiale, non so se ne recuperò mai la lettura;
- "Arancia meccanica" di Anthony Burgess. Voto: 5/5 🌸.
Sono pessima, lo so, ma non amando il film, questo lo salto a pié pari senza tentennamenti. Non fa per me, perdonami Stefano;
- "Pet sematary" di Stephen King. Voto: 4/5 🌸.
Non sono una grande amante dell'autore, ma questo titolo mi ispira.
Il libro in corso di lettura:
"Se questo è un uomo" di Primo Levi.
I preferiti del mese:
- Il libro: "I segreti di Riverview College" di Susanne Goga.
Scelto tra i romanzi in offerta per la promozione Giunti, è stato una bella scoperta. Inaspettato ed entusiasmante!
- La serie tv: "Tidelands".
Una serie tv australiana targata Netflix e che vede come protagoniste le figure mitologiche delle sirene. Bellissima e intrigante. È un peccato che sia composta da una sola stagione e non abbia una conclusione, poiché non più confermata.
Vi auguro uno splendido e magico agosto.
Un abbraccio dalla Cantastorie dei boschi!
Ciao a tutti lettori!
Ciao a tutti lettori!
Ciao a tutti lettori!
Oggi vi parlo di un romanzo storico di un'autrice emergente, nonché amica, che mi ha ammaliata.
Titolo: Borgia. Scandali in Vaticano
Autore: Anita Giannasio
Prezzo: 16,90 €
Pagine: 355
Editore: PSEditore
Voto: 5/5 🌸
Trama:
Fra la fine del XV e l’inizio del XVI secolo, attorno alla figura di papa Alessandro VI, si snodano le vicende di questo romanzo che attinge alla Storia per riempirne i personaggi di linfa vitale. Rodrigo Borgia, dal soglio pontificio, sembra tenere le fila di gran parte degli equilibri della penisola e oltre, soprattutto grazie alla rete di legami creata dalle vicende dei numerosi figli illegittimi. Proprio il duca di Gandia, Lucrezia e il Valentino, con le loro turbolenti alleanze sentimentali, le gelosie e gli affetti reciproci, costituiscono il cuore pulsante di questo lungo racconto che ne indaga delicatamente le motivazioni interiori spiccando dallo sfondo della Storia.
Recensione:
"Borgia. Scandali in Vaticano" è la prima opera pubblicata dell'autrice Anita Giannasio.
Anita è una giovane donna appassionata dei fatti che ci hanno preceduti, ossia della storia. Questa sua passione l'ha accompagnata fin dall'infanzia, conducendola poi verso gli studi più elevati in questa materia, sia didatticamente che per proprio diletto. Le sue ricerche l'hanno, infine, portata a trascrivere questo primo romanzo, suddiviso in tre parti, avente come protagonista la famiglia senza alcun dubbio più affascinante, nonché misteriosa, e chiacchierata di tutti i tempi, ossia i Borgia.
Nel suo narrato Anita Giannasio, con una scrittura notevole per la sua prima pubblicazione, ha descritto gli intrighi ecclesiastici, politici e militari dei Borgia, a partire da Rodrigo Borgia, inserendoli, al contempo, nello scenario rivoluzionario del Rinascimento italiano.
Essendo anch'io amante della storia ho semplicemente adorato leggere il testo della scrittrice. Inoltre, non avendo pressoché alcuna base di conoscenza di questa famiglia, ho potuto acquisire tutte le informazioni del caso, arricchendo così il mio bagaglio culturale. Questo però non deve farvi pensare che il tomo di Anita Giannasio sia tedioso, poiché i vari colpi di scena mi hanno tenuta con il fiato sospeso, senza mai annoiarmi.
Meritevole di lode è poi il ruolo che ella ha fatto giocare ai personaggi femminili. Raramente, infatti, in un libro storico le donne costituiscono un ruolo preponderante nell'evolversi della trama. Ciò mantiene, anche in questo caso, delle studiate basi storiche, ma sono contenta che Anita non si sia soffermata ai famosi Rodrigo e Cesare Borgia, ma abbia dato spessore anche, ad esempio, a Lucrezia Borgia, rendendola più umana che caricaturata, come purtroppo siamo stati abituati a conoscere la sua figura storica.
Al momento della stesura di questo articolo Anita ha già pubblicato un secondo romanzo. Quindi, affrettatevi, e recuperate la lettura dei suoi libri!
Ciao a tutti lettori!
Come vi ho brevemente accennato nell'articolo riepilogativo del mese appena passato, a giugno ho conosciuto Bianca Pitzorno.
