martedì 29 ottobre 2019

29 ottobre 2019, 2 anni de lacantastoriedeiboschi.blogspot.it.

Ciao a tutti lettori!
Oggi, il 29 ottobre lacantastoriedeiboschi.blogspot.it compie 2 anni.




Due anni fa con il cuore colmo di paure e di dubbi e con le mie scarse capacità tecnologiche ho aperto questo mio angolo di web.
All'epoca non ero molto consapevole dell'impegno che stavo per assumermi e delle soddisfazioni che avrei potuto raggiungere con un semplice click.
Con un gesto concitato e il cuore palpitate ho creato il mio blog, che istantaneameante mi ha condotta all'interno di una community che ho imparato a conoscere poco alla volta e che mi ha permesso di conoscere tanti lettori e, soprattutto, di stringere alcuni legami di amicizia importanti.
In questi due anni sono cambiata e maturata assieme al mia pagina web. 
Negli ultimi 24 mesi ho affrontato svariate mie paure e conquistato alcuni traguardi, ma sono sempre rimasta la stessa ragazza con la testa tra le nuvole, persa nei miei sogni e nelle mie fantasticherie.
Ho obiettivi che desidero raggiungere con il blog? Assolutamente no.
Il mio angolo di web è nato e rimarrà sempre una pagina digitale in cui condivido le mie passioni e le mie giornate. 
Infatti, sono consapevole si non essere una delle blogger più note, ma so che molte persone leggono i miei articoli con passione e che apprezzano il mio lavoro e questo è tutto ciò che anelo.

Insomma, in poche parole: grazie a chi mi segue con affetto fin dal primo giorno e a chi è appena approdato presso lacantastoriedeiboschi.blogspot.it .

Un abbraccio dalla Cantastorie dei boschi.

venerdì 25 ottobre 2019

Le letture ed i preferiti del mese di ottobre 2019.


Ciao a tutti lettori!
Il tanto agoniato mese di ottobre finalmente si è concluso.
Ottobre è stato costellato da giornate importanti.


Prima di tutto l'8 ottobre sono stata proclamata dottoressa in Giurisprudenza.
Sono tutt'ora emozionata e spaesata per il traguardo raggiunto, perché non sono ancora pienamente consapevole di aver concluso il mio percorso universitario, ma, se siete curiosi di sentirmi sproloquiare in merito, vi rimando al recente articolo in cui ne parlo approfonditamente.


Inoltre, il 29 ottobre lacantastoriedeiboschi.blogspot.it ha compiuto 2 anni.
Due anni fa non pensavo di portare avanti questo progetto così a lungo, ma giorno dopo giorno mi rendo conto di quanto ormai sia per me fondamentale accendere il computer e condividere con voi i miei pensieri, i miei sogni, le mie paure e le mie passioni.
Quindi, ovviamente, spero che i contenuti della mia pagina siano accattivanti e che riscontrino il vostro apprezzamento, in caso contrario lasciatemi dei suggerimenti sotto nei commenti. 
Ad ogni modo, voglio spendere due parole per ringraziare vivamente con tutto il cuore ognuno di voi per l'affetto e l'entusiasmo che mi dimostrate sotto ogni articolo.
Vi sono infinitamente grata.


Invece, per quanto riguarda le avventure che ho condiviso con il mio fidanzato Stefano, nel mese di ottobre abbiamo visitato in giornata la città di Genova e siamo stati al meraviglioso "Acquario di Genova". Al riguardo, non ho nulla da aggiungere se non che è stata un'esperienza incantevole.

Nei weekend successivi, inoltre, ci siamo recati presso alcuni castelli, tra i quali cito la rocca di Soncino, una città cremasca limitrofe a dove abitiamo io e Stefano.

Ora concludo il mio chiacchiericcio, anche perché mi sono già prolungata eccessivamente, e passo a raccontarvi le letture ed i preferiti del mese di ottobre.


Le letture ed i preferiti del mese.




Le letture del mese:
I libri letti:
- "Il giardino d'estate" di Paullina Simons;
- "L'opale perduto" di Lauren Kate;
- "Il segno del falco" di Marta Leandra Mandelli.


I manga letti:
"Nana", volume 5, di Ai Yazawa.


Libro in corso di lettura:
- "It" di Srephen King;
- "Fidanzati dell'inverno" di Christelle Dabos.


I preferiti del mese:
- Libro: "Il segno del falco" di Marta Leandra Mandelli.


