giovedì 6 settembre 2018

Recensione "Il conte di Montecristo".

Ciao a tutti lettori!
Oggi condivido con voi l'opera che mi ha tenuto compagnia durante il mese di agosto.



Titolo: Il conte di Montecristo
Autore: Alexandre Dumas 

Prezzo: € 15,90
Pagine: 1024

Editore: Crescere 
Voto: 5/5 🌸





Trama:
Edmondo Dantès è un povero marinaio il cui destino sembra mutare quando, sbarcato a Marsiglia con la nave mercantile Pharaon, viene nominato capitano. 

Tuttavia, durante la sua festa di fidanzamento con la bellissima catalana Mercédès, viene arrestato con l'accusa di bonapartismo.
L'ombra oscura calata sull'onesto Edmondo è opera di quattro uomini invidiosi della sua felicità e del suo successo, ossia il pescatore Fernando, suo rivale in amore, il contabile Danglars, il quale anela il suo posto lavorativo, Caderousse, un amico geloso, e Villefort, un scorretto magistrato. 

Dantès viene incarcerato nel castello d'If, una terribile prigione in mezzo al mare, dove, incosciente di quanto accade al di fuori della propria cella, attende l'avvento della morte.
La morte appare l'unica via di fuga dall'inespugnabile fortezza, ma, al culmine della disperazione, una voce lo riscuote dai suoi pensieri deliranti e lo sospinge a credere nella speranza di un nuovo inizio, di una nuova vita.




Recensione:
"Il conte di Montecristo" narra la storia di Edmondo Dantès, un ragazzo onesto, buono d'animo e dedito al lavoro.

Edmondo effettua vari sacrifici per poter sostenere il padre e per permettergli una vecchiaia degna, senza stenti e mancanze. È un figlio coscienzioso e devoto, un'amabile giovane, rispettoso e non arrogante.
Tuttavia, a causa della sua giovane età, è ingenuo e non percepisce di essere detestato ed invidiato. Gli oggetti delle gelosie altrui sono il suo impiego lavorativo e la mano della bellissima catalana Mercédès.

Dantès, reputato eccessivamente ed ingiustamente fortunato, viene tradito da quattro degli uomini che lo circondano, i quali sono la causante della sua condanna ad una perpetua prigionia presso il castello d'If.
Nella lugubre cella Dantès trascorrerà quattordici lunghi anni di agonia, finché, un giorno, una voce scuote Edmondo dal suo torpore e gli dona la chiave per rinascere. I rumori uditi sono effettuati da Faria, un abate illegalmente incarcerato, il quale, attraverso una canale da lui scavato, incontra l'anima perduta di Dantès. Il monaco riesce a risvegliare i sensi di Edmondo attraverso l'insegnamento delle varie arti culturali come la matematica, la filosofia, la storia ed altre nobili materie accademiche.

Il testo è suddiviso in tre libri, nei quali susseguiamo la vita di Edmondo Dantès.
Il lettore è spettatore della sua gioia tramutata in disperazione e della sua rinascita a messaggero della Provvidenza.

Difatti, una volta riuscito a fuggire dal castello d'If, Edmondo cerca il tesoro celato nell'isola di Montecristo, notizia prevenuta grazie alle indicazioni del buon Faria. L'intento di Edmondo è quello di scovare i preziosi dell'isola ed utilizzarli per la sua vendetta personale. Egli vuole ritrovare ed annientare gli individui che si sono macchiati del crimine di avergli rubato la giovinezza e la spensieratezza.
In questo frangente nasce il condottiero della Provvidenza, il conte di Montecristo, uomo affascinante e misterioso, dotato di un'intelligenza fine ed acuta, di una bellezza disarmante e dai modi pacati e delicati.

Egli, introdotto nella società nobiliare parigina, incontra i soggetti che hanno popolato la propria gioventù e si insedia nelle loro vite.
Attraverso delle vie parallele e subdole, Edmondo intenta degli intrighi, grazie ai quali, nello scorrere delle pagine, distrugge i suoi rivali.

Nessuno riconosce nei suoi occhi carichi di ardore e sfrontatezza il giovanotto buono e mite dei vecchi tempi, ma, solo all'attimo della loro imminente dipartita, egli svela la sua identità. Dunque, i malcapitati abbandonano il mondo con uno sguardo attonito, balbettando parole senza senso ed osservando il maligno sorriso del proprio aguzzino.
"Il conte di Montecristo" è una storia nota e celebre grazie alle meravigliose opere cinematografiche che hanno tramutato in immagini lo scritto di Alexandre Dumas. Tuttavia, devo precisare, l'inesattezza delle pellicole, le quali hanno modificato parte della trama. 

Il cartaceo mi ha permesso di entrare nel racconto ed adorare ancor di più il suo contenuto. 
Il linguaggio di Dumas è scorrevole e rende la lettura leggera e godibile. Le sue descrizioni acconsentono al lettore di guardare il paesaggio e di prospettare la scena nel dettaglio. In questo modo lo spettatore diventa un personaggio della storia, attendendo con trepidazione il susseguirsi degli arcani. 

Codesto testo è un'opera monumentale, poiché in esso vi è, inoltre, il raffronto tra le varie culture, l'esplicitazione degli usi e dei costumi popolari, degli abiti e degli ornamenti occidentali ed orientali. 
A discapito della mole delle pagine, "Il conte di Montecristo" non è un tomo tedioso e non deve condurre a temere un approccio ad esso, poiché Dumas ha il potere di intrappolare gli individui ed a sospingere la loro curiosità fino all'ultima pagina. Io stessa ho per anni posticipato il reperimento di codesto libro, mentre ora rimpiango amaramente di non averlo previamente recuperato! 