Vagabondando per le pagine di Internet ho intravisto per puro caso, o meglio per una fortuna cieca, la locandina di un evento editoriale che si sarebbe verificato di lì a un paio di settimane e a pochi km da dove abito. A farmi decidere di partecipare, ovviamente, ha giocato un ruolo fondamentale l'indicazione della presenza della scrittrice Bianca Pitzorno.
L'incontro con l'autrice in questione è avvenuto il 27 giugno a Chiari, una cittadina poco distante da Brescia, presso la villa Mazzotti.
In questo scenario a dir poco fiabesco io e Stefano, dopo una fugace occhiata ai vari stand, ci siamo diretti verso il capanno degli eventi, dove avrebbe presieduto l'autrice sopra citata.
Stefano, in particolare, è stato come sempre molto gentile ad accompagnarmi e a fotografare gli attimi di quel pomeriggio. Io ero troppo agitata per pensare di scattare le foto!
In questa occasione Bianca Pitzorno ha presentato la sua ultima uscita editoriale "Sortilegi" tramite un'ora di intervista, 17:15 - 18:15, ma, e qui condivido un'altra mia vittoria, prima di condividere i suoi pensieri con la platea, ha tenuto un piccolo firmacopie.
Io e Stefano, essendo arrivati molto prima del dovuto, perché dovevamo assolutamente accaparrarci due posti nelle prime file, siamo riusciti a farci firmare la mia vecchia copia di "Ascolta il mio cuore", edizione ormai rovinatissima ma preziosissima perché contiene anche la dedica fatta da mia mamma, e la sua ultima pubblicazione. Infatti, prima di entrare nel capannone ho acquistato "Sortilegi", senza pensarci un secondo di più.
L'emozione che ho nutrito nel mio animo è stata indescrivibile, ancora oggi fremo al solo pensiero.
Bianca Pitzorno è stata un'ottima oratrice: con arguzia, ironia e una nota di pungente sagacia ha tenuto banco per un'ora, senza far annoiare il proprio pubblico.
Stefano, che non ha mai letto nessun suo titolo, è rimasto anche lui per tutto il tempo molto partecipe e interessato alle parole di Bianca.
Insomma, non basta certamente un articolo per le sensazioni che ancora mi scombussolano.
Concludo, quindi, semplicemente ringraziando, anche qui per scritto, con un GRAZIE immenso a Bianca per tutte le storie che ci ha donato.
Continua a scrivere e io ti leggerò!
Ciao a tutti lettori!
Dopo aver condiviso con voi le informazioni sulla sua nuova uscita, approfitto dell'articolo per augurare alla scrittrice di poter realizzare i suoi sogni.
Buona fortuna Monica!
Ciao a tutti lettori!
Luglio e le sue giornate torride sono difficili da sostenere. Oggi, quindi, vi propongo la lettura di una graphic novel leggera e fresca, come il bicchiere di limonata che vado a prepararmi subito dopo aver concluso di scrivere questo articolo.
Titolo: Smile
Autore: Raina Telgemeier
Prezzo: 15,50 €
Pagine: 223
Editore: Il Castoro Editrice
Voto: 5/5 🌸
Trama:
Scuola media. La famiglia, gli amici, i ragazzi e... l’apparecchio ai denti?! La storia di Raina comincia da qui: da una rovinosa caduta sull’asfalto e da due incisivi spezzati. Per rimediare al danno, Raina dovrà rassegnarsi a una serie di apparecchi di ogni genere e forma... Il tutto negli anni maldestri, comici e indimenticabili delle scuole medie. Al dramma delle sedute dal dentista, si intrecciano così le prime cotte, la vita di scuola, le amiche, gli imbarazzi e i suoi sogni, raccontati con leggerezza e umorismo. Dalla prima media all’inizio della scuola superiore, Raina scopre il suo talento, trova dei veri amici... e torna a sorridere. Con e senza apparecchio!
Recensione:
"Smile" è una graphic novel di Raina Telgemeier, che ripercorre alcuni punti nevralgici dell'adolescenza, come le prime cotte e i cambiamenti fisici. Ogni lettore può, infatti, ritrovarsi nel racconto dell'autrice, soprattutto chi ha dovuto sfoggiare un apparecchio sui denti.
Mi ricordo ancora il trauma che è stato per me lo scoprire di dover portare l'apparecchio ortodontico, con annesso il baffo notturno e i vari elastici che tramutavano la bocca in una tenaglia infernale. Adesso con il senno di poi non guarderei con disprezzo quella ferraglia sui denti, perché mi ha donato un meraviglioso sorriso. La protagonista Raina, però, mi ha facilmente rammentato tutti i pensieri che hanno costellato la mia mente nei lunghi anni in cui ho avuto un sorriso d'argento: che dramma!
