Oggi mi sono seduta alla scrivania spinta dal desiderio di accontentare una vostra richiesta.
Nell'ultimo periodo alcuni di voi mi hanno domandato di mostrarvi chi si celasse dietro lacantastoriedeiboschi.blogspot.it
Tuttavia, per svariati motivi, prima d'ora non avevo mai realmente preso in considerazione l'idea di raccontarmi in uno scritto.
La Cantastorie dei boschi sono io, Diletta.
Ho 24 anni, sono nata il 10 settembre del 1994 a Lodi, una città lombarda vicina a Milano, ed abito in un piccolo paese limotrofe.
Fin da piccola ho sempre dimostrato di essere una bambina esuberante, solare e testarda.
Ammetto di non essere stata semplice da gestire, perché difficilmente accettavo di comprendere cosa gli adulti volessero insegnarmi, ma a mia discolpa posso assicurarvi che, nonostante i miei capricci, li amavo teneramente.
Correvo, saltavo, ridevo sguaiatamente, avevo sempre i capelli in disordine e i jeans strappati, ero un vero disastro.
Mia mamma, Silvia, ha avuto l'arduo compito di svolgere entrambe le figure genitoriali.
La mia "maman", come sapete sono solita nominarla, è la donna a cui faccio costantemente riferimento per ricevere dei consigli o per rilevare un sincero responso ai miei dubbi. Ella mi ha cresciuta e condotta a diventare la persona che oggi sono, educandomi ad essere gentile, onesta e leale nei confronti degli altri individui. La sua dolcezza e le sue premure sono state il nutrimento grazie ai quali sono cresciuta in un ambiente amorevole.
La sua figura, solida ed allo stesso istante fragile, mi ha sorretta nei momenti più bui della mia vita e mi ha incoraggiata a credere nelle mie potenzialità.
Le sue braccia e le sue mani hanno sempre identificato un sicuro riparo dai tormenti della mia quotidianità e di quelli di mia sorella Dania.
Dania ha cinque anni in più di me ed è stata la mia prima amica, quella che ancora oggi considero essere la più sincera.
Una sorella è il dono più bello che potessi chiedere di trovare quando sono nata.
Dania è stata costantemente presente nell'ombra nella mia persona, mi ha osservata mentre imparavo a camminare, pronta a sorreggermi se fossi caduta, e, seduta al mio fianco, era vicina quando tentavo di imparare l'inglese e, pur di aiutarmi, fingeva di conoscere egregiamente la lingua ed a sua volta faticava per essermi d'aiuto.
Lei ha sempre creduto in me, ancora prima che potessi capire da sola come farlo.
Io, mia mamma e mia sorella ci identifichiamo con il pseudonimo di "Piccole donne", poiché paragoniamo il nostro affetto sincero a quello descritto nell'opera di L. M. Alcott.
Accanto a noi abbiamo avuto una nonna ed un nonno materni buoni e disponibili, che ci hanno amate e cullate, facendoci dimenticare il vuoto che nel nostro cuore ci faceva inesorabilmente sentire non desiderate e non apprezzate a causa dell'assenza di un padre.
Le bambole sono state la mia più grande passione, finché mia mamma non mi ha insegnato ad amare i libri.
Tuttavia, in realtà, il mio pensiero è stato per parecchi anni incentrato su otto ruote.
Compiuti i sei anni mia mamma mi ha iscritta ad una scuola di pattinaggio artistico a rotelle e da quel momento la mia vita ha preso una via che ha sconvolto drasticamente la mia esistenza.
I pattini sono stati lo strumento che ho calzato per sedici lunghi anni.
I primi passi sulle ruote li ho effettuati a Lodi, dove ho trascorso molto anni ad allenarmi e a prepararmi in vista delle gare annuali, finché ho sentito la necessità di dover fare un piccolo passo in avanti spostandomi a Saronno.
Nella società agonistica milanese ho trovato due allenatori che mi hanno insegnato ad essere paziente, a non demordere ed a lottare per superare quel limite che mentalmente ero solita pormi.
