giovedì 20 giugno 2019

Recensione "I Guerrieri d'Argento".


Ciao a tutti lettori! 
A discapito delle mie precedenti lamentele sulle giornate di pioggia, ora mi ritrovo a delirare per il caldo afoso. Avrei preferito un clima mite e fresco, ma purtroppo non sono stata accontentata. 
Tuttavia, oggi, come vi avevo anticipato in alcuni articoli, vi parlo del primo volume de "Le Cronache dei cinque Regni", la tetralogia di Elvio Ravasio.


Titolo: I Guerrieri d'Argento 
Autore: Elvio Ravasio 
Prezzo: 12,50 € in cartaceo o 7,60 € in digitale 
Pagine: 178
Editore: Gribaudi
Voto: 3/5 🌸




Trama:
Elamar, Nayla e Gotland sono tre giovani che, uniti da una profezia, affronteranno un impervio viaggio per combattere il signore delle forze oscure e degli elementi.


Recensione:
"I Guerrieri d'Argento" è il primo volume della tetralogia fantasy di Elvio Ravasio. 
Il romanzo è ambientato nelle lande di Arìshtar, un universo che rammenta il nostro periodo medievale per i costumi e gli utensili in esso descritti, in cui la magia è una componente molto importante. 
Il lettore può osservare le lande di Arìshtar tramite una cartina a colori che è allegata al tomo, che permette allo stesso di seguire con maggior consapevolezza le avventure dei tre protagonisti.
Arìshtar prospera nella pace, finché Elamar e Nayla, due ragazzi appartenenti rispettivamente ai popoli dei Cèldi e degli Emidi, vengono nominati per intraprendere un pericoloso viaggio. Inoltre, durante il loro peregrinare, incontreranno Gotland, con il quale condivideranno il restante percorso. 
Ad aiutarli giungeranno spesso vari personaggi, tra cui i sette Re delle lande, i piccoli omini, i draghi ed i guerrieri d'Argento. Il loro ausilio sarà fondamentale affinché i tre eroi possano affrontare la battaglia che vedrà schierate le forze del bene in antitesi al potere oscuro. 
I draghi sono le creature che più mi hanno affascinata nel corso della lettura. Elvio Ravasio sofferma svariate volte la sua scrittura per presentarci la bellezza dei loro corpi e le leggende correlati ad essi. Le parti del racconto in cui lo scrittore si è concentrato su queste figure leggendarie sono stati gli stralci di storia che più ho prediletto. 
Differentemente, invece, ho trovato troppo affrettato il sentimento nato tra due personaggi, ma capisco che ciò sia conseguenza dell'inesperienza dello scrittore che all'epoca stava scrivendo la sua prima opera. 
La trama nel suo complesso non è articolata e rammenta una fiaba. La scrittura dell'autore, infatti, è semplice ed utilizza un linguaggio diretto e non barocco, ideale per un pubblico giovane. Difatti, la spigliatezza dei dialoghi e delle descrizioni sono, a mio parere, ideali per i giovani lettori. 
Al riguardo, voglio precisare che il libro è anche arricchito da delle meravigliose illustrazioni a colori che hanno allietato la mia lettura, donandomi delle immagini concrete con le quali poter meglio immaginare il mondo creato da Elvio Ravasio. 
Questo primo capitolo della tetralogia mi ha piacevolmente colpita.


2 commenti:

  1. Cara Diletta, leggendo la recensione, mi sono detto, libro molto interessante.
    Ciao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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