Ebbene ho amato anche questo libro di Marta Leandra Mandelli.
Marta Leandra Mandelli è un'autrice che ho conosciuto poco dopo aver aperto il mio blog ed è l'autrice emergente migliore con cui sono entrata in contatto. 
Lei è una scrittrice che merita di essere letta da un numero ampio di lettori, perché la sua scrittura è eccelsa. Personalmente, infatti, spero un giorno di poter essere un'autrice altrattanto abile nell'emozionare i lettori come lei, ogni volta, colpisce il mio cuore.


- Serie televisa: "The walking dead", stagione dieci.


Il 7 ottobre è finalmente ricominciata la serie televisiva. Io e Stefano non abbiamo potuto vedere l'episodio il giorno stesso perché la mattina dopo mi sarei laureata, ma appena abbiamo potuto ci siamo incollati davanti alla televisione.
Saremo scontati, ma noi adoriamo questa serie, o meglio ne siamo completamente innamorati.


- Film: "Joker". 


Stefano mi ha spronata a vedere al cinema questa nuova pellicola cinematografica. 
Entrambi siamo rimasti a bocca aperta per tutta la durata del film, è semplicemente sublime. 
La storia è inquietante per la cruda veridicità delle accezioni toccate dalla trama e, ad accompagnare il particolare racconto, è stata attuata una perfetta scelta in quanto a dialoghi e musica.


Vi auguro uno splendido e magico novembre.
Un bacio dalla Cantastorie dei boschi!


lunedì 21 ottobre 2019

Recensione "Il giardino d'estate".


Ciao a tutti lettori!
Oggi finalmente vi parlo dell'ultimo volume della trilogia di Paullina Simons.
Condivido solo ora il mio pensiero inerente all'ultimo libro, poiché, come avrete notato dai post in cui vi elenco i tomi che ho completato nell'arco dei singoli mesi, ho preferito scaglionare i tre volumi in differenti mesi per poter godere maggiormente la lettura e, in generale, per entrare più strettamente a contatto con i protagonisti della trama.



Titolo: Il giardino d'estate 
Autore: Paullina Simons
Prezzo: € 13
Pagine: 663
Editore: BUR Biblioteca Univ. Rizzoli
Voto: 5/5 🌸






Trama:
Tatiana e Alexander si sono incontrati a Leningrado alla vigilia dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale e si sono amati fra gli stenti, la desolazione e le bombe di un assedio terribile, con la speranza di poter vivere un giorno altrove, in pace. 
Ora, venti anni più tardi, davanti a un incerto futuro, il loro amore è messo ulteriormente alla prova dalle ferite e dal dolore che la guerra ha lasciato nelle loro anime.



Recensione:
Paullina Simons ha dato vita ad una delle storie d'amore più emozionanti di sempre. 
Tatiana e Alexander si sono conosciuti in uno dei periodi più cupi dell'intera storia umana, il giorno in cui la Russia ha dichiarato la propria volontà di combattere nella Seconda Guerra Mondiale. 
Il loro amore è stato, quindi, più volte ostacolato dal destino, ma le varie avversità non sono mai riuscite a tenerli distanti. Essi, infatti, condividono un affetto sviscerale ed indescrivibile, che sovrasta le paure che ambedue celano nei loro cuori a causa delle terrificanti esperienze che hanno vissuto durante la guerra. 
In questo terzo volume Paullina Simons traccia sul foglio una trama disarmante per la schiettezza con la quale descrive le emozioni dei due protagonisti. Leggere i suoi libri non è mai semplice, perché ella denuda l'animo umano, ma in particolar modo in questo testo è destabilizzante ritrovare se stessi nei sentimenti più oscuri e meschini dei personaggi, come ad esempio l'egoismo. 
Ciò nonostante, l'autrice con una storia sublime e una scrittura incalzante conduce velocemente il lettore alla fine della corposa opera, facendogli provare, pagina dopo pagina, delle forti sensazioni. 
Il terzo e ultimo volume della trilogia è stato, personalmente, il più difficile da accettare, poiché non ho capito alcune scelte esplicate dai protagonisti. Tuttavia, alla fine, ho sempre umanamente compreso i loro punti di vista.
Concludo affermando che non dimenticherò mai ciò che questa storia ha saputo donarmi ed insegnarmi, nel bene e nel male, perché, anche quando avrei desiderato bruciare questo testo per un particolare atteggiamento di Alexander, la mia curiosità non è mai calata e la voglia di leggere il tomo tutto d'un fiato non è mai venuta meno. 
Consiglio questa trilogia a tutti i lettori.


giovedì 17 ottobre 2019

Recensione "L'opale perduto".