L'anno che ho trascorso come allieva a Saronno ha profondamente mutato il mio essere sportiva e donna in generale.
La mia passione per il pattinaggio era palpabile quando iniziava ad echeggiare la musica della mia coreografia nel palazzetto ed iniziavo a scorrere per la pista.
Ho sempre avuto una innata propensione verso la danza, motivo per cui il mio coach mi ha presentato la coreografa che mi ha iniziata alla danza sui pattini.
Tra i passi veloci e forti di un tango e quelli lenti e leggiadri di un valzer ho corso verso il mio obiettivo, ossia riuscire ad esibirmi a Roccaraso, ossia ai Nazionali della Federazione.
I sacrifici sono stati tanti, le rinunce ingenti, il dolore fisico incessante, ma ero felice ed appagata.
Vivevo in macchina sfrecciando tra Brescia e Modena, studiavo nelle sporadiche ore libere, ma ero inebriata dall'adrenalina che sentivo scorrere nel mio sangue.
Nel frattempo, a Crema ho concluso il quinquennio del liceo scientifico e, con il diploma nelle mani, ho deciso di iscrivermi alla facoltà di Giurisprudenza.
Mi sono sempre dedicata con apprensione ai miei studi, ma all'età di ventidue anni ho dovuto fare quella che, fino ad ora, è stata la decisione più sofferta della mia vita.
Ho scelto di nascondere i pattini in un angolo della casa e di dedicarmi completamente agli esami universitari.
Ho rifiutato alcune proposte arrivate dal mondo del pattinaggio per poter completare il percorso che, ad ora, rappresenta il mio più importante obiettivo, ossia la laurea.
Quando ho abbandonato le mie scarpette con le ruote per i primi mesi sono stata spaesata e demotivata.
Come in ogni momento difficile della mia vita ho cercato la pace nelle pagine di un libro, finché, un anno dopo, decisi di portare una modifica repentina nella mia quotidianità.
Perdere il pattinaggio mi ha privata di quella che pensavo essere l'identificazione più ampia e completa del mio essere, "una pattinatrice", ma questa profonda menomazione mi ha in realtà donato la possibilità di riscoprirmi e di comprendere che non ero solo una dedita sportiva.
Questa importante epifania è sopraggiunta una domenica mattina, precisamente il 29 ottobre del 2017, quando ho inaugurato, dopo tante paure, lacantastoriedeiboschi.blogspot.it
Il blog mi ha permesso di capire che non dovevo dichiararmi meramente come una studentessa ed una mancata pattinatrice, bensì potevo rinnovarmi e ricominciare da un nuovo ambito.
Ancora oggi mi stupisco del coraggio e del pizzico di ingenuità con il quale ho scherzosamente aperto la mia personale pagina del web.
Non pretendo di diventare importante nel mondo dell'editoria, non anelo a raggiungere un determinato numero di seguaci, ma desidero semplicemente dar voce alla mia anima ed ai miei pensieri.
Come potete intuire le mie più grandi passioni sono la lettura e la scrittura.
Nel poco tempo libero sto tentando di scrivere un libro, ma il lavoro è solo abbozzato ed impiegherò svariati anni per completarlo ed essere pienamente soddisfatta del mio prodotto, ma il mio cuore spera di poter un giorno vedere la copertina della mia opera visibile negli scaffali delle librerie.
I libri e la scrittura raffigurano la mia persona, seppur non rappresentino l'impiego professionale che anelo ottenere nel mio futuro. Tuttavia, per scaramanzia, su questa ultima accezione preferisco non aggiungere ulteriori dettagli.
Sono una sognatrice ed un'inguaribile romantica, ma, allo stesso istante, nella mia vita sono razionale e riflessiva.
Infine, ma non per importanza, vi presento Stefano, anche se in realtà è spesso nominato nei miei articoli.
Io e Stefano ci siamo conosciuti tre anni fa, precisamente il 12 settembre 2015, durante una festa organizzata da un paese vicino a dove entrambi abitiamo.