Concludo affermando che Edmondo Dantès mi accompagnerà nel mio percorso di crescita individuale, poiché le sue esperienze sono una ricca fonte di insegnamenti e precetti. 
"Il conte di Montecristo" è un mare in tempesta, le cui onde sobbalzano la nostra anima, ma il cui previo freddo vento ed il tepore finale si annidano nei nostri cuori, senza via di uscita.

26 commenti:

  1. Un classico sempre vivo, Ottima scelta. Peccato che ne abbiano fatto troppe trasposizioni CInema e Tv, alcune non di gran valore .......... ma la storia rimane un classico della vendetta e dell'Avventura.
    Un saluto buona giornata ed ottimo mese di settembre

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    1. Ciao Arwen!
      Le varie trasposizioni mi sono piaciute, anche se sono distanti dalla vera storia descritta nel cartaceo. Onestamente vorrei tanto una serie televisiva tratta da questo tomo, possibilmente fedele allo scritto.
      Buona giornata e buon settembre a te! 😘

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  2. Ciao! Di sicuro è un grande classico...però mi manca! Prima o poi lo leggerò!

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    1. Ciao Silvia!
      È un libro che merita di essere letto, spero tu possa recuperarlo presto! 😊

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  3. Cara Diletta, che non a letto oppure visto il film di, il conte di monte cristo, io personalmente
    lo ho visto molte volte e non mi stanco mai di vederlo.
    Ciao e buon pomeriggio con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. Ciao Tomaso, anche io sono sempre contenta di rivedere i film de "Il conte di Montecristo".
      Buona giornata! 😊

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  4. Il conte di Montecristo è un classico che molti ragazzi dovrebbero leggere, è sempre attuale.
    Io personalmente ho apprezzato molto la versione cinamatografica con Depardieu e la Muti.
    Un abbraccio.

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    1. Ciao Francesca!
      La versione cinematografica con Depardieu e Muti mi è piaciuta altrettanto, ma quando leggevo il testo immaginavo Edmondo con il viso dell'attore dell'altra versione filmica del 2002, ossia Caviezel.
      Un bacio! 😊

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  5. mi sveli una volta per tutte come finisce il testo?
    mi dicono che lui muore..è vero?

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    1. Edmondo non muore, ma decide di allontanarsi dai luoghi del suo passato. Salpa su una barca in compagnia di una bellissima ragazza greca per godersi la vita in tranquillità con la sua amata! 😊

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    2. Lui decide di non perdonarla, però la storia tra loro due è molto diversa rispetto al film, se ti interessano altre curiosità mandami una mail e ti risponderò con piacere! 😊

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  6. Ciao Diletta, la storia del Conte di Monte Cristo, l'ho conosciuta solo tramite film. E' un libro che mi manca... Anch'io preferisco l'attore del film del 2002 che interpreta Edmondo Dantes, senza togliere niente alla bravura di Depardieu. Bella recensione!

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    1. Ciao Lucia! Grazie per il complimento! Spero tu possa leggere questo testo in futuro, merita moltissimo. 😘

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  7. Una cosa che differenzia Dumas da molti suoi illustri contemporanei, secondo me, è la sua palese voglia di divertirsi e di divertire il lettore in un'epoca dove la maggior parte degli autori passati alla storia - invece - puntava a ucciderti l'anima.
    (e lo dice una che si è fatta uccidere l'anima ripetutamente, amando ogni pagina XD)

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    1. Ciao Katerina!
      Io amo i classici, quindi li apprezzo quasi tutti, anche quelli un poco tediosi.
      Tuttavia hai ragione quando definisci che Dumas era uno scrittore molto più rilassato se comparato ai suoi contemporanei! 😊

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  8. Ciao :) ti ho nominata qui: https://www.ilmondodisopra.it/2018/09/conosciamoci-un-po-meglio-tag.html

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  9. Ciao Diletta, eccomi qui!
    Come non condividere la tua recensione?
    Anche io adoro questo libro, per me va in pari con "I Miserabili" di Hugo, entrambi meravigliosi e crudeli nella loro bellezza.
    A presto!

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    1. Ciao!
      Purtroppo de "I Miserabili" ho visto solo tante trasposizioni cinematografiche, ma non ho letto il libro, seppur sia uno dei testi che vorrei recuperare in futuro!
      A presto! 😘

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  10. libro che mi piacerebbe rileggere. Un grande classico

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  11. Ho avuto anch'io il piacere di leggerlo il mese scorso, e come te ne sono rimasta davvero entusiasta :)

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    1. Ciao Gresi! Sono contenta di leggere tanti commenti entusiasti sotto il mio post, perché è un libro che merita tutte le lodi possibili! 😀

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  12. Dumas, riprendendo il tema della vendetta shakesperiano che si trova nell'Amleto, ha creato un romanzo dove vendetta e giustizia si fondono in un unico sentimento e ha fatto di Dantés un miserabile che diventa eroe.
    Una versione più contemporanea e altrettanto interessante la puoi trovare nella serie tv di Sky "Taboo": ti consiglio di vederla.
    Ciao :-)

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    1. Ciao Elettra! Provvederò a reperire informazioni al riguardo! Grazie per il consiglio. 😘

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