Ciao a tutti lettori!
Oggi vi parlo di un libro che mi è stato gentilmente omaggiato dalla Casa Editrice Rizzoli.
Il testo in questione è "L'opale perduto", ovvero il nuovo titolo dell'autrice Lauren Kate, già famosa per la saga paranormal romance il cui primo volume è "Fallen".



Titolo: L'opale perduto
Autore: Lauren Kate
Prezzo: € 18
Pagine: 352
Editore: Rizzoli
Voto: 5/5 🌸





Trama:
In una cupa notte di dicembre del 1725 Violetta osserva la magica città di Venezia dalla finestra della soffitta dell'istituto per trovatelli noto come Ospedale degli Incurabili. 
All'improvviso, però, i pensieri della piccola sono interrotti dal canto soave di una donna, giù in strada. Ammaliata dalla voce della cantante, Violetta si accosta con più attenzione alla finestra e scorge la donna mentre abbandona un bambino nella ruota dell'Ospedale degli Incurabili. 
Dieci anni dopo, in quella stessa soffitta piena di vecchi indumenti e violini rotti dove lei continua a sognare una vita libera, Violetta incontra Mino. Mino è un violinista dell'ala maschile dell'orfanotrofio, il quale riesce a farle intravedere, attraverso il soffio suggestivo della musica, un orizzonte di speranza.



Recensione:
"L'opale perduto" è un romanzo storico ambientato a Venezia, una delle città più belle e magiche. 
In quest'opera la scrittrice Lauren Kate ha voluto mostrare il lato misterioso e giocoso di Venezia tramite la descrizione delle tipiche calle, gondole e baute veneziane. 
I due protagonisti del narrato sono Violetta e Mino, due orfani che vivono presso l'Ospedale degli Incurabili, un complesso che ospitava, separatamente, ragazzi e ragazze fino all'età adulta. 
Tuttavia, nonostante le regole ferree dell'istituto, un giorno i due ragazzi si conoscono ed insieme inziano a sognare un futuro luminoso in cui poter riscattare il loro passato costellato da ingiustizie.
Violetta è ambiziosa e brama di diventare una famosa cantante, mentre Mino anela semplicemente ad una famiglia unita dall'amore.
Fin dalla prima pagina del testo il loro incontro sembra esser stato orchestrato dal destino, ma il loro rapporto sarà più volte messo alla prova, soprattutto a causa di un opale nero. 
Nel racconto è preponderante la connotazione psicologica dei soggetti che popolano la trama. Infatti, l'autrice ha caratterizzato i personaggi con estrema precisione, fintanto che il lettore riesce a prevedere le reazioni dei due protagonisti.
Parallelamente, la trama è accattivante e non è intervallata da scene improbabili. Invero, il romanzo è ricco di rivelazioni inaspettate. 
Ciò che però contraddistingue "L'opale perduto" da altri testi, a parte la bravura della scrittrice in quanto alla caratterizzazione dei personaggi e alla composizione di una trama ben strutturata, è la forte rilevanza del sentimento del risentimento e del pentimento.
Inoltre, il linguaggio dell'autrice è perfetto per la storia di Violetta e Mino, poiché la penna di Lauren Kate è stata abile nel donare musicalità ad una storia in cui la musica è un fattore predominante.
Dunque, personalmente non ho trovato alcun difetto in questo libro, motivo per cui consiglio a tutti i lettori di immergersi in questa stupenda storia.


lunedì 14 ottobre 2019

Sono stata proclamata Dottoressa in Giurisprudenza.


Ciao a tutti lettori!
Oggi finalmente posso condividere con voi la mia gioia: MI SONO LAUREATA!





Nell'ultimo periodo sono stata alquanto monotematica parlando delle mie ansie e delle mie paure per l'imminente laurea, ma la mia mente non è riuscita a incanalare altro pensiero se non quello correlato al fatidico giorno in cui avrei concluso la mia esperienza universitaria.

L'8 ottobre 2019 sono stata proclamata Dottoressa in Giurisprudenza.


I preparativi sono stati tanti e l'agitazione è cresciuta con il trascorrere delle giornate, ma quando ho sentito chiamare il mio cognome per entrare in aula e discutere la mia tesi tutte le paranoie sono scomparse ed è nata in me la voglia di mostrare il lavoro degli ultimi otto mesi. 
La mia tesi ha ad oggetto "L'obiezione di coscienza del medico". In sintesi ho analizzato la clausola dell'obiezione di coscienza e le pratiche in cui è legislativamente riconosciuta, ho indicato le difficoltà applicative che l'obiezione stessa causa alla corretta attuazione delle tecniche mediche ed ho formulato delle proposte di riforma. 
Personalmente sono fiera della mia trattazione e, in generale, del mio percorso universitario. 
Sono stati sei anni intensi per quanto riguarda le emozioni che ho provato. In particolare, spesso ho pensato di arrendermi perché non mi sono mai sentita all'altezza del corso universitario che frequentavo, ma grazie ai miei parenti e a Stefano sono riuscita a capire che in me c'era tutta la forza necessaria per concludere il mio cammino di studi. 
Nella mia tesi ho, infatti, ringraziato espressamente le persone a me più care, quindi, senza riportare le parole che ho trascritto nel mio elaborato poiché voglio che rimangono solo ai diretti interessati, esprimo nuovamente la mia riconoscenza alla mia maman Silvia, a mia sorellona Dania, ai miei nonni Silvano e Giovanna ed al mio fidanzato Stefano, senza di voi sarei persa.



Ed ora? Sono curiosa di sapere cosa mi riserva il futuro.


Un bacio dalla Dottoressa, ebbene sì per questa volta perdonatemi l'arroganza, la Cantastorie dei boschi!

giovedì 10 ottobre 2019

Recensione "Il ritorno".


Ciao a tutti lettori!
Oggi proseguo a parlarvi della saga di Outlander, in particolare del terzo volume.



Titolo: Il ritorno
Autore: Diana Gabaldon
Prezzo: € 12 
Pagine: 396
Editore: TEA
Voto: 5/5 🌸





Trama:
Claire Randall dopo anni di bugie e di silenzi racconta alla figlia Brianna che negli anni in cui era ufficialmente data per dispersa, fra il 1945 e il 1946, era in realtà precipitata, attraverso il magico cerchio di pietre di Craigh na Dun, nella Scozia del Settecento, dove si era innamorata follemente del nobile giacobita James Fraser. 
James e Claire consumano la loro ardente e avventurosa storia d'amore fra campi di battaglia e manieri cupi e misteriosi, consapevoli che Claire si sarebbe ben presto trovata davanti alla scelta se seguire il suo uomo perdendosi definitivamente nel passato o tornare a un presente che ormai non le appartiene più.



Recensione:
"Il ritorno" è il terzo volume della saga di Outlander.
In particolare, come vi ho spiegato nel dettaglio negli articoli precedenti, questo testo assieme al precedente tomo, "L'amuleto d'ambra", compongono il secondo titolo della saga in lingua originale. 
Inoltre, in quest'opera si conclude la trama narrata nella seconda stagione della serie televisiva.
In questo libro l'aspetto romantico e sentimentale viene in parte offuscato dalla forte presenza narrativa della guerra, poiché sta per sopraggiungere l'evento nefasto temuto da Jamie e Claire. 
Diana Gabaldon scrive la storia con un ritmo incalzante, quasi concitato, che rispecchia perfettamente i sentimenti contrastanti che provano i due protagonisti. 
Jamie è un Highlander, ovvero un uomo d'onore devoto al proprio clan e alla Scozia, e non vuole fuggire alla battaglia di Culloden, scontro in cui sa che perderà la propria vita. Allo stesso istante, però, vuole tutelare Claire e il bimbo che porta in grembo, quindi, prima di raggiungere il luogo dove si svolgerà lo scontro, conduce la moglie alle magiche pietre di Craigh na Dun per donare un futuro alla sua amata e al loro bambino. 
La descrizione di questa scena è straziante ed intensa. In questo passaggio è perfettamente delineato l'amore condiviso tra Jamie e Claire, un sentimento inspiegabile a parole per la sua intensità. 
Inoltre, l'autrice cura nei minimi dettagli l'ambientazione storica, sia per quanto riguarda gli usi e i costumi della popolazione sia per quanto concerne i fatti storici che fanno da scenario alla storia di Claire e Jamie. 
Diana Gabaldon è diventata una delle mie scrittrici preferite per la trama che ha saputo ideare ma soprattutto per l'impatto emotivo che ella mi dona ogniqualvolta mi approccio ad una sua opera. 

lunedì 7 ottobre 2019

Recensione "The exile: an Outlander graphic novel".