Mi piace pensare che il nostro incontro è stato premeditato dal destino, che siamo nati per trovarci e riconoscerci, poiché nel corso degli anni precedenti ci sono state tante occasioni in cui avremmo potuto imbatterci uno nell'altra, ma le nostre esistenze non si sono mai incrociate prima di quella sera.
Similare a "Le pagine della nostra vita" di Nicolas Sparks ci siamo intravisti vicino alle autopiste.
Nell'attimo in cui ho incontrato il suo sguardo ho percepito nel cuore e nell'anima una strana sensazione, come se avessi finalmente ritrovato qualcuno che stavo cercando da tanto tempo.
Nessuna storia inizia con semplicità, e la nostra è stata caratterizzata da un reciproco inseguimento. Entrambi abbiamo incominciato a cercarci per via trasverse, tentando di scoprire dove sarebbe stato l'altro, finché, dopo alcuni vani espedienti, inaspettatamente per entrambi ci siamo rivisti.
Da quel momento abbiamo iniziato a condividere ogni attimo delle nostre giornate, ci siamo conosciuti, abbiamo imparato a comunicare ed a comprendere l'umore ed i sentimenti dell'altro.
Non parlerò di compromessi, poiché non ho mai sentito la necessità di accettare o sopportare dei suoi atteggiamenti.
Il nostro affetto è composto di momenti condivisi, semplici, non artificiosi o eccessivamente pomposi, durante i quali apprezziamo la compagnia uno dell'altra e non perdiamo tempo a litigare o a creare problemi, ma cerchiamo sempre di rispettare l'altra persona.
Non siamo una coppia perfetta e non voglio idolatrare il nostro rapporto, ma ci vogliamo bene ed abbiamo considerazione ognuno delle inclinazioni e dei desideri dell'altro, questa penso sia la nostra chiave vincente.
Stefano è un ragazzo straordinario e mi colma il cuore di una felicità indescrivibile ed incalcolabile. È l'uomo che completa la mia essenza.
Ogni mattina mi sveglio con la consapevolezza di essere fortunata ad avere al mio fianco la mia famiglia e Stefano, poiché nei miei difetti riescono a scorgere il meglio di me.
Tramite la loro presenza ed il loro supporto ho superato gli attimi più oscuri della mia adolescenza in cui sono stata vittima di bullismo, percossa e maltrattata, fisicamente e psicologicamente ed ho annientato alcune delle mie più grandi paure.
Il mio cammino è solo agli albori, non so cosa accadrà domani e non voglio pretendere nulla in particolare, ma, nel frattempo, continuerò a vivere con gioia e amore.
Mi fa piacere, Diletta, adesso ti conosco di più. Sei una giovane donna fortunata. Un caro saluto.
RispondiEliminasinforosa
Ciao Sinforosa! Grazie mille per aver letto questo articolo lunghissimo e per le tue parole! Un abbraccio! 😘
EliminaBellissimo post. Amo molto quando i blogger rompono quello schermo che può crearsi. Al di là di foto da mettere o non mettere, apprezzo quando parliamo di noi stessi, raccontandoci per quel che siamo.
RispondiEliminaOra so chi sei, quindi ti sentirò sicuramente più vicina quando leggerò i tuoi futuri post!
Bella la tua passione sportiva, anche se congelata... hai fatto le tue scelte, in base alle priorità.
Bella anche la tua storia con Stefano: a volte davvero succede per caso, ma forse è come dici tu... :D
Moz-
Ciao Moz! Sono davvero felice di leggere questo tuo commento. Avevo molta paura di pubblicare questo articolo, perché non pensavo potesse interessare a tutti.
EliminaGrazie per le belle parole! 😘
Invece vedi, ha avuto successo! E poi ogni tanto è fico parlare di noi... rende il tutto più coinvolgente (o almeno meno impersonale). Io sento il bisogno di farlo più volte, anche con rubriche fosse (come il mio ultimo post).
