Ciao a tutti lettori!
Ho adorato il personaggio di Rose. Rose è una bambina dolce che riesce tramite i propri occhi a farsi comprendere dal mondo che la circonda. Ella è alla ricerca di qualcuno che la possa amare e comprendere, senza che la sua sordità sia considerata come un problema.
Oggi vi propongo la Rubrica creata da me e da Cristina del blog ilmondodicry.blogspot.it.
"Le letture delle fate del Bosco Atro."
Titolo: La stanza delle meraviglie
Autore: Brian Selznick
Prezzo: 19 €
Pagine: 649
Editore: Mondadori
Voto: 5/5 🌸
Trama:
In due epoche diverse, due bambini sordi sognano una vita diversa. Nel 1927 Rose fugge dalla casa paterna per raggiungere l'attrice Lillian Mayhew, mentre nel 1977 Ben, dopo la morte della madre, si mette alla ricerca del padre.
A discapito della distanza spazio-temporale i due ragazzi non si conoscono, ma il destino li farà incontrare.
Recensione:
L'anno scorso lessi l'opera di Brian Selznick intitolata "La straordinaria invenzione di Hugo Cabret", di cui trovate la recensione sul blog.
Avendo apprezzato questo suo libro ho iniziato la lettura de "La stanza delle meraviglie" con alte aspettative, che non sono state deluse, ma anzi quest'ultimo testo l'ho adorato ancor più del precedente.
Come per "La straordinaria invenzione di Hugo Cabret", il volume "La stanza delle meraviglie" è un testo che non può essere catalogato come un semplice libro, poiché il racconto è intervallato da immagini che occupano ambedue le facciate. Per comprendere la trama, infatti, bisogna osservare attentamente i disegni, i quali non sono dei semplici orpelli del narrato, ma sono fondamentali per proseguire con la lettura del romanzo. Precisamente, in quest'opera le immagini descrivono la storia della protagonista Rose, mentre lo scritto segue le vicende dell'altro protagonista Ben.
Ben e Rose sono due bambini, entrambi sordi, che vivono in due epoche diverse, ma che sono destinati ad incontrarsi.
I loro destini sono, infatti, intrecciati, come sono ugualmente intervallati i loro punti di vista nel romanzo.
Brian Selznick ha dato vita ad un'opera particolare, unica nel suo genere, che, a discapito del numero di pagine, può essere letta in poche ore.
La penna dello scrittore crea una storia onirica e fiabesca che cattura l'attenzione del lettore, poiché il racconto prosegue assieme alle sensazioni ed ai dubbi dei protagonisti. Talvolta, infatti, la storia si dilunga sulle titubanze dei personaggi, mostrando le emozioni dei ragazzi nella loro completezza.
Ben e Rose sono accomunati dalla necessità di trovare parte della loro vita che hanno perso e senza la quale si sentono smarriti. Inoltre, essi per poter ritrovare se stessi partiranno per un viaggio pericoloso per la giovane età, ma durante il loro percorso non demorderanno mai nel loro intento. Entrambi sono, infatti, due bambini tenaci e caparbi, ma la loro sicurezza cela una grande sofferenza e un bisogno viscerale di essere amati.
Le tematiche trattate mi hanno rammentato le opere di Charles Dickens, anche per quanto concerne la caratterizzazione dei personaggi.
A seguito della lettura del libro ho scoperto che esiste anche una trasposizione cinematografica del 2017, diretta da Todd Haynes, ma non ho ancora recuperato la visione del suddetto film.
Personalmente, quindi, vi consiglio caldamente la lettura di quest'opera per la particolarità con cui è stato creata, ma anche per la meravigliosa e toccante storia che racchiude nelle sue pagine.
Personaggio preferito:
Le parti del libro in cui viene narrato il suo racconto sono state le pagine che ho seguito con maggior passione.
Personaggio meno amato:
Non ho apprezzato il personaggio dell'attrice Lillian Mayhew, soprattutto per come si rapporta a Rose.
Ho letteralmente detestato Lillian, poiché è una donna arrogante e superba, che ha a cuore solo la propria persona. Purtroppo non posso aggiungere nessun'altro dettaglio in merito, poiché altrimenti vi svelerei parte del libro.
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Purtroppo io e Cristina a causa dei nostri impegni personali abbiamo deciso di fermare la Rubrica perché ci risulta alquanto complesso da condurre, ma presto collaboreremo assieme ad altri progetti.
Mi raccomando, passate a leggere quanto scritto da Cristina!
Un bacio dalla Cantastorie dei boschi!
Cara Diletta, leggendo attentamente le recensione, penso sia molto interessante!!!
RispondiEliminaCiao e buon pomeriggio con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Ciao Tomaso! Sí, è un libro molto interessante, soprattutto è molto toccante. Un abbraccio e buona serata! ☺️
EliminaCiao, ho visto sia "Hugo Cabret" che "La stanza delle meraviglie". Tempo fa ne parlai anche nel blog. Entrambi i film mi sono piaciuti molto. L'ultimo in modo particolare. Mi ero ripromessa di leggere anche i libri a cui si ispirano. Credo che prima o poi lo farò, soprattutto dopo aver letto la tua recensione. Un abbraccio!!!
RispondiEliminaCiao Lucia! Siamo una l'esatto opposto dell'altra, perché io ho letto i libri ma non ho visto i film! Entrambe dobbiamo colmare le nostre lacune.
EliminaUn abbraccio!