Recensione "Le spade dei ribelli".

Ciao a tutti lettori!

In questo ultimo periodo sono sommersa dallo studio e dai doveri da studentessa. Cerco di lenire l'ansia cumulata tramite la lettura, da sempre perfetta medicina ad ogni male.

Un libro capace di donarmi sollievo e spensieratezza nelle ore serali é stato "Le spade dei ribelli", secondo volume della saga "I regni di Nashira" di Licia Troisi.

La recensione del primo tomo, "Il sogno di Talitha", la potete trovare tra i miei post precedenti.

Titolo: Le spade dei ribelli

Autore: Licia Troisi

Prezzo: 13 €

Pagine: 386

Editore: Oscar Mondadori

Voto: 5/5 🌸 

Trama:

Talitha, a seguito di svariati impedimenti, ha finalmente trovato il nascondiglio dell'eretico Verba che, a discapito delle sue presunzioni, non è incline a voler aiutare Nashira e gli esseri viventi dall'imminente pericolo.

Presagi di un'epica catastrofe naturale sono ormai evidenti e palpabili. 

Verba, seppur sia l'unico uomo in grado di contrastare tale cataclisma, non volendo collaborare con Talitha e Saiph, fugge nel cuore della notte.

Talitha e Saiph, nel tentativo di rintracciare nuovamente l'eretico, vengono catturati da un gruppo di ribelli, uniti dall'univoco desiderio di sovvertire l'ordine gerarchico della società in cui i femtiti sono schiavizzati dai talariti. Tra i più crudeli tiranni é noto il conte Megassa, padre di Talitha.

Talitha, a causa della propria origine sociale, difficilmente riesce ad instaurare un rapporto con il popolo dei rivoluzionari, ma, grazie al suo talento nell'arte delle armi, conquisterà la loro fiducia e subentrerá al servizio della nobile causa.

Una perdita di tempo nel loro percorso. Saiph, infatti, provvederá più volte a dissuaderla dalle sue intenzioni, rammentandole che il loro destino è quello di salvare il Pianeta.

Recensione:

Dopo aver trascorso l'intera giornata a studiare la prosa di Licia Troisi mi culla e tranquillizza.

La sua scrittura incalzante mi trasporta in un mondo distante, facendomi dimenticare quanto mi circonda. È una vera maga nel saper catapultare il lettore in universi paralleli.

La saga "Il regno di Nashira" é una continua sorpresa e conferma. Adoro follemente Talitha e l'ambientazione in cui è narrata la vicenda.

Ho apprezzato la crescita individuale di Saiph, il quale nel primo volume brilla per la sua arguzia ed intelligenza, ma finalmente, consapevole delle sue capacitá, diventa indipendente da Talitha.

Non mi ha delusa o annoiata, anzi ha cresciuto in me la voglia di sapere e conoscere tutto quanto concerne Nashira e i suoi abitanti.   

L'autrice descrive avventure emozionanti, senza tralasciare l'ambito dei sentimenti e delle sensazioni dei personaggi. La loro angoscia o gioia sono percepibili, constatazione che avvicina il nostro animo a quello dei protagonisti, fondendoci in un unico essere.

Ho sofferto ed esultato, partecipato a banchetti e scontri mortali, ero parte integrante della trama e potevo scorgere gli eventi tramite le percezioni sensoriali e le esperienze da me esplicate. 

Aprofitto di questo mio scritto per ringraziare Cristina ilmondodicry.blogspot.it per avermi presentato la penna di Licia Troisi e poiché questo libro é il regalo che ha voluto inviarmi per Natale.

Prossimamente leggeró il terzo volume, quindi continuate a seguirmi se siete curiosi di scoprire come evolverà questo meraviglioso viaggio.