EliminaBen fatto! 💪😎🤩
Moz-
In futuro seguirò il tuo esempio e ripeterò l'esperimento! 😀
Elimina🤩💪
EliminaMoz-
Un bellissimo post Diletta *_*
RispondiEliminaGrazie mille Debora! 😘
EliminaCara Diletta, è veramente un piacere conoscerti, la tua chiare presentazione mi dice, che sei una ragazza all'antica schietta e limpida come una sorgente!!!
RispondiEliminaCiao e buona serata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Ciao Tomaso! Grazie per le belle parole. Hai compreso a pieno la mia essenza.
EliminaUn abbraccio! 😊
Ciao Diletta! Blogger ha appena deciso di eliminarmi un papiro che ti avevo scritto, sigh. Tornerò a commentarti nei prossimi giorni, ma intanto ci tenevo a dirti che questo post è stata davvero una bella idea :)
RispondiEliminaCiao Seli! Attenderò con ansia il tuo commento e nel frattempo ti ringrazio per aver letto il mio articolo. Sono felice ti sia piaciuto, mi fa davvero tanto piacere! ❤️
EliminaCiao Diletta! Sono rimasta colpita da tutto ciò che hai scritto ed è stato davvero un piacere leggerti. Ammetto di essermi anche commossa, mi è piaciuto molto questo articolo perchè sei riuscita ad aprirti verso noi lettori. E immagino lo sforzo immane che tu abbia dovuto fare,sono felice di averti conosciuta (anche tramite uno schermo). Sei una persona limpida e buona, e non posso che augurarti il meglio per i tuoi progetti futuri.
RispondiEliminaCiao Sabri! Le tue parole mi hanno toccata il cuore. Anch'io sono contenta di averti conosciuta, sei davvero una persona meravigliosa. Grazie per aver speso qualche minuto a leggere il mio articolo, ne sono davvero felice! ❤️
EliminaChe bello che tu abbia deciso di condividere con tutti noi la tua vita.
RispondiEliminaCondivido con te il meraviglioso rapporto con mia madre e mio fratello.
Io, però, un Padre l'ho avuto, ma l'ho perso troppo presto.
Sono felice di saperti felice ed innamorata, ma spero che tu possa continuare a pattinare, almeno per hobby.
Un abbraccio e buona serata.
Ciao Claudia! Grazie per le belle parole. Sono contenta di leggere il tuo nome tra i commenti positivi e ti sono grata per aver condiviso la tua personale esperienza. In proposito, mi dispiace tanto per la tua perdita, ma io sono certa che i nostri cari non ci abbandonino mai per davvero.
EliminaBuona serata! 😘
Ciao Diletta, sei stata molto coraggiosa ad aprirti così tanto e ti ammiro molto per questo. Sono felice di conoscerti un po' meglio perchè ti seguo con piacere ed abbiamo gusti molto simili.
RispondiEliminaSai anche io e mia sorella abbiamo 5 anni di differenza, però io sono la maggiore e la più esuberante delle due. Altra coincidenza è che io e il mio ragazzo ci siamo messi insieme proprio nel 2015, il 22 novembre ad essere precisi.
Ti auguro di raggiungere i tuoi obiettivi! <3
Ci leggiamo presto!
Ciao Emili! Grazie per aver letto le mie parole e per i dolci apprezzamenti.
EliminaSiamo accomunate nei gusti letterari e nel carattere, motivo per cui anch'io seguo con passione i consigli del tuo blog.
Ti auguro di realizzare anche tu i tuoi sogni. Un abbraccio! ❤️
Ciao Diletta, bellissimo post. Non avevo dubbi che accanto a te ci fossero così tante belle persone. Sei una ragazza dolcissima, educata e nel blog ci metti tanta passione. Poi sai, che quando parli di "Piccole donne", il mio cuore va in tilt. Complimenti per tutto! ...Non solo ma, sembra fatto apposta, passo da qui e trovo questo articolo. Nel mio blog infatti troverai un premio per te. Ti aspetto!
RispondiEliminaCiao Lucia! Grazie mille per le tue parole, sei sempre tanto gentile nei miei confronti.
Elimina"Piccole donne" ci accomuna e questo mi rende ancora più consapevole della bella persona che sei.
Un abbraccio! ❤️
Grazie carissima! Mi hai emozionato tantissimo. Un abbraccio a te!❤
EliminaCiao Diletta, mi ha fatto piacere leggere la tua storia! Buon inizio di settimana :-)
RispondiEliminaCiao Ariel, sono contenta ti abbia fatto piacere. Buona settimana! 😊
EliminaCiao Diletta! Hai scritto un bellissimo post, e ti ammiro per il coraggio che hai avuto per esporti. Scrivere di sé attraverso uno schermo deve essere stato difficile. Ti ringrazio perché mi hai permesso di conoscerti di più.
RispondiEliminaQuello che trasmetti nella tua scrittura è in linea con quello che sei, si intuisce che sei una persona buona, meravigliosa e gentile.
Ti auguro di raggiungere tutti i tuoi obiettivi, ma soprattutto di essere sempre felice!
A presto, intanto ti abbraccio forte :)
Ciao Katia! Ti ringrazio di cuore per le belle parole che mi hai dedicato. Non è stato semplice scrivere questo articolo, ma leggere i vostri commenti mi ha ripagata completamente per lo sforzo attuato.
EliminaRicambio il tuo augurio di essere sempre felice. Un abbraccio grande! ❤️
Un bellissimo post! Che bello conoscerti meglio. ✨
RispondiEliminaCiao Adele, grazie mille! 😘
EliminaCiao,
RispondiEliminami permetto di intervenire.
Ti faccio i complimenti perché non è facile aprirsi e raccontare la propria storia.
Non c'è nulla da nascondersi o di cui vergognarsi, perché la nostra vita..è la nostra vita, con le cose belle e le cose brutte. Eppure c'è reticenza a raccontare le proprie esperienze. Magari si mettono diverse foto sul web, ma non si racconta ciò che c'è dietro quelle foto.
E' stato bello leggere del forte legame con tua sorella, della bravura di tua mamma nel crescervi, nell'affetto e nell'appoggio dei nonni materni.
Dico sempre che l'amore nasce sui banchi di scuola, nelle aule dell'università, nei luoghi di lavoro...invece mi fa piacere essere smentito e leggere che il tuo amore è nato, forse per caso, forse per destino, in un'imprevedibile serata di festa.
Non avere rimpianti per il pattinaggio, hai fatto una scelta giusta, perché devi pensare anche al tuo futuro.
In bocca al lupo per gli studi (anche io ho studiato giurisprudenza) e per tutto il resto :)
Ciao Riccardo! Ti ringrazio per aver letto il mio articolo e per le belle parole che hai utilizzato nel tuo commento. Sono davvero contenta che sia stato apprezzato il mio sincero racconto e che tu in particolare abbia colto l'essenza di quello che ho voluto comunicare.
EliminaCrepi il lupo!
Ricambio con tanto affetto altrettanti auguri! A presto! 😊
Adoro questo post, dovresti farne più spesso dove parli di te ;)
RispondiEliminaGrazie Cri, farò tesoro del tuo consiglio! ❤️
EliminaCiao mi è piaciuto molto questo tuo post. Piacere di conoscerti. Sai mi hai emozionato in particolare quando hai citato piccole donne. Siete una splendida famiglia.
RispondiEliminaCiao Robby, grazie infinitamente, le tue parole mi fanno davvero piacere! 😊
EliminaCiao, credo di non essere mai passata da te prima. Ho letto la tua storia e mi ha colpita perchè credo non sia facile parlare di se stessi, come hai fatto tu. In particolare mi è piaciuta quella definizione di "Piccole donne". Sei fortunata, anch'io avrei tanto voluto una sorella ma non è mai arrivata. Saluti.
RispondiEliminaCiao! Sono contenta che tu mi abbia trovata e abbia letto le mie parole. Sapere che il mio racconto riesca ad arrivare ai vostri cuori è una soddisfazione indescrivibile.
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