Ciao a tutti lettori!
Oggi vi parlo di una graphic novel che mi ha regalato il mio fidanzato Stefano e che custodisco gelosamente nella mia collezione della saga di Outlander.



Titolo: The exile: an Outlander graphic novel
Autore: Diana Gabaldon e Hoang Nguyen
Prezzo: € 23,10
Pagine: 224
Editore: Del Rey
Voto: 5/5 🌸





Trama:
La graphic novel presenta la storia del primo libro della saga di Outlander, "La straniera", narrata dal punto di vista di Jamie Fraser.





Recensione:
Nel 2010 Diana Gabaldon, grazie ai disegni di Hoang Nguyen, ha creato la versione fumettistica del primo volume della saga di Outlander. 
In Italia è tutt'ora un'opera inedita, non è mai stata tradotta in italiano, e su Internet iniziano a scarseggiare le copie cartacee, motivo per cui consiglio ai fan della storia di Jamie e Claire di recuperare il prima possibile questa edizione. 
La graphic novel ripercorre pedissequamente gli eventi narrati nel cartaceo, ma questa volta il lettore osserva l'evolversi degli eventi tramite lo sguardo di Jamie Fraser. Inoltre, Diana Gabaldon ha arricchito la storia con la narrazione di alcuni episodi inediti. 
Il linguaggio non è accessibile a chi non detiene una buona padronanza della lingua inglese, poiché i termini sono ricercati e talvolta vengono inserite delle parole desuete e arcaiche, come alcuni vocaboli gaelici. 
Il volume è, però, curato nei minimi dettagli. All'interno, infatti, vi è uno scritto dell'autrice che spiega al lettore il percorso che ella ha intrapreso fino ad arrivare a scrivere la storia di Outlander e, a fine tomo, sono presenti dei contenuti extra, in cui Diana Gabaldon mostra i processi che sono stati attuati per portare su carta i volti dei protagonisti. 
Invero, ciò che rende preziosa la graphic novel è la firma della scrittrice alla fine del testo. 
Per quanto riguarda i disegni, invece, non c'è nulla da precisare, se non che sembrano dei piccoli quadri. Difatti, il tratto di Hoang Nguyen mi ha incantata.





giovedì 3 ottobre 2019

Recensione "Harry Potter e la maledizione dell'erede".


Ciao a tutti lettori!
Oggi vi parlo dell'ultimo volume della saga di Harry Potter della scrittrice J. K. Rowling. 



Titolo: Harry Potter e la maledizione dell'erede 
Autore: J. K. Rowling, John Tiffany e Jack Thorne
Prezzo: € 14
Pagine: 367
Editore: Salani
Voto: 4/5 🌸






Trama:
È sempre stato difficile essere Harry Potter e non è molto più facile ora che è un impiegato del Ministero della Magia oberato di lavoro, marito e padre di tre figli in età scolare. 
Mentre Harry Potter fa i conti con un passato che si rifiuta di rimanere tale, il secondogenito Albus deve lottare con il peso dell'eredità famigliare che non ha mai voluto.