Essere adolescenti è davvero complicato: il corpo cambia da un momento all'altro, dando il via a dei meccanismi inattesi come l'acne sul viso, gli sbalzi d'umore repentini e, tra noi ragazze, la lotta a "chi è più grande di". Io, come Raina, sono stata la ragazza che fino alle superiori è sembrata una bambina scappata dalla scuola primaria, perciò so quanto sia complicato sentirsi grande ma vedere allo specchio il fisico di una bimba. Eppure quanto avrei voluto avere lo stesso coraggio che sfoggia la protagonista nella parte finale del testo.
L'autrice Raina Telgemeier, come si deduce dal nome stesso, ha ripercorso la propria esperienza infantile in un racconto autobiografico, condividendola nel formato visivo del fumetto. Con dei disegni semplici, molto colorati e a volte buffi, ella ha riportato tutte le sue sensazioni in maniera impeccabile, permettendo al lettore di fare un vero tuffo nel passato.
Dunque, fatevi travolgere dal vortice di aspettative e di incertezze di Raina e adoratela, perché è inevitabile provare tenerezza per una così piccola ma, parallelamente, coraggiosa giovane donna.
Ciao a tutti lettori!
Nell'ultimo periodo sul blog sono stata schiva e assente, a parte per gli articoli sulle recensioni delle mie letture, per cui mi sono a volte costretta a mantenere una cadenza regolare.
Questo periodo della mia vita non è, infatti, stato semplice e sereno.
Come vi ricordate alcuni mesi fa ho condiviso con voi un mio recente lutto: la perdita di mio nonno. Dei miei nonni materni vi ho parlato ripetute volte, in differenti scritti. Non mi prolungo in analisi dettagliate della mia psiche e dei motivi che mi spingono ancora a soffrire, anche a distanza di vari mesi. Sono certa che tutti voi capite il momento che sto passando. La scomparsa di una persona a noi cara, per me di un punto nevralgico della mia esistenza, è atroce. A volte è sufficiente un semplice ricordo per sentire una voragine nel petto e il fiato strozzato.
La pandemia non ha ovviamente agevolato la mia serenità. Dapprima, quando io e il mio compagno non condividevamo lo stesso tetto, è stato difficile reggere lo stress dell'incertezza di come e di quando avrei potuto vedere Stefano. Incontrarsi tramite le videochiamate e, quindi, raccontare le nostre giornate solo tramite lo schermo di un cellulare è stata una prova ardua da sopportare. A parte il lato umano, con annesse le amicizie e le relazioni che si sono inaridite, non mi sono mai tanto preoccupata per la mia salute e per quella dei miei familiari. È stato ed è tutt'ora alienante vivere con l'ansia e il terrore di contrarre il virus, nonostante tutte le precauzioni adottate, e sentirsi perennemente "sporca". Specifico poi che io, come i miei compaesani di Castiglione d'Adda e di Codogno, ho dovuto convivere con la paura fin dal primissimo giorno della pandemia mondiale, guardandomi intorno e pregando di non veder le persone soffrire.
Nella spirale di incertezze ha giocato un ruolo rilevante anche il mio lavoro. La paura di ammalarmi, poiché circondata da tante persone, mi ha alla lunga spossata.
Ora mettiamo tutto ciò in un mixer e schiacciamo il pulsante "On": la miscela che ne deriva è quanto ho racchiuso nel mio animo negli ultimi mesi.
Nelle settimane che da poco mi sono lasciata dietro alle spalle, però, ho iniziato a sentirmi meglio.
È stato soprattutto merito di Stefano, perché vivere con lui mi ha, a poco a poco, strappato il velo di tristezza che ha offuscato il mio sguardo nell'ultimo frangente di tempo. Convivere con lui mi ha, in altre parole, fatto rivedere la vita sotto la mia comune prospettiva.
Mio nonno è morto e, a parte il dolore lancinante che ho nel cuore, devo imparare a convivere senza la sua figura accanto, fisicamente, a me. Specifico "fisicamente", poiché il suo spirito so che mi accompagna ogni giorno.
La pandemia c'è tutt'ora e devo destreggiarmi nel sopportarla il più serenamente possibile. Vaccinandomi è un buon modo per farlo!
La scuola, infine, spero che da settembre possa tornare a essere un luogo più sereno e sicuro, come l'ho conosciuto due anni fa.
Insomma, questo sproloquio mi è servito per buttare fuori ciò che ho celato per tanti giorni e per annunciarvi che SONO TORNATA AMICI!