Recensione:
Ho atteso svariati anni prima di approcciarmi a questo libro, perché ho sempre temuto di rimanerne delusa. Quest'anno, però, ho voluto rileggere ogni mese un libro della saga di Harry Potter con l'intento di recuperare anche la lettura dell'ottavo volume.
"Harry Potter e la maledizione dell'erede", come ha specificato l'autrice, è, infatti, l'ottavo tomo della saga.
Nell'ottavo libro l'autrice riprende la narrazione da dove si era interrotta, ovvero inserisce nel suddetto testo l'ultimo capitolo del settimo volume. Il tomo, infatti, incomincia con Harry Potter che dialoga con il proprio secondogenito Albus sulla paura di quest'ultimo di essere smistato nella casata di Serpeverde della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Harry tenta di risollevare l’animo di Albus, ma le sue parole sono vane e vengono velocemente dimenticate quando il Cappello Parlante smista il ragazzo nella casata da lui temuta.
Da questo istante la vita di Albus ad Hogwarts diventa difficile, a tratti impossibile.
Il lettore segue le vissicitudini di Albus e lo scorge crescere e diventare un ragazzo solitario e triste. In particolare Albus è frustrato poiché non è reputato brillante come il padre e per questo motivo viene schernito dai suoi compagni. Tra di essi, però, per ironia della sorte, a diventare il suo unico e fedele amico è Scorpius, il figlio di Draco Malfoy.
I due ragazzi durante i primi anni di scuola, come Harry ed i suoi compari, non rispettano le regole scolastiche in nome di un bene superiore. Albus e Scorpius, infatti, cercano soventemente di dimostrare di essere uno il degno di figlio di suo padre e l'altro di essere un valente mago.
La trama non è, però, eguagliabile a quella contenuta nei precedenti volumi. In particolare ho riscontrato che la scrittrice ha voluto donare ai lettori alcune delle immagini che le sono state ripetutamente richieste durante la stesura dei precedenti libri. Un chiaro esempio è l'accenno all'inizio dell'innamoramento tra il figlio di Draco Malfoy e la figlia di Hermione Granger, coppia che è stata per anni anelata dai fan della saga.
Sostanzialmente J. K. Rowling ha, a mio avviso, aggiunto un capitolo inutile alla saga.
Ella ha voluto donare a noi lettori uno sguardo sul futuro degli eroi da noi amati, ma non ha né scritto il testo né è stata coerente alla trama precedentemente da lei ideata. Preciso infatti che questo testo è redatto come un'opera teatrale e non è stato da lei trascritto. Inoltre, un grave errore da me notato, è che J. K. Rowling ha sbagliato nel scegliere Bellatrix Lestrange come madre dell'erede di Voldemort, in quanto prima della cruenta battaglia di Hogwarts la suddetta non è chiaramente incinta.
Insomma, le mie preoccupazioni in merito a questo cartaceo sono state confermate, eppure sono altresì contenta di aver colmato una lacuna che mi sono trascinata per anni. 
Nonostante quanto da me fin qui delineato, il mio giudizio sul testo è stato positivo, ma ciò è dipeso soprattutto dal forte affetto che nutro verso la penna di J. K. Rowling.
Consiglio questo libro agli amanti della saga, ma con il monito di non aspettarsi una storia sensazionale.


martedì 1 ottobre 2019

"Reign".


Ciao a tutti lettori!
Oggi vi racconto il mio pensiero inerente alla serie televisiva "Reign".





Voto: 4/5 🌸


"Reign" è una serie televisiva statunitense trasmessa dal 2013 al 2017, composta da 4 stagioni, per un totale di 78 episodi da 42 minuti ciascuno. 
La serie narra la vita di Maria Stuarda dal momento in cui viene reclamata presso la corte francese per sposare il delfino Francesco, così da consolidare l'alleanza politica tra Francia e Scozia.





"Reign" è un prodotto cinematografico curato in quanto ha rappresentato correttamente i costumi e gli eventi storici del XVI secolo. Talvolta, però, specifico che alcuni fatti storici sono stati deviati e romanzati per permettere al pubblico di godere della visione degli episodi. Ad esempio Maria e Francesco non si sono teneramente amati come la serie televisiva vuole mostrare allo spettatore.



Invece, perfettamente caratterizzata è stata la figura di Caterina de' Medici. Gli episodi mostrano la vera indole di Caterina, ovvero una donna risoluta e scaramantica che ha soventemente complottato negli intrighi di corte. 
In merito è anche importante ricordare che storicamente, come mostra la serie televisiva, Nostradamus è stato realmente l'uomo a cui Caterina ha chiesto dei pareri o delle profezie.





L'intreccio narrativo percorre l'intera esistenza di Maria, quindi, dopo alcune stagioni, è naturale vedere anche il volto femminile di Elisabetta I d'Inghilterra. 
Al riguardo, lo schermo mostra i sentimenti antitetici che queste due donne hanno nutrito una nei confronti dell'altra. Esse, difatti, si contrappongono e lottano ripetutamente per ottenere il potere assoluto sullo Stato che in futuro sarà noto con il nome di Regno Unito, ma la loro discordia cela anche un velato sentimento di reciproco rispetto.





Dunque, all'interno degli episodi l'amore e l'odio sono i due sentimenti che maggiormente spiccano dalla cornice narrativa. 
Personalmente ho apprezzato questa trasposizione cinematografica per la leggerezza con la quale è stato proposto uno dei periodi storici più avvincenti.





"Reign" non è una delle serie televisive che ho più apprezzato e ciò è dipeso soprattutto dalla terza e dalla quarta stagione che ho trovato sottotono rispetto alle due precedenti. 
Tuttavia vi consiglio di recuperare questi episodi, perché hanno saputo comunque lasciare un bel ricordo nella